Vettel: "Il servosterzo Aston ha reazioni diverse"
Il quattro volte campione non ha avuto un inizio facile al volante della AMR21. Ma al di là dei problemi di affidabilità emersi, Sebastian ammette che deve ancora imparare a conoscere la squadra e il comportamento della macchina che ha un comportamente decisamente diverso dalle precedenti. In particolare si deve adattare a un servosterzo che gli dà sensazioni di guida inusuali.
Sebastian Vettel contava di cancellare un anno difficile con la Ferrari salendo sull’Aston Martin, ma il quattro volte campione non è stato particolarmente fortunato al debutto con la AMR21 nei test in Bahrain.
Il tedesco ha accusato una serie di problemi tecnici che hanno limitato la sua conoscenza con la squadra di Silverstone: un problema al cambio e uno al turbo hanno condizionato la fase di collaudo delle monoposto “verdona”.
Sebastian ha concluso la tre giorni a Sakhir con il penultimo tempo, finendo solo davanti al collaudatore Williams, Nissany. Un magro bottino per chi contava di dare una sterzata al suo destino in Formula 1.
Ma Vettel è consapevole che ci vuole tempo per integrarsi in una nuova squadra e non nasconde quali sono le aree nelle quali dovrà lavorare per migliorare…
"Devo ancora imparare a conoscere le persone del team, mentre sulla macchina ho notato che il comportamento dello sterzo è diverso da quello a cui sono stato abituato. Guidando si ha il volante fra le mani e questo è il feedback che si riceve girando”.
"Ovviamente ogni monoposto di F1 ha il suo servosterzo, ma ciascuno è settato in modo leggermente diverso, per cui le sensazioni di guida sono condizionate da questo elemento”.
Un inizio non certo semplice per il tedesco che si deve adeguare a una macchina come l’Aston Martin che adotta un assetto a basso rake, un concetto diverso da quello a cui era abituato in Red Bull e Ferrari.
Non deve sorprendere, quindi, se la curva d’apprendimento è più marcata, tenuto conto che disporrà anche di una power unit diversa, sfruttando quella Mercedes per la prima volta.
"La monoposto è basata su una filosofia diversa. Ma è diversa la squadra, la macchina e il modo di guidare. E, quindi, ci vuole un po’ di tempo”.
"Senza entrare troppo nei dettagli, perché non credo sia giusto fare dei confronti in pubblico, ma l’ambiente è cambiato e ci vuole un po' per abituarsi. Già solo in termini di confort nella vettura ci sono dei cambiamenti: i pedali sono diversi e il sedile non è fatto allo stesso modo. C’è un effetto cumulativo di tutte queste cose che crea una sensazione differente”.
Vettel non vuole aggiungere molto di più, ma ammette che è affascinato dal provare qualcosa di nuovo…
"È molto interessante per me, mettiamola in questo modo: non è che se tu hai una macchina con un Rake estremo e togli l’assetto picchiato ti trovi su una Mercedes e nemmeno se aumenti il Rake guidi all’improvviso una Red Bull. Ovviamente non è così. È tutto molto più complesso. Perché ci sono molti elementi che devono integrarsi”.
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