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Intervista

F1 | Vowles: "La Williams non sarà la squadra B della Mercedes"

James ci ha tenuto a sottolineare la squadra di Grove non sarà "...mini-Mercedes o un team B, dovrò camminare con le mie gambe e gestire una squadra che ha una lunga e bellissima storia, un proprio patrimonio. Poi ci possono essere delle analogie, ma non come si può essere portati a credere". Wolff, accanto a Vowles, ha sottolineato: "Le prestazioni non derivano solo dalla qualità della macchina ma anche dai valori degli uomini che la compongono. E James porterà con sé questa nostra visione".

Alex Albon, Williams FW44

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

James Vowles punta i piedi: la Williams non sarà una piccola Mercedes. La domanda, legittima, è stata posta dopo aver assistito ad un cambio di casacca avvenuto in un clima molto amichevole, con Toto Wolff che ha decantato le doti del suo ex stretto collaboratore che andrà a dirigere una squadra che ha da tempo un cordone ombelicale con la sede di Brackley.

L’arrivo in Williams di Vowles ha fatto crescere il sospetto di un passaggio mirato ad incrementare ulteriormente l’influenza della Mercedes sulla storica squadra britannica, ma il neo-team principal ha smentito che possa prendere forma questo scenario.

“La Williams è un'organizzazione completamente indipendente – ha chiarito Vowles – sono consapevole che il mio successo lavorativo dipenderà dalla bontà del lavoro che riuscirò a fare, e non dipenderà certo dalla Mercedes. Ovviamente c’è un legame tra le due strutture, iniziato ben prima del mio arrivo, ma dovrò fare ciò che è meglio per la Williams".

James Vowles, team principal Williams

James Vowles, team principal Williams

Photo by: Williams F1

"Non ci sarà una mini-Mercedes o un team B, dovrò camminare con le mie gambe e gestire una squadra che ha una lunga e bellissima storia, un proprio patrimonio. Poi ci possono essere delle analogie, ma non come si può essere portati a credere. Parlando con la proprietà della squadra siamo concordi che al centro del progetto ci debbano essere le persone e la cultura, due fattori che vengono prima degli strumenti di lavoro, prima dell’officina e della galleria del vento. In questo sì, vedo delle somiglianze con l’approccio Mercedes”.

“Quando abbiamo iniziato il nostro viaggio – ha ribadito Toto Wolff - il tipo di filosofia prevalente nel nostro team era la monoposto, con le sue doti aerodinamiche, la sua efficienza e la bontà del suo motore. Si è sempre trascurato che una squadra è un gruppo di persone unite in un viaggio, e che queste persone hanno speranze, sogni, obiettivi e ansie, e credo che anno dopo anno in Mercedes siamo stati in grado di costruire una struttura intorno alla persona, e tutto questo funziona con regolarità allora puoi ottenere prestazioni straordinarie".

"Non è una garanzia per sempre, come abbiamo visto nel 2022, ma la cultura dei valori è il sistema immunitario di qualsiasi organizzazione. James ha fatto parte di questo viaggio durante il quale abbiamo sviluppato la nostra cultura, e credo che sarà in grado di portare tutto ciò in Williams”.

“Ma per il resto – ha concluso Wolff – ogni team principal che opera in Formula 1 difende il suo punto di vista, con il solo obiettivo di tutelare la squadra per cui lavora. Se chiedessi a James di far diventare la Williams una mini-Mercedes il nostro rapporto arriverebbe al capolinea, ne sono certo".

"In merito al rapporto tra le due squadre c’è sempre stata qualche speculazione, secondo la quale con la fornitura del nostro motore potremmo imporre la nostra visione e le nostre scelte. Ma niente di tutto ciò è mai stato vero, non abbiamo mai interferito, comprendendo e rispettando l’autonomia da parte del personale Williams di gestire la squadra come meglio credono. James farà ciò che è buono per la squadra, farà ciò che riterrà corretto e sarà giudicato per le sue scelte”.

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