Più passano i giorni e più la diatriba tra il
Group Lotus ed il
Team Lotus assume contorni grotteschi.
Dany Bahar, amministratore delegato della Casa britannica, e
Tony Fernandes, proprietario del team malese, sembrano sempre più due bambini pronti a puntare il dito verso l'altro e a dire: "
Non sono stato io!".
Ieri Bahar ha rivelato di aver tentato in passato di trovare un accordo per far collaborare le due parti nel progetto F1, ma di aver poi rinunciato quando ha capito che per rilevare il 30% della
Renault F1 (anche se allo stato attuale il Lotus Group risulta solo come main sponsor) gli sarebbe bastato un terzo di quanto chiesto da
Fernandes per entrare nel
Team Lotus.
Ed ecco che oggi è arrivata subito la secca smentita del manager malese, che nega addirittura di aver ricevuto alcun tipo di offerta per raggiungere un accordo di questo tipo.
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Non c'è mai stato nulla di simile ad un'offerta. Si dice che l'investimento del Lotus Group nella Renault F1 sia di circa 20 milioni di sterline e questo vorrebbe dire che io gil avrei chiesto 60 milioni. Questa è una completa invenzione" ha tuonato
Fernandes.
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Non siamo mai andati oltre un incontro a cena. Ho incontrato Dany Bahar e Riad Asmat, ma questo è tutto. Non ci siamo mai scambiati alcun tipo di offerte. Noi siamo sempre stati aperti alla possibilità di lavorare insieme, perchè volevamo fare il bene della Lotus, quindi poteva aver senso trovare una combinazione" ha aggiunto.
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Posso affermare categoricamente che non c'è alcuna possibilità che la nostra squadra costi il triplo della Renault. Semplicemente Dany si era convinto che con un tecnico della vecchia guardia come Mike Gascoyne ci sarebbe voluto troppo tempo per arrivare al vertice".
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Penso che, con il materiale a nostra disposizione, alla fine dell'anno prossimo non saremo troppo lontani dalla Renault e che se lui avesse avuto pazienza sarebbe potuta iniziare una partnership veramente coi fiocchi" ha concluso.
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