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F1 | Williams, Vowles: "Nuovo direttore tecnico entro sei mesi"

Il Team Principal della scuderia britannica, subentrato a inizio anno, ha dato il via al processo di rinnovamento del team. Uno dei tasselli ancora da sistemare è quello della figura del direttore tecnico, vacante dallo scorso inverno: Vowles non ha fretta perché è alla ricerca di un profilo che possa portare stabilità sul lungo periodo. Una ricerca che il Team Principal spera di concludere entro i prossimi sei mesi.

James Vowles, Team Principal, Williams Racing

James Vowles, Team Principal, Williams Racing

Mark Sutton / Motorsport Images

Dopo aver passato un periodo estremamente complesso dal punto di vista finanziario e sportivo, la Williams sta cercando di ricostruire sé stessa mettendo da parte il passato. Nel corso degli ultimi mesi, la squadra ha dato il via a una profonda rivoluzione, in realtà iniziata con l’arrivo di Dorilton Capital come nuovo proprietario nel 2020.

Dopo l’addio dell’ex Team Principal Jost Capito lo scorso inverno, l’azienda americana ha tentato di rinforzare la propria struttura, partendo dal cercare un responsabile che potesse guidare il nuovo corso nella direzione giusta. Quella figura è stata identificata nella persona di James Vowles che, seppur fosse solamente a capo delle strategie in Mercedes, in realtà era una sorta di braccio destro per Toto Wolff.

Un’esperienza che è tornata utile come apprendistato per questa nuova esperienza, iniziata sul giusto cammino con una Williams chiaramente in crescita. Certo, il ruolo di Vowles è stato marginale nei progressi compiuti dalla scuderia in questi ultimi mesi, ma è anche vero che l’arrivo dell’ingegnere britannico ha portato una nuova linfa all’interno del team. Se si dovesse guardare la classifica, il solo punto conquistato nel Gran Premio di apertura in Bahrain non fornirebbe un’immagine chiara dei miglioramenti della squadra, capace di lottare per la top ten in più occasioni, con il rimpianto di non essere riusciti a concretizzare le performance della vettura in Australia, quando Alex Albon si trovava saldamente in sesta posizione.   

Alex Albon, Williams FW45

Alex Albon, Williams FW45

Photo by: Williams

In più occasioni Vowles non ha nascosto che il 2023 sarà solo un anno di transizione per costruire un futuro più roseo e dalle migliori prospettive, tanto che gran parte delle risorse è già stata destinata alla prossima stagione. Un piano a lungo termine che richiede tanta pazienza, non solo dal team, ma anche da parte dei dirigenti, con la consapevolezza che un salto in avanti come quello compiuto dall’Aston Martin quest’anno è evento anomalo.

Ma se il team guidato da Lawrence Stroll poteva contare su basi di per sé solide a cui si sono aggiunti pesanti investimenti e l’arrivo di ingegneri di spicco, per la Williams la costruzione deve ripartire dal basso, andando oltre i problemi finanziari degli ultimi anni. Per questo motivo, il Team Principal della Williams James Vowles e la società di investimenti proprietaria Dorilton Capital hanno deciso di focalizzarsi sul lungo termine.

L’azione di Vowles si è focalizzata su due punti: ricostruzione dell’organico e delle attrezzature. Da una parte è importante tenere a mente che nel corso degli anni i top team hanno sempre cercato di attingere dalle altre squadre per rinforzare la propria struttura umana. Anche per questo il nuovo Team Principal si è trovato di fronte a una situazione in cui le basi erano tutt’altro che solide. “In Mercedes c’era una struttura ben organizzata. Così ci si può immaginare, un team più ampio, con tutte le strutture che si possono sognare, ma anche tanta esperienza da campioni del mondo. La pressione di vincere, di lottare ad alti livelli, tutto era lì, ma era tutto ben organizzato”, ha spiegato l’ingegnere in un’intervista al sito ufficiale della Formula 1.

Aston Martin ha investito in maniera importante con una nuova fabbrica

Aston Martin ha investito in maniera importante con una nuova fabbrica

Photo by: Dom Romney / Motorsport Images

“La Williams non ha tutto questo, non ha basi così solide, in parte perché i top team prendevano gli ingegneri migliori, anche dalla Williams, quindi abbiamo dovuto riorganizzare ciò che avevamo. Inoltre, abbiamo dovuto rivedere le strutture, i sistemi, le metodologie su cui costruire. Tutti hanno lo stesso desiderio, lottare, sia che tu stia lottando per un punto o per una vittoria. Ma il desiderio è sempre quello: le persone ci mettono la propria vita per questa passione chiamata Formula 1”.

Qualche settimana fa, infatti, lo stesso Vowles aveva raccontato la propria sorpresa quando si era reso conto che alla Williams mancassero una serie di sistemi che, invece, si possono trovare nelle squadre di alta classifica, come quello di gestione dei pezzi in fabbrica. Interventi importanti che, però, non possono essere apportati senza intaccare il limite del budget cap, motivo per il quale già diverse squadre stanno cercando un’intesa con la FIA e la Formula 1.

Accanto alla ricerca tecnica c’è anche quella umana. Il primo passo è stato quello di assumere Frederic Brousseau come un nuovo direttore operativo, ma in cima alla lista delle cose da fare del nuovo Team Principal c'è la ricerca di un responsabile tecnico che possa subentrare e ricoprire un ruolo scoperto dallo scorso inverno. Trovare la persona giusta che si adatti al modo di lavorare di Williams e che condivida le stesse idee strategiche di Vowles non è facile ed è anche per questo che la ricerca sta richiedendo tempo.

 

“Ci sono persone fantastiche su e giù per il paddock, ma si tratta di trovare la giusta misura per l'organizzazione che abbiamo, la giusta misura per qualcuno che voglia stare qui a farla crescere non solo per uno o due anni, ma per più anni. Qualcuno che abbia esperienza e conoscenza, ma anche gli aspetti culturali giusti che si adattino ai miei”.

"[La ricerca] Sta andando bene, ma non voglio affrettare i tempi. Spero che entro sei mesi avremo un paio di piedi ben saldi a terra. Sembra un periodo lungo, ma deve essere fatto bene. Non si tratta di quest'anno, né dell'anno prossimo, ma del lungo termine”, ha aggiunto Vowles.

Rispetto al suo passato in Mercedes, il cambio di realtà è quasi all’opposto, da un team vincente con otto titoli mondiali alle spalle nelle ultime nove stagioni a una squadra che giunge da un periodo di forte crisi finanziaria. Ciò che non cambia, tuttavia, sono le ambizioni, il desiderio di lottare per rendere forte la scuderia: certo, si tratta di un cammino lungo, perché prima di tutto devono ancora essere costruire le fondamenta, ma la voglia di risalire la classifica è la stessa.

James Vowles, Team Principal, Williams Racing e Andrew Shovlin, Trackside Engineering Director, Mercedes-AMG

James Vowles, Team Principal, Williams Racing e Andrew Shovlin, Trackside Engineering Director, Mercedes-AMG

Photo by: Alexander Trienitz / Motorsport Images

“Chiaramente, venendo qui avevo determinate aspettative in merito a cosa sarebbe andato bene e cosa sarebbe mancato a questa squadra. Penso che nel complesso sia quanto mi aspettavo, magari in alcune aree forse soffrono di più perché sono mancati degli investimenti per tanti anni, ma ci sono tantissime persone che lavorano duramente. Quello in cui siamo andati incontro in questi ultimi mesi, in queste ultime gare, è questo desiderio di risalire la classifica. E il team farà quel che serve per riuscirsi”.

“Nelle ultime gare abbiamo lottato per i punti e l’aspettativa, forse, era quella di essere in una situazione leggermente peggiore. E nei test in Bahrain non credo che fossimo necessariamente a un buon livello [per lottare per i punti], ma abbiamo fatto dei progressi dai test alla gara del Bahrain, dal Bahrain all’Arabia Saudita ancora un piccolo passo avanti, dall’Arabia Saudita a Melbourne ancora miglioramenti. È così che funziona la F1, sono piccoli miglioramenti rispetto ai rivali”, ha spiegato il Team Principal.

 

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