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F1 | Vowles: "L'arrivo di Fry dimostra un cambio di cultura in Williams"

James Vowles ha spiegato che l'arrivo di Pat Fry come nuovo Chief Technical Officer Williams rappresenta un primo step che dimostra il cambio di cultura all'interno della squadra, un segnale che la scuderia sta cercando di costruire un futuro solido su cui poter lavorare. Inoltre, il Team Principal ha spiegato i retroscena dell'accordo e il perché ha scelto di puntare proprio sull'ingegnere britannico, in attesa di trovare un direttore tecnico che possa assisterlo.

Pat Fry, Chief Technical Officer di Alpine F1 Team, in conferenza stampa

Dopo aver passato un periodo estremamente complesso dal punto di vista finanziario e sportivo, la Williams sta cercando di ricostruire sé stessa mettendo da parte il passato. Nel corso degli ultimi mesi, la squadra ha dato il via a una profonda rivoluzione, in realtà iniziata con l’arrivo di Dorilton Capital come nuovo proprietario nel 2020.

Dopo l’addio dell’ex Team Principal Jost Capito lo scorso inverno, l’azienda americana ha tentato di rinforzare la propria struttura, partendo dal cercare un responsabile che potesse guidare il nuovo corso nella direzione giusta. Quella figura è stata identificata nella persona di James Vowles che, da momento del suo arrivo in poi, ha lavorato attivamente per migliorare le strutture del team e per rafforzare l’organigramma tecnico della squadra.

Nelle ultime settimane, ad esempio, si è discusso in maniera importante dietro le quinte della possibilità di dare maggiori opportunità di investimento su quelle spese che non rientrano strettamente nel budget cap, tema di cui Williams si è fatta tra le maggiori portavoce. Sul piano tecnico, invece, da mesi il team sta conducendo una precisa campagna acquisti che possa andare a puntellare l’organigramma in ruoli chiave.

Alex Albon, Williams Racing FW45

Alex Albon, Williams Racing FW45

Photo by: Erik Junius

Lo scorso marzo aveva nominato Frederic Brousseau come un nuovo direttore operativo, mentre a fine luglio Pat Fry è stato annunciato come nuovo CTO della scuderia britannica entro la fine di questa stagione, dopo aver lasciato un’Alpine in completa rivoluzione interna, come dimostra il cambio di dirigenza, del direttore sportivo e del Team Principal.

Secondo Vowles, essere riusciti a convincere l’esperto ingegnere a unirsi alla Williams è una chiara dimostrazione che la squadra è intenzionata a implementare cambiamenti significativi a Grove sia nel breve che nel lungo termine.

Alla domanda di Motorsport.com se l'ingaggio di Fry possa essere il primo passo per l’arrivo di altro personale di alto profilo in futuro, Vowles ha risposto: "In parte. Ma spero che, tanto per cominciare, quando la gente ha visto che ho lasciato il comfort della Mercedes per venire alla Williams, nel momento in cui arriva anche Pat Fry, questo possa rappresentare un segnale che farà capire che la Williams vuole una cultura del cambiamento".

"Quindi, non si tratta specificamente di questo. È più che altro che una volta che si vedono due persone che sono state in questo sport per più di 20 anni e che hanno vinto delle gare e che vogliono venire qui [in WIlliams], gli altri capiranno perché vale la pena fare questo viaggio. Per questo volevo che fosse chiaro che non si trattava di una decisione presa nelle ultime settimane. Era da molto tempo che volevo unirmi alla Williams".

Pat Fry nel box Alpine

Pat Fry nel box Alpine

Photo by: Alpine

Vowles ha rivelato che i primi colloqui con Fry risalgono a gennaio e che aveva individuato subito l'ex Benetton, McLaren e Ferrari come una figura chiave per l'implementazione di una nuova struttura tecnica all'interno della squadra, potendo così dare il tempo a Vowles di concentrarsi su riflessioni più strategiche a lungo termine.

"La prima volta che ho parlato con Pat [Fry] è stato a gennaio, prima che iniziassi ufficialmente a lavorare con la Williams. Per essere chiari, era lui che volevo davvero venisse in Williams. È eccezionale quando c'è bisogno di qualcuno che si tiri su le maniche e si dedichi alla struttura e ai sistemi."

"Ci sono diversi tipi di CTO a disposizione. Ci sono quelli che sono molto bravi a trovare gli ultimi 10 millisecondi. Ci sono quelli che sono molto bravi a mettere in piedi strutture e sistemi, e lui è più il secondo. Comprensibilmente aveva un percorso con Alpine che voleva continuare. Ma in realtà, già ad aprile aveva capito il motivo per cui ero entrato in Williams ed eravamo in linea".

Il prossimo grande ostacolo per la Williams è la nomina di un nuovo direttore tecnico che possa sostenere il lavoro di Fry. Tuttavia, anche se Vowles ha individuato diversi potenziali candidati per il posto vacante, al momento non è stata ancora presa una decisione definitiva. Infatti, lo scorso maggio lo stesso Team Principal aveva spiegato che la nuova figura sarebbe arrivata entro sei mesi, quindi entro la fine dell'anno.

 

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