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F1 | Wolff: "Vowles è già un team principal, ma non al mio posto"

Il passaggio di Vowles alla Williams nel ruolo di team principal non ha colto di sorpresa la Mercedes. Il 43enne ingegnere inglese già dallo scorso anno non si occupava più di strategie essendo diventato insieme a Bradle Lord il braccio destro di Wolff. E Toto ha voluto un incontro selezionato con la stampa per spiegare quanto gli dispiaccia l'uscita di una figura che è stata venti anni a Brackley, James ha spiegato che i contatti con il team di Grove sono iniziati soltanto a dicembre.

Toto Wolff, Team Principal e CEO, Mercedes AMG

Il passaggio di James Vowles dalla Mercedes alla Williams non è avvenuto sotto la tradizionale supervisione di staff legali. Si tratta di un’operazione avvenuta in un clima di totale collaborazione, quasi in famiglia, al punto che la sua prima conferenza stampa da team principal Williams l’ha organizzata la Mercedes, e Vowles ha diviso la scena con Toto Wolff.

A spiegare i motivi che hanno portato il quarantatreenne ingegnere di Felbridge a lasciare Brackley dopo vent’anni è stato proprio Wolff, un po' combattuto tra il dover incassare una perdita di peso e l’orgoglio di aver portato un membro storico del suo gruppo di lavoro ad occupare un ruolo di prestigio.

“Siamo contenti ed in un certo modo anche orgogliosi in merito all’opportunità che si è presentata a James. È stato a Brackley per vent’anni, dai tempi della Honda, e negli ultimi due anni è salito nel nostro organico contribuendo non solo al lavoro nei weekend di gara, ma anche in termini di strategia globale della squadra e del motorsport Mercedes in generale: Bradley (Lord) e James sono stati il mio doppio braccio destro".

"Negli ultimi due anni, oltre che del settore strategie, James si è occupato di altri aspetti, come i contratti dei piloti, ha preso le redini di una nuova squadra di strateghi e da luglio non ha più interferito attivamente nel processo decisionale durante i weekend di gara, lasciando il muretto e restando con me e Bradley”.

James Vowles

James Vowles

Wolff ha poi chiarito che l’unica condizione per poter mantenere Vowles in Mercedes era legata alla volontà dello stesso Toto a lasciare spazio.
“James merita questo ruolo e questa opportunità – ha chiarito Wolff - all'interno della nostra organizzazione per consentirgli di fare il passo che merita avrei dovuto farmi da parte, ma sento che ho ancora qualcosa da dare, che posso ancora contribuire a raggiungere gli obiettivi che si è posta questa squadra, quindi per lui andare alla Williams, una squadra che mi sta molto a cuore è la giusta chance".

"Avere uno sparring partner alla Williams, qualcuno che è molto logico, razionale, con molta esperienza in Formula 1 è un vantaggio sia per la Williams che per la Mercedes, James è in questo ambiente da molto tempo, non ho dubbi che la decisione presa dalla Williams sia stata una mossa fantastica per loro”.

Vowles ha confermato il tutto, aggiungendo che l’ambizione di raggiungere l’opportunità che gli ha offerto la Williams ha origini lontane.
“Questo viaggio verso il ruolo di team principal è nella mia testa da molti anni – ha ammesso - Toto e Mercedes sono stati incredibilmente gentili nel fornirmi un percorso per arrivarci. Negli ultimi anni le mie responsabilità sono cresciute, sono abbastanza fortunato da avere avuto un team di strategia incredibilmente forte, da parte mia sono stato semplicemente il volto noto di questo gruppo ma tutti dietro le quinte hanno svolto un gran lavoro. Nel 2022 mi sono lentamente fatto da parte, e il gruppo è andato avanti in modo eccezionale, come confermato anche con la vittoria in Brasile”.

“La Williams? Beh, quando andavo a Silverstone nei primi anni ’90 ricordo bene l’ammirazione ed il fascino che ha subito suscitato in me questa squadra. Ero molto più giovane, non pensavo certo di ritrovarmi dove sono oggi, non vedo l’ora di iniziare e so che avrò a che fare con persone incredibilmente talentuose che hanno sofferto un po' negli ultimi anni. Mi lascio alle spalle un gran numero di amici, vent’anni in una squadra sono un periodo molto lungo, ma credo di lasciare questo gruppo nel modo migliore”.

James Vowles sul podio insieme a Lewis Hamilton dopo una vittoria Mercedes

James Vowles sul podio insieme a Lewis Hamilton dopo una vittoria Mercedes

Photo by: Joe Portlock / Motorsport Images

I contatti tra Vowles e la Williams sono iniziati a metà dicembre, e tutta la trattativa si è svolta velocemente...
“Quando ci siamo sentiti per la prima volta? Solo poche settimane fa – ha confermato - abbiamo parlato molto apertamente nell'ultimo mese, e sia io che i dirigenti della Williams dopo una serie di incontri siamo arrivati alla conclusione che il nostro modo di lavorare e il nostro modo di pensare è incredibilmente allineato”.

Cosa accadrà ora in Mercedes? Wolff ha sottolineato che il settore ‘strategie’ era in realtà autonomo rispetto alla figura di Vowles già nella seconda metà della stagione 2022, ma la dipartita di una figura di peso è comunque sempre un grattacapo per una squadra.
“Penso che uno dei motivi che ha portato il nostro team a vincere per un lungo periodo sia quello di saperci ristrutturare sempre nel modo migliore. È chiaro che non puoi congelare per sempre una squadra di successo, bisogna saper reinventarsi".

"Con James abbiamo sempre avuto una discussione molto aperta su dove lo avrebbe portato il suo percorso, l’attività legata alle strategie era la sua principale, ma abbiamo continuato ad aggiungere ai suoi compiti delle responsabilità in più, quindi in un certo senso sapevamo che quanto deciso in questi giorni sarebbe potuto accadere, alla Mercedes o in un'altra squadra".

"La partenza di James, in un certo senso apre quella pianificazione della successione che abbiamo sempre affrontato molto bene, ovviamente James ci mancherà, abbiamo lavorato insieme per molti, molti anni e noi non siamo stati quasi mai in disaccordo. È sicuramente una perdita da un punto di vista personale, così come da un punto di vista professionale, ma non puoi fermare qualcuno che sta raggiungendo i suoi massimi traguardi, devi solo accettarlo ed anche esserne orgoglioso”.

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