F1, Wolff spera in un calendario di almeno 12 GP nel 2020
Il team principal della Mercedes, Toto Wolff, spera che quest'anno la Formula 1 possa disputare almeno 12 gare.
Foto di: Mercedes GP Petronas Formula One Team
La scorsa settimana è stato annunciato un calendario europeo di otto gare, comprese tra luglio e settembre, e ai team è stato detto che tra fine novembre ed inizio dicembre sono previsti i GP di Bahrain ed Abu Dhabi.
Tuttavia, dopo Monza, fissata per il 6 settembre, rimane un vuoto che deve ancora essere colmato, dato che la F1 fatica a trovare delle location disponibili fuori dall'Europa.
A parte i problemi legati ai viaggi ed alle norme sanitarie, una delle questioni chiave è che la F1 vuole che gli eventi fuori dall'Europa paghino ancora una tassa, mentre i tracciati che prevedono un trasporto aereo saranno sovvenzionati.
Si prevede che diverse delle gare extraeuropee saranno cancellate a breve, tra cui Azerbaijan, Singapore, Canada e Giappone, mentre altre sono ancora in dubbio.
Il Vietnam è ancora soggetto a severe restrizioni di quarantena e, come nel caso di Zandvoort, gli organizzatori non vogliono che la prima edizione della gara si disputi a porte chiuse, senza dimenticare che la gara del 2021 si disputerebbe solo sei mesi più tardi, ad aprile.
Il vuoto dei mesi di settembre ed ottobre potrebbe essere colmato con delle altre gare europee e al momento sono al vaglio opzioni come Hockenheim, Mugello ed Imola, oltre a quella di tornare su piste già utilizzate in precedenza.
"Il calendario europeo sembra piuttosto solido" ha detto Wolff a Sky Sports F1. "Penso che le due gare mediorientali alla fine si faranno. Poi si tratta di colmare il grande buco dell'autunno. Spero che potremo disputare almeno 12 gare o qualcosa in più".
"E' una sfida. Siamo tutti consapevoli del perché, ma penso che per i nostri tifosi dobbiamo almeno provare a correre e a fare un grande spettacolo. Naturalmente, sarà pesante per tutti noi fare delle triplette e non poter tornare a casa, ma queste sono circostanze speciali".
Il managing director della Renault, Cyril Abiteboul, ha riconosciuto che le gare fuori dall'Europa sono meno al sicuro.
"Immagino che le gare extraeuropee siano più in dubbio" ha detto Abiteboul a Motorsport.com. "Perché i voli a lunga percorrenza sono ancora incerti, inoltre è difficile trovare un promoter che si assuma il rischio di fare una gara con un pubblico abbastanza numeroso da assorbire i costi della logistica".
"Questa credo che sia la sfida. E' più un rischio economico rispetto a quello di salute che c'è in Europa".
Abiteboul ritiene che sia il momento giusto per la F1 per tornare a correre.
"Riteniamo che il mondo stia tornando ad essere un luogo in cui è possibile organizzare delle corse in maniera accettabile" ha aggiunto. "Dobbiamo pensare all'immagine, in particolare a quello che è successo a Melbourne, al modo in cui l'abbiamo dovuta lasciare".
"Penso che il mondo sarà pronto per questo a luglio ed è una grande notizia. Dobbiamo solo capire come possiamo seguire le linee guida dell'OMS nell'ambiente delle corse. Questa è la sfida".
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments