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Ferrari 2016 più veloce di un secondo e mezzo?

A Maranello c'è ottimismo sui dati di simulazione della 667, avvalorando l'aspettativa di Marchionne che vuole la Rossa vincente subito, ma quanto è cresciuta la Mercedes? Cerchiamo di capire quali possono essere i valori in campo.

Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T

Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T

XPB Images

Kimi Raikkonen, Ferrari
Confronto tra la Ferrari SF15T e la Ferrari 2016
Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T
Kimi Raikkonen, Ferrari SF15-T
Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T
Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T
Maurizio Arrivabene, Team Principal Scuderia Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF15-T va al bloccaggio in frenata

Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, ha chiesto a James Allison una monoposto vincente già dal primo Gp 2016: il numero uno del Cavallino non è disposto ad aspettare, vuole vedere la Rossa tagliare il traguardo di Melbourne vincente al debutto. Si è trattato di una dichiarazione incauta, che ha messo una grande pressione a tutto il Reparto Corse, oppure è il frutto di informazioni precise, di dati raccolti sulla nuova monoposto che è stata ultimata nella nuova Gestione Sportiva?

Un conto è lanciare la sfida alla Mercedes per il mondiale con un calendario di 21 gare e un altro aspettarsi che il primo ko alle frecce d’argento venga assestato già sul ring australiano. Sergio Marchionne è un manager navigato, tutt’altro che sprovveduto. Ma alla “sparata” del presidente non hanno fatto seguito altre dichiarazioni dalla Gestione Sportiva. A Maranello hanno scelto il silenzio assoluto, preferendo che parlino prossimamente i fatti.

Virtual Formula 1

La nascita della nuova monoposto, sigla di progetto 667, è tenuta nel massimo riserbo, ma dal Reparto Corse comincia a filtrare un certo ottimismo che sembra andare proprio nella direzione di Marchionne. Se ci dovessimo attenere alla… Virtual Formula 1, citando il bel libro di Roberto Boccafogli, il capo della comunicazione Pirelli nel Circus, che ha scritto un romanzo sul futuro dei Gp al simulatore, la nuova Ferrari potrebbe essere circa un secondo e mezzo più veloce della SF15-T.

Si tratta di un salto di qualità enorme, mai visto così grande nella storia della Formula 1, senza rivoluzioni regolamentari a modificare i valori rispetto alla stagione precedente. Eppure i dati che emergono dalle simulazioni sono molto incoraggianti: i numeri che emergono dal CFD, dalla galleria del vento, dal simulatore e dai banchi prova dei motori dicono che il teorico secondo e mezzo è tutt’altro che campato per aria.

Ma occhio all’affidabilità!

Ovviamente stiamo parlando di prestazione assoluta: la 667, invece, dovrà fare i conti con la durata, considerato che per l’intera stagione saranno disponibili cinque power unit che dovranno avere una vita di almeno quattro Gp, se non si vorranno pagare delle penalità nella fase risolutiva della stagione. L’affidabilità, quindi, è uno degli spettri del 2016, della quale bisogna tenere in debito conto. È possibile, quindi, che la prestazione in pista possa essere leggermente meno consistente…

Le cifre della 667 lasciano pensare che la sfida alla Mercedes possa essere lanciata per davvero, ma a Maranello non vogliono azzardare alcun proclama non avendo la più pallida idea di dove possa essere arrivata la squadra di Brackley. Le frecce d’argento alla fine dello scorso campionato avevano circa mezzo secondo di vantaggio sulla Rossa, per cui rimarrebbe un secondo da giocare. Non allarghiamoci: dicevamo che per le esigenze di affidabilità qualcosa verrà lasciato per strada. Vogliamo parlare di sette, otto decimi? È un bottino consistente da tenersi nella scarsella, ma basterà?

È la domanda che si ripete Maurizio Arrivabene, timoniere della Rossa. Il manager bresciano è fin troppo navigato per non lasciarsi incantare solo dai numeri nudi e crudi. Tanto più che ha impostato la sua gestione sempre con i piedi per terra. Dove arriverà la W07 Hybrid? Crescere dalla vetta è più difficile, ma la sensazione è che lo staff di Toto Wolff e Paddy Lowe l’anno scorso si sia tenuto qualcosa nel taschino.

Mercedes ha superato 900 cv

E nella sfida delle power unit, Andy Cowell, responsabile dei motori Mercedes a Brixworth, in un meeting ristretto con i giornalisti ha usato un esempio molto eloquente per spiegare la situazione: “E’ come se finora avessimo lavorato in una miniera d’oro estraendo della polvere aurea e poi avessimo trovato una grossa pepita”. Fuori di metafora: la power unit della Stella ha già superato una potenza di 900 cavalli con un grosso sviluppo sulla camera di combustione e il turbo. La Petronas ha studiato una benzina specifica per questa unità, proprio come la Shell sta facendo per la Ferrari. La partita non si limita ai Costruttori, ma si estende ai fornitori esclusivi.

Oggi è impossibile azzardare delle valutazioni. Bisognerà aspettare i test invernali che inizieranno il 22 febbraio a Barcellona per scoprire quali saranno gli effettivi valori in campo. Non è difficile prevedere, però, che si apra ulteriormente la forbice fra i due top team che si giocheranno il mondiale e tutti gli altri. La Red Bull Racing, per esempio, dovrà fare i conti con il motore Tag Heuer (Renault) che deve ancora risolvere i guai del 2015, proprio come la McLaren alle prese con la power unit Honda poco affidabile già ai banchi prova…

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