F1 | Wolff: "Doloroso non far parte del gruppo di testa"
Il team principal della Mercedes ha ammesso come sia frustrante non avere la possibilità di lottare per la vittoria contro Ferrari e Red Bull ed ha sottolineato come questa situazione rappresenti per la squadra un esercizio di umiltà.
Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images
Quinto George Russell, decimo Lewis Hamilton. È questo il magro bottino che la Mercedes ha raccolto a Jeddah al termine di un weekend dove il sette volte iridato è andato in crisi.
Sin dalle qualifiche, infatti, Hamilton non ha mai trovato il feeling con la sua W13, complice un assetto sbagliato per il quale l’inglese si è assunto tutte le colpe a fine gara. L’eliminazione avvenuta in Q1 è stata clamorosa, specie considerando il sesto tempo ottenuto da Russell.
In gara la situazione è migliorata di poco. Hamilton, scattato con gomme hard, è riuscito a recuperare qualche posizione sino a risalire in zona punti, ma quando avrebbe dovuto effettuare il pit per montare le Pirelli medie – intorno al quarantesimo giro - tutto è andato storto.
Prima la Alpine di Fernando Alonso e subito dopo la McLaren di Daniel Ricciardo si sono ammutolite ed entrambe le vetture sono rimaste bloccate in ingresso della corsia box. Una comunicazione tardiva tra il muretto box ed il sette volte iridato ha impedito a Lewis di imboccare subito la pit lane e questo è costato all’inglese la possibilità di ottenere un piazzamento ben più dignitoso del decimo posto.
“La cosa positiva è che Lewis si trovava in pista con gomme hard ed era abbastanza costante nei tempi” ha spiegato Toto Wolff al termine di una gara nella quale il team campione in carica ha raccolto soltanto 11 punti.
“Poi si sono verificati in contemporanea i problemi alla monoposto di Alonso ed a quella di Ricciardo e c’è stata una situazione di confusione generale. Lui non è riuscito ad imboccare la pit lane in tempo ed alla fine, quando siamo stati in grado di effettuare la sosta, siamo usciti alle spalle di Magnussen ed è stato game over”.
Lewis Hamilton, Mercedes W13 Alex Albon, Williams FW44
Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images
Vedere la Mercedes così in difficoltà dopo 8 anni di dominio ha lasciato perplessi non solo gli spettatori, ma anche gli stessi uomini del team. Wolff ha parlato di questo momento complicato senza usare troppi giri di parole.
“Fa male non far parte del gruppo di testa e lottare per la vittoria in un momento nel quale la F1 sta offrendo uno spettacolo divertente. È doloroso, ma noi non ci riposeremo finché non torneremo daccapo a lottare con il gruppo di testa. Non è divertente, è un esercizio di umiltà che ci renderà più forti alla fine”.
Nel paddock ci si chiede quando la Mercedes riuscirà ad estrarre il massimo potenziale da una W13 estrema ma ancora troppo acerba. I problemi di porpoising hanno costretto il team ad alzare la vettura da terra per ridurre il saltellamento, ma ad oggi, stando alle parole di Wolff, la squadra non è in grado di stabilire quale sia il divario effettivo da Ferrari e Red Bull.
“Al momento non riusciamo a scendere in pista con l’assetto che vorremmo, quindi è difficile valutare quale sia il deficit effettivo dai primi se fossimo in grado di giare con una vettura più bassa. Spero che il divario sia inferiore rispetto a quanto visto oggi, ma ci sono lacune ovunque”.
Wolff ha poi lodato la condotta di gara di George Russell. Il nuovo arrivato è stato in grado di ottimizzare il pacchetto a disposizione ottenendo il massimo risultato possibile al momento.
“Credo che George abbia fatto un ottimo lavoro nonostante non abbia una vettura che gli consenta di lottare per le posizioni di vertice. Ha dimostrato di avere le capacità di stare nel gruppo di testa, ma tocca a noi fornirgli una monoposto al livello”.
Il manager austriaco ha infine parlato dello spettacolo visto ieri in pista ed ha applaudito alla rivoluzione tecnica voluta dalla F1 nonostante questa abbia colto impreparata la Mercedes.
“Penso che l’obiettivo sia stato raggiunto. Abbiamo corse spettacolari, bei sorpassi e la griglia è stata rimescolata. Ovviamente quest’ultimo punto è meno divertente per noi, ma nel complesso, se guardiamo al fattore intrattenimento ed all’interesse che si è generato intorno alla F1, credo che l’obiettivo sia stato centrato”.
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