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F1 | Williams FW44: il telaio triangolare fra le idee originali

La monoposto di Grove nei test di Barcellona è stata la sorpresa dei tre giorni: Albon e Latifi si sono inseriti a centro gruppo trovando buone prestazioni con soluzioni tecniche molto interressanti frutto di un accurato studio aerodinamico già in fase di definizione del progetto. Scopriamo le particolarità della FW44...

Dettaglio del motore Williams FW44

Foto di: Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Williams FW44 è certamente la sorpresa dei test di F1 a Barcellona. La squadra di Grove, ottava nel mondiale Costruttori 2021, ha preso di petto l’ingresso nella nuova era delle monoposto a effetto suolo, e ha messo le basi per tornare un po’ alla volta al blasone della sua storia, dopo anni di gravi difficoltà che l’avevano portata in fondo alla griglia con seri problemi finanziari.

Con l’acquisto del team da parte del Gruppo Dorilton dalla famiglia Williams nel 2020 e l’arrivo di Jost Capito come CEO le cose sono cambiate. Il tedesco ha chiamato alla conduzione tecnica Francois-Xavier Demaison, il francese che era con lui nell’avventura vincente della Vw nel WRC, ed è iniziata la graduale risalita.

Alex Albon, Williams FW44

Alex Albon, Williams FW44

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

La FW44 è una macchina a effetto suolo nata con poche risorse, ma che potrà essere sviluppata con cura grazie al risarcimento che il tribunale inglese ha imposto allo sponsor ROKit e all’arrivo della Duracell. La vettura ha mostrato subito una sua forte personalità presentando, con la Mercedes, la F1 con le pance più piccole, quasi inesistenti.

Il disegno estremo delle fiancate è stato possibile grazie allo studio di un telaio che presenta una monoscocca non convenzionale: la Williams, infatti, nell’area del serbatoio ha deciso di andare alla massima larghezza concessa alla base, per stringersi verso l’alto con una sezione triangolare che ha riportato alla memoria le realizzazioni di Gordo Murray con la Brabham BT42 e BT44.

Brabham BT42: la monoposto di Murray del 1973 con il telaio triangolare

Brabham BT42: la monoposto di Murray del 1973 con il telaio triangolare

Photo by: Giorgio Piola

Questa scelta ha permesso alla squadra di Grove di puntare a una macchina molto snella nelle fiancate. E se a tutto questo aggiungiamo che due pacchi radianti sono stati tolti dalle pance e collocati sopra al motore Mercedes per formare una V aperta, si può capire perché sopra ai canali Venturi ci siano fiancate minime che fanno concorrenza alla W13.

Williams FW44: il telaio di forma triangolare nella zona del serbatoio e i radiatori a V sopra al motore Mercedes

Williams FW44: il telaio di forma triangolare nella zona del serbatoio e i radiatori a V sopra al motore Mercedes

Photo by: Giorgio Piola

Le pance sono molto spioventi e la superficie del marciapiede sul fondo è davvero extra-large. Gli ingegneri di Demaison si sono spinti oltre le scelte aero Mercedes, concedendosi un’opzione aggiuntiva: osservando la bocca dei radiatori già in occasione dello shakedown a Silverstone avevamo notato che la FW44 aveva la particolarità di avere il cono anti intrusione all’interno della presa d’aria che separava il flusso in due.

Williams FW44: le pance sono modulari e offrono diverse opzioni di utilizzo

Williams FW44: le pance sono modulari e offrono diverse opzioni di utilizzo

Photo by: Giorgio Piola

Su una pista veloce e con una temperatura fresca come a Barcellona, la Williams si è permessa il lusso di aprire il passaggio d’aria sopra al cono, dentro alla pancia (freccia rossa neltondo a destra), per alimentare l’effetto Coanda e indirizzare il flusso verso quell’enorme marciapiede.

È evidente che su tracciati caldi come il Bahrain, l’opzione non verrà utilizzata per sfruttare al massimo la funzione del raffreddamento: in questo caso il cono viene coperto da una paratia di carbonio (tondo in basso a sinistra).

Williams FW44, dettaglio del passaggio d'aria nella pancia

Williams FW44, dettaglio del passaggio d'aria nella pancia

Photo by: Giorgio Piola

Questa soluzione e la sporgenza del cono anti intrusione inferiore dal disegno della fiancata sono la prova di quanto la FW44 sia il frutto di uno studio aerodinamico accurato già in fase di progetto e lascia intendere che a Grove hanno le idee chiare anche sullo sviluppo, permettendosi concetti di vettura modulare da top team pur nella consapevolezza di essere una squadra che può ambire a crescere verso il famigerato midfield.

Williams FW44: il cono anti intrusione sporge dal disegno della pancia

Williams FW44: il cono anti intrusione sporge dal disegno della pancia

Photo by: Giorgio Piola

Alexander Albon e Nicholas Latifi si sono portati a centro gruppo nella tabella dei tempi, confermando anche con buone prestazioni il fatto che la Williams sembra nata con concetti sani e molto interessanti.

Un riprova di quanto andiamo dicendo è data che già nella prima giornata di test pre season, la FW44 è stata dotata del vistoso buco tondo nel bordo d’uscita del fondo per cercare di combattere il fenomeno del saltellamento.

Nicholas Latifi, Williams FW44, effettua prove di aerodinamica con vernice flo viz

Nicholas Latifi, Williams FW44, effettua prove di aerodinamica con vernice flo viz

Photo by: Alessio Morgese

Il porpoising, evidentemente, era già stato analizzato a Silverstone, per cui la Williams si è presentata a Montmelò con una soluzione adottata in fretta, mentre anche la migliore concorrenza ha dovuto provare delle modifiche praticate sul campo.

A Grove hanno fatto un buon lavoro nella speranza di sfruttare il motore Mercedes, considerato sempre il più potente del lotto…

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