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F1 | Williams spiega l'alto degrado a Spa: "Legato ai cestelli dei freni"

La Williams aveva individuato Spa come uno di quegli appuntamenti in cui tentare di conquistare punti utili a consolidare la propria posizione nella classifica costruttori. Tuttavia, la FW45 ha sofferto un degrado eccessivo, finendo così fuori dalla top ten. Come spiegato da James Vowles, il problema sembra essere legato anche alla rottura dei cestelli dei freni, il che ha aumentato le temperature degli pneumatici aumentando il consumo.

Williams FW45, dettaglio del freno anteriore

Alla vigilia dell’appuntamento belga, la Williams pensava e sperava che la pista di Spa potesse rappresentare una grossa occasione di conquistare punti importanti per la classifica costruttori, dove attualmente occupa il settimo posto. La squadra inglese sta lottando contro Haas, Alfa Romeo e AlphaTauri per un piazzamento che potrebbe portare un bottino economico sostanzioso che contribuirebbe a migliorare le strutture.

A metà stagione, la scuderia di Grove può contare ben 11 punti, gli stessi della Haas, il che le ha già permesso di superare il bottino accumulato nello scorso campionato, quando si era fermata a otto. Inoltre, nella prima di stagione 2022 la Williams poteva contare su soli due piazzamenti in top ten, mentre quest’anno si è toccato quota tre.

Grazie alle sue peculiari caratteristiche, il tracciato sulle Ardenne avrebbe dovuto ben adattarsi a quelle della FW45, la quale ha dimostrato di trovarsi spesso a suo agio su quei circuiti in cui conta la bassa resistenza aero e che presentano lunghi tratti a gas spalancato. La speranza era quella di ripetere i risultati di Sakhir, Montreal e Silverstone, piste con alcuni aspetti comuni, guadagnando così altri punti.

Daniel Ricciardo, AlphaTauri AT04, Logan Sargeant, Williams FW45

Daniel Ricciardo, AlphaTauri AT04, Logan Sargeant, Williams FW45

Photo by: Red Bull Content Pool

Tuttavia, le condizioni meteo hanno influito negativamente sulle performance della FW45, soprattutto nelle prime due giornata, mentre la domenica ha riservato qualche indicazione contrastante.

"Ci siamo presentati con grandi speranze. Pensavamo di avere un pacchetto che si sarebbe adattato molto bene alla pista”, ha spiegato Il Team Principal della Williams, James Vowles, nel debrief diffuso dalla scuderia.

"Ci sono stati momenti della gara in cui siamo stati assolutamente all'altezza dei nostri avversari ed è stato tremendamente emozionante. Quantomeno fino intorno al sedicesimo giro circa, poi la situazione si è invertita e siamo peggiorati. Abbiamo iniziato a retrocedere, in modo evidente, rispetto agli altri. Siamo stati superati in pista da Ocon, poi è caduta la pioggia e la situazione si è ribaltata un'altra volta e abbiamo iniziato a diventare veloci”.

“Ma quando è uscito il sole e la pista si è riscaldata fino a 31 gradi, abbiamo sofferto di un enorme degrado. Al momento non lo avevamo compreso, ma ora sì. Questo ci ha portato alla fine a dover fare tre soste e a dover retrocedere rispetto ai nostri avversari. In definitiva, siamo rimasti delusi, avevamo una vettura tutto sommato ok, ma ci sono state circostanze, come con la pioggia o l’intermedia, dove non abbiamo ottimizzato".

Logan Sargeant, Williams FW45

Logan Sargeant, Williams FW45

Photo by: Michael Potts / Motorsport Images

Infatti, sfruttando anche il problema accusato da Oscar Piastri, così come il fatto che George Russell e Pierre Gasly fossero rimasti bloccati alle spalle dell’australiano della McLaren che stava procedendo lentamente prima dell’Eau Rouge, Alex Albon era infatti riuscito a passare dal quindicesimo al decimo posto.

Tuttavia, con il progredire della corsa, qualcosa è andato storto e Alexander Albon e Logan Sargeant sono stati gli unici piloti a dover effettuare tre pit stop, che si è svolta senza interventi di Safety Car o Virtual Safety Car che potessero far propendere per qualche strategia particolare. Vowles ha dato una spiegazione dietro questi problemi di degrado, legando questo aspetto soprattutto a quello della gestione delle temperature con i cestelli dei freni.

"La causa del problema di degrado non è da trovare nel fatto che non abbiamo fatto delle sessioni di prove, ma è un problema che si è verificato in gara. Alla fine della corsa, quando togliamo tutte le gomme, ci sono dei cestelli in carbonio che i vari team chiamano in modo diverso, il cui compito in realtà è quello di controllare il flusso dell’aria calda dei dischi dei freni nello pneumatico. L'obiettivo è liberarsi di tutta l'aria calda e spingerla fuori dalla vettura. Ma i nostri cestelli erano rotti, probabilmente durante un pit stop, ma è molto difficile stabilire con esattezza il momento”.

Il team è convinto che questo danno abbia influito in maniera considerevole sulle prestazioni della vettura, non solo perché la gestione dei flussi è variata, ma anche perché ciò ha contribuito a surriscaldare le gomme, spingendo i piloti a una sosta aggiuntiva rispetto a quanto preventivato. "Sono abbastanza convinto che questo [il problema ai cestelli] sia parte del motivo per cui improvvisamente abbiamo avuto un degrado molto significativo e perché l'inizio della gara sembrava così migliore rispetto alla fine, così come il perché siamo dovuti passare a tre soste”.

L'impianto frenante della Williams, senza cestelli

L'impianto frenante della Williams, senza cestelli

Photo by: Uncredited

"Questi cambiamenti sono enormi, non solo dal punto di vista aerodinamico - è chiaro che lavoriamo molto per assicurarci che l'aria vada dove vogliamo - ma anche in termini di controllo della temperatura degli pneumatici posteriori. Sembrava che il primo stint andasse bene. Il secondo stint è andato quasi bene. Poi abbiamo iniziato ad avere problemi. Quando è arrivata la pioggia, che ha raffreddato tutto, improvvisamente la macchina ha ripreso vita”, ha aggiunto il Team Principal, riprendendo quando aveva detto Alex Albon subito dopo il termine della gara. Chiaramente la pioggia non solo ha raffreddato l’asfalto, ma ha anche alzato i tempi, diminuendo così l’energia sugli pneumatici nei tratti più rapidi del tracciato.

"Penso che sia molto chiaro che quello che è successo è stato ostacolato da questo problema, per entrambe le vetture, ed è abbastanza significativo nello spiegare il perché abbiamo faticato.”

La Williams non avrebbe comunque modo di identificare questi problemi durante le libere, a meno che non si fossero verificati anche durante una di quelle sessioni che precedono la gara, cosa che, tuttavia, non è avvenuta. "A meno che non sia accaduto in una delle tre sessioni di prove, per cui lo avremmo visto, è improbabile [che ce ne saremmo accorti prima]. Il problema si è verificato nel corso della gara".

 

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