F1 | Zhou e l'arrivo di Key in Alfa: "Rimasto sorpreso per i tempi"
Il pilota cinese non ha nascosto la propria sorpresa per l'arrivo di un tecnico di rilievo come James Key in Alfa Romeo a partire dal prossimo 1° settembre, soprattutto per i tempi con cui si è concretizzata l'operazione, più rapidi di quanto si aspettasse. Zhou ha poi ribadito la propria fiducia nel CEO Andreas Seidl, il quale sta già riorganizzando la squadra per avere una base solida e pronta per il futuro insieme ad Audi.
Dopo l’annuncio da parte di Audi in merito all’intenzione di entrare in F1 in veste ufficiale come costruttore a partire dal 2026, Sauber è in fase di rinnovamento, sia manageriale che tecnico. L’addio alla sponsorizzazione ad Alfa Romeo al termine di questa stagione e quello di Fred Vasseur in direzione Ferrari hanno spinto la squadra di Hinwil a rivedere il proprio organico, anche con innesti rivolti a gettare basi solide per il futuro del team.
In concomitanza con l’addio di Fred Vasseur verso Maranello è stato annunciato l’arrivo di Andreas Seild, in uscita dalla McLaren al termine di un rapporto durato quattro stagioni in cui è stato in grado di riportare il team di Woking al successo nel 2021. In qualità di amministratore delegato del gruppo, Seidl ha subito iniziato il lavoro di riorganizzazione, il quale ha visto anche l’ingaggio di James Key, anch’egli in uscita dalla McLaren.
L’ingegnere britannico, che aveva già lavorato in Sauber tra il 2010 e il 2012, si unirà all'azienda di Hinwil il prossimo 1° settembre in qualità di direttore tecnico, andando a sostituire Jan Monchaux, ora in congedo per motivi di salute.
Zhou Guanyu, Alfa Romeo C43
Photo by: Alfa Romeo
Chiaramente l’assunzione di Key è giunta sfruttando l’opportunità creata da vari contesti, in particolare data la ristrutturazione interna che sta attraversando McLaren, la quale ha così lasciato sul mercato un tecnico di rilievo. Ciononostante, uno dei due piloti del team, Guanyu Zhou, si è detto sorpreso del fatto che Sauber sia riuscita a portare tra le proprie fila un nome così importante in così poco tempo, anche se sapeva che ci sarebbero stati dei cambiamenti con l’arrivo di Audi.
"Sono rimasto un po' sorpreso, ovviamente. Sapevo che le cose stavano cambiando all'interno della squadra in vista del 2026, ma non mi aspettavo che le cose fossero così rapide. Credo che Andreas stia cercando di costruire una squadra pronta per l'arrivo dell'Audi. Quindi sono contento di qualsiasi azione intraprenda Andreas. E sento che è un bravo ragazzo che sa cosa fare per il meglio per la squadra".
"Da parte mia, spero che James venga in squadra e ci dia qualche idea, così potremo continuare a lavorare e fare un ulteriore passo avanti per la fine della stagione", ha spiegato il cinese.
James Key, Alfa Romeo F1
Photo by: Alfa Romeo
"Non so cosa sia successo alla McLaren e perché sia stato cacciato. Ma ho sentito dire che Andreas e James hanno lavorato molto bene insieme. Credo che siano stati loro a lavorare in McLaren quando la vettura era in difficoltà o nelle retrovie, per poi portarla a vincere una gara o a salire sul podio diverse volte”.
“Quindi credo che entrambi sappiano cosa stanno facendo e io mi limito a sostenerli e ad appoggiare le decisioni che Andreas è in grado di prendere. Sono sicuro che sta andando nella direzione in cui vuole costruire la squadra, le strutture interne ed esterne".
Prima di guardare al futuro, tuttavia, c’è ancora il presente. In Canada l’Alfa Romeo è riuscita a sopravanzare la Haas in classifica costruttori, salendo così al settimo posto. Per quanto il campionato sia ancora molto lungo, il risultato di Montréal ha dato grande fiducia, in particolare per la strategia adottata, che ha funzionato in maniera egregia. Per migliorare la vettura, uno degli obiettivi principali è quello di ridurre la resistenza aerodinamica sui rettilinei, già migliorata con i recenti aggiornamenti introdotti tra Monaco e Barcellona.
Zhou Guanyu, Alfa Romeo C43
Photo by: Alfa Romeo
"Credo che il nostro obiettivo a lungo termine per la squadra sia chiaro: avere meno resistenza aerodinamica. In questo modo non dobbiamo forzarci a utilizzare ali più basse su molte piste solo per essere sicuri di non essere in difficoltà in gara per quanto riguarda la velocità massima”.
"Penso che ogni pacchetto ora abbia sicuramente prestazioni aerodinamiche, ma la bassa resistenza aerodinamica non si ottiene in un giorno o due giorni o due weekend di gara, è una sorta di obiettivo a lungo termine forse per l'anno prossimo o per la fine di quest'anno per avere qualcosa di simile per risolvere questi problemi", ha poi aggiunto Zhou.
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