Wolff: "Hamilton resta in Mercedes al 75 per cento"
Il direttore di Mercedes Motorsport analizza il futuro della squadra: "Dobbiamo ridurre il contributo di Daimler e, se riusciremo a farlo, allora staremo in F1 molto a lungo". Lewis: "Tutto va nella direzione del rinnovo con soddisfazione reciproca".
Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images
Due titoli Mondiali, 15 vittorie e 32 piazzamenti sul podio sui 42 a disposizione. Ma ormai quando si parla di Mercedes questi numeri non fanno neanche più tanta impressione, e si finisce col discutere d’altro: futuro, motivazioni, contratti, scenari, programmi.
Sul presente c’è poco da aggiungere, vista la nitidezza dei riscontri della pista, così Toto Wolff viene stuzzicato (e stuzzica a sua volta) su altri fronti.
Ad iniziare dal futuro del team, visto che ad Abu Dhabi è arrivata anche una corposa rappresentanza del Consiglio d’Amministrazione della Daimler ripartita alla volta della Germania con la migliore cartolina possibile.
Toto, avete avuto conferme di stabilità sui programmi futuri?
“Ho la responsabilità di una squadra di Formula 1, ma sono anche il primo a riconoscere che in tempi in cui l’industria automobilistica sta cambiando in modo importante tutte le attività devono essere esaminate".
"La Formula 1 e le corse automobilistiche fanno parte del DNA di questa Casa, la prima Mercedes in assoluto è stata una macchina da corsa. Ma sta a noi, come team, diventare più efficienti, e fornire un solido piano industriale. Dobbiamo ridurre il contributo economico di Daimler e, se riusciremo a farlo, allora saremo in Formula 1 e ancora molto a lungo”.
Come giudichi le possibilità che Lewis resti?
“Personalmente, e qui so di espormi, direi che resterà con noi al 75%, vi do un numero perché ho una visione razionale delle cose, e tutto va nella direzione del rinnovo con soddisfazione reciproca. Allo stesso modo, esiste una probabilità del 25% che non controlliamo noi”.
Quando ti siederai con lui per parlare del futuro?
“Non ci siamo dati un appuntamento. Non vedo davvero l'ora di tornare in ufficio e avere un normale ritmo di vita per un po' di tempo, e quando torneremo alla fine di gennaio o inizio febbraio, definirò un programma su quando vogliamo discuterne”.
Sembri molto rilassato, il che potrebbe essere letto anche come rassegnazione a perdere Lewis. Ma alla fine ti ha detto che gli piacerebbe andarsene?
“No, abbiamo parlato apertamente della Ferrari e di ciò che rappresenta questo marchio. Ma ripeto: se saremo in grado di produrre una monoposto veloce ed un motore potente, avremo sempre l'opportunità di decidere chi guida la macchina, e penso senza alcun dubbio, che la priorità di Lewis sarà quella di provare a farla vincere insieme al team, ed il team insieme a Lewis”.
Lewis punterà al settimo titolo, ma Valtteri sa che il prossimo anno si gioca molto in ottica futura visto che il mercato sarà completamente aperto. Come la gestirete?
“Siamo sempre stati molto neutrali nei confronti dei nostri piloti, e forniamo loro lo stesso materiale e le stesse opportunità. Non esiste un'agenda nascosta all'interno della Mercedes, e non c’è nessuna politica. Spero che Valtteri possa avere una grande stagione, ma allo stesso tempo faccio il tifo per Lewis affinché riesca ad eguagliare il record di Michael”.
Passiamo al tuo futuro: è in qualche modo legato alle scelte di Lewis?
“Abbiamo iniziato questo viaggio in Mercedes insieme, nel 2013, e in questi sette anni penso che la fiducia tra noi sia sempre cresciuta contribuendo ai traguardi che abbiamo raggiunto. Naturalmente, a livello personale, entrambi vogliamo sapere cosa fa l'altro”.
Credi che un’offerta economica straordinaria possa far partire Lewis?
“Quando ha lasciato la McLaren per passare alla Mercedes si diceva che non fosse la mossa giusta, e invece si è rivelata corretta. Quindi non voglio rischiare di fare un errore nel sottovalutare il potenziale della Ferrari. La mia sensazione è che da un punto di vista razionale, tutto sembra andare verso il rinnovo, ma potrebbero esserci anche altri fattori, come una nuova sfida o un affare importante, che bisogne sempre mettere in conto, diciamo un 25%”.
Ma tu, personalmente, sei attratto da un’ipotetica possibilità di lavorare in Ferrari?
“Il marchio è... fantastico! Ma ciò che ha funzionato bene per me in Mercedes è stata l’opportunità e la fiducia che mi è stata data nel 2012, e la onorerò sempre. Penso che per un'azienda come Daimler consentire una partecipazione azionaria a un loro partner, incluso me stesso, non sia qualcosa che accade tutti i giorni, e da allora la relazione è diventata più forte con i responsabili delle decisioni all'interno del consiglio di amministrazione di Daimler".
"Sono aspetti che determinano la qualità del lavoro e della nostra vita. Se mi viene data la libertà di continuare a gestire la squadra in modo imprenditoriale, come è accaduto finora, e non ho dubbi che lo faranno, per me è semplicemente piacevole essere qui”.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Iscriviti ed effettua l'accesso a Motorsport.com con il tuo blocco delle pubblicità
Dalla Formula 1 alla MotoGP, raccontiamo direttamente dal paddock perché amiamo il nostro sport, proprio come voi. Per continuare a fornire il nostro giornalismo esperto, il nostro sito web utilizzala pubblicità. Tuttavia, vogliamo darvi l'opportunità di godere di un sito web privo di pubblicità e di continuare a utilizzare il vostro ad-blocker.
Top Comments