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F1 | Wolff difende le penalità in griglia per cambio motore

Il team principal ha ammesso che l'attuale sistema di penalità in griglia a seguito del cambio della power unit sia il più efficiente nonostante il caos scatenatosi a Monza dopo la sessione di qualifiche.

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Alessio Morgese

Il problema delle penalizzazioni in griglia per la sostituzione delle power unit si ripresenta sempre in occasione dei Gran Premi del Belgio e d'Italia, quando le squadre sfruttano le buone opportunità di sorpasso che questi circuiti offrono.

Nella gara di Monza dello scorso fine settimana, sono stati nove i piloti che hanno preso una penalità per vari motivi, tra cui sostituzione di componenti della power unit, cambi extra o troppe ammonizioni.

La questione, tuttavia, ha suscitato non poche polemiche quando i tifosi e i team hanno dovuto attendere quasi quattro ore dopo le qualifiche dello scorso sabato per avere la certezza di come la FIA avrebbe applicato le penalità e composto la griglia di partenza.

La vicenda ha anche portato a nuovi appelli per un ripensamento e l’applicazione di un sistema migliore, ma Toto Wolff, che ha visto partire Lewis Hamilton dal 19° posto in griglia a Mona dopo aver dovuto installare una nuova power unit a causa di un subìto in Belgio, non vede un modo più efficiente per gestire la situazione.

"Dobbiamo ricordare a noi stessi il perché di questo sistema", ha detto a proposito delle penalità in griglia. "Dal punto di vista del telaio abbiamo un tetto massimo di costi  che prima non avevamo, mentre per quanto riguarda il motore non abbiamo ancora un limite simile”.

"Se non ci fossero penalità in griglia, avremmo motori da qualifica. E non cinque, ma 20! I grandi team e i costruttori spenderebbero quanto vogliono per avere un vantaggio”.

"Per questo motivo è necessario che ci sia un certo fattore che limiti questo fenomeno e lo eviti. Quindi è da qui che si parte. È però diventato troppo complicato? Sicuramente".

Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Toto Wolff, Team Principal e CEO, Mercedes AMG

Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Toto Wolff, Team Principal e CEO, Mercedes AMG

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebbene sia stato suggerito che un modo per preservare la griglia di partenza sarebbe quello di togliere i punti ai costruttori in campionato costruttori, Wolff si è detto scettico sul fatto che ciò possa funzionare.

Secondo il team principal della Mercedes, infatti, se le squadre cominciassero a perdere punti si aprirebbe la possibilità di sacrificare completamente il Costruttori per puntare su motori più potenti a ogni gara così da aiutare il proprio pilota a vincere il titolo.

"Un aspetto negativo potrebbe essere dato dal fatto che il campionato piloti è quello che conta. In questo caso si potrebbe cambiare spesso motore, perdere molti punti nel Costruttori ma vincere il campionato con un pilota che ha a disposizione una nuova power unit ad ogni gara".

Wolff ha ammesso, tuttavia, che l'attuale limite di tre motori a stagione per pilota sia troppo poco anche se ha affermato che, a prescindere dal numero di modifiche che le squadre apporteranno sui motori, queste si spingeranno sempre al limite per cercare di massimizzare le opportunità.

"Penso che dovremo riconsiderare il momento in cui entrerà in vigore il limite massimo per i motori, e allora tutto questo sparirà. Però non vogliamo che si scateni una corsa agli armamenti sui motori”.

"Qualunque sia la libertà che ci concedete, la sfrutteremo e la sfrutteremo in modo ancora più strategico perché alla fine si tratta di penalità di solo di cinque o dieci posizioni”.

"Ad ogni gara si rischia di far esplodere un motore perché sarà più veloce di tre decimi rispetto a quello precedente. Quindi ci deve essere un certo deterrente".

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