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Intervista
Formula 1 GP d'Ungheria

Vettel: "Ho parlato con Racing Point, ma è ancora presto"

I due ferraristi erano insieme, ma la conferenza del Cavallino è stata monopolizzata dalle domande al pilota tedesco che si è preso tutta la scena. Seb sulla Racing Poin guadagna tempo, mentre si aspetta una Ferrari più viva.

Sebastian Vettel, Ferrari

La conferenza del giovedì, che ha aperto le attività del weekend del Gran Premio di Ungheria, ha visto Charles Leclerc nell’inedito ruolo di spettatore. I riflettori sono stati costantemente puntati su Sebastian Vettel, interrogato sul suo futuro, sulla possibilità di vederlo il prossimo anno in Aston Martin ed anche sulle aspettative alla vigilia di un fine settimana molto importante per la Ferrari.

Leclerc è stato tirato in ballo praticamente solo per il ‘fattaccio’ della scorsa domenica, e Charles ha confermato che è tutto a posto.
“Sì, credo che tutto sia ormai alle nostre spalle – ha spiegato il monegasco - sono andato direttamente a parlare con Seb dopo la gara, per scusarmi, e penso che abbia accettato le mie scuse. Ora dobbiamo pensare al weekend che ci aspetta, e da parte mia mi concentrerò cercando di ottenere il miglior risultato possibile”.

Poi la parola è passata a Vettel, e da quel momento è stato Seb al centro della scena.

Tutto archiviato anche da parte tua in merito a domenica scorsa?
“Non c'è molto da aggiungere a quello che ha detto Charles, penso che questi episodi siano lo scenario peggiore per una squadra, un incidente tra due monoposto dello stesso team è sempre qualcosa da evitare. Ma sappiamo anche che a volte capita, alla fine stiamo pur sempre correndo e questo aspetto a volte fa parte del nostro sport. Ne abbiamo parlato e ora è il momento di guardare avanti”.

In merito allo scorso fine settimana, nella giornata di sabato siete scesi in pista sotto la pioggia, mentre domenica non avete praticamente percorso un solo giro di gara. Come fai a sapere esattamente quanto possono essere migliorativi gli aggiornamenti portati in pista a Spielberg?
“È una domanda difficile, e probabilmente la risposta giusta sarebbe che non lo sappiamo con esattezza. La gara di domenica scorsa ci avrebbe aiutato a capire meglio a che punto siamo, visto che eravamo sulla stessa pista della settimana precedente, ma la squadra ha esperienza e sa cosa ci servirà in questo fine settimana. Quindi vedremo, avremo più risposte questo weekend, sappiamo che le nuove parti hanno funzionato, ci sarebbe piaciuto che i passi avanti fossero tali da consentirci un punto di svolta, ma vedremo, servono le conferme in pista, ed è per questo che per noi questo sarà un fine settimana interessante. Sono curioso di vedere come andrà la monoposto domani, ma soprattutto lo sono in vista di domenica”.

Credi che la Ferrari sia scivolata a metà griglia? Cosa ne pensi in merito?
“È realistico dire che in questo momento stiamo lottando contro una mancanza di prestazione, quindi non possiamo considerarci in lotta per il podio, almeno per ora. Ma ovviamente stiamo lavorando per cambiare questa situazione”.

L’Hungaroring è una pista meno sensibile rispetto alla potenza dei motori. Che impatto credi possa avere con la vostra monoposto?
“Sono sempre ottimista e mi piace questo circuito. È un po' strano essere qui senza pubblico, perché questo Gran Premio ha sempre una grande affluenza di gente, quindi sotto questo aspetto sarà un fine settimana diverso dal solito".

"Sono ottimista perché questa pista offre delle possibilità di poter fare la differenza, abbiamo migliorato la nostra macchina, sappiamo che ha un carico aerodinamico maggiore rispetto alla vettura dello scorso anno anche se sappiamo che non tutto funziona come dovrebbe. In generale credo, e spero, che possa essere un weekend migliore per noi rispetto al precedente”.

Lo scorso fine settimana hai parlato delle opzioni che hai sul tavolo per valutare il tuo futuro, e negli ultimi giorni e emersa la voce di una trattativa con l’Aston Martin per la prossima stagione. Cosa ci puoi dire?
“Le voci sono chiamate… voci per un motivo. Rispetto all’Austria la situazione non è cambiata molto, non ho notizie da darvi. Se mi chiedete di Racing Point, beh, penso che tutti stiano parlando della Racing Point, perché le loro prime due gare sono state impressionanti in quanto a prestazioni confermate in pista".

"Ma parlando della mia situazione, come ho detto… non ci sono notizie. Probabilmente ci vorrà del tempo, soprattutto per me stesso, dovrò prendere la decisione giusta per il mio futuro, e quando ci sarà qualcosa da annunciare lo farò. Ma in questa fase tutto è ancora aperto in termini di scenario, dal poter continuare nel 2021, al concedermi una pausa, fino allo smettere del tutto, facendo qualcosa di diverso. Non sono sotto pressione, deciderò con calma”.

Credi comunque che Aston Martin sia di fatto l'unica opzione realistica per poter pensare di restare in Formula 1 nel 2021 con una monoposto competitiva?
“Penso che ci siano due modi per vedere questa situazione. Ci sono le informazioni in merito ai contratti in essere, ma sono in giro da un po' di anni, e in Formula 1 non bisogna mai essere troppo certi. Le cose possono sempre cambiare, ma indipendentemente da ciò, prenderò una decisione da solo e con calma”.

La scorsa settimana hai dichiarato che avresti accettato un’eventuale offerta da parte della Red Bull, ma successivamente il team ha fatto sapere che le porte sono chiuse. È una situazione che ti ha un po' deluso?
“Quello che ho detto è stato un mio pensiero, onesto e aperto, so bene che la Red Bull ha già due piloti, non è certo una sorpresa”.

Toto Wolff ha sempre avuto parole di stima nei tuoi confronti. È stato lui a spingerti di valutare la possibilità Aston Martin?
“Come ho detto, sono qui da un po' di anni, e so bene che nel paddock si è tutti molto vicini, ci si conosce un po' tutti. Non mi è necessario l’aiuto di una persona se voglio contattare una squadra”.

Da quello che sai, credi che ci sia un posto disponibile in Racing Point?
“Ci sono molte chiacchiere. La scorsa settimana vi ho detto che sono stato in contatto con la Renault, ad esempio, quindi penso che ci siano anche altri contatti. Voglio dire, ci sono fasi preliminari, poi si può andare più nel concreto, una fase in cui non sono ancora. Ripeto: non ho nulla da annunciare, e non c’è molto di più di qualche discorso”.

La tua decisione finale sui programmi futuri potrebbe essere influenzata dall'esito del reclamo presentato dalla Renault nei confronti della Racing Point?
“Non penso, anche perché non so neanche quale sia la vera causa del reclamo, e sarà la FIA a decidere in merito”.

Qual è la tua auto preferita della saga dei film di James Bond?
“Mi era piaciuta quella di ‘Il domani non muore mai’ (una Bmw) non dico che sia la mia auto preferita in assoluto, ma mi aveva colpito, era molto bella. Probabilmente dovrei ricordare le Bond-girl più della auto, ma ricordo che la macchina veniva tagliata a metà, e quando ho scoperto che avevano segato in due un’auto vera… è stato uno shock, non ci credevo. Forse è per questo che è la prima che mi viene in mente”.

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