F1 | Verstappen: "Volevo fare l'evento al Nordschleife, Marko ha detto no"
Il leader del Mondiale ha rivelato che avrebbe voluto partecipare all'evento sul vecchio Nurburgring che vedrà il ritorno di Sebastian Vettel sulla Red Bull, ma che Helmut Marko ha preferito non correre rischi. Riguardo all'attualità, ritiene irrealistico che la sua squadra possa vincere tutti i GP, ma spera che se dovesse succedere, possa essere Alonso ad interrompere la striscia.
Vista dalla parte di chi sta dominando la scena, il mondiale 2023 è una splendida noia. Max Verstappen non si nasconde, oltre alla crescita come pilota, nel corso degli anni il bi-campione del mondo ha ridotto le dimensioni della corazza difensiva facendo emergere un Max che convince sempre più anche senza casco in testa.
Ovviamente non disdegna il suo ruolo di mattatore, meglio dominare che correre per la quinta posizione, ma non gli dispiacerebbe continuare a vincere battendo una concorrenza più agguerrita. Max è convinto che la Red Bull non vincerà tutte le gare in calendario, e quando arriverà la giornata imprevista, si augura che a salire sul gradino più alto del podio possa essere Fernando Alonso, pilota di cui ammira molto lo spirito che lo spinge al limite anche oltre i quarant’anni.
Uno spirito che Verstappen trova simile al suo, tenuto a bada da Helmut Marko che, come ha rivelato Max, gli ha tassativamente impedito di correre sul vecchio Nurburgring nell’evento organizzato dalla Red Bull che vedrà sul Nordschleife Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel.
Dopo la vittoria di Barcellona hai auspicato di poterti confrontare con una concorrenza più competitiva. Lo pensi davvero?
“Onestamente, penso che a volte sia stimolante avere a che fare con una concorrenza forte. Mi è piaciuta la stagione 2021, ma anche il 2022 è stato bello, un mondiale iniziato con dei problemi e poi incanalatosi per me nella giusta direzione. Capisco che quando c’è una squadra che domina gli appassionati possano annoiarsi, l'abbiamo visto in passato con la Mercedes, con la Ferrari ed anche con la stessa Red Bull. Lo scenario migliore credo sia quello in cui la concorrenza è pronta a cogliere l’occasione appena commetti uno sbaglio o hai un piccolo problema”.
Negli anni in cui la Mercedes dominava, hai mai sperato che in qualche modo la FIA intervenisse per rallentarli un po’?
“No, perché alla fine si tratta solo di duro lavoro. Apprezzavo quello che stavano facendo, è stato davvero impressionante, ma non ho mai pensato che dovessero fermarli. Sapevo che c’era da lavorare per recuperare terreno”.
È più difficile mantenere la motivazione al massimo quando non hai un rivale minaccioso alle tue spalle?
“Non è il mio caso, anzi, se sai di avere una monoposto vincente sei cosciente di non poter mancare l’obiettivo. Trovo meno motivante arrivare in pista sapendo già di non poter puntare a più di un quinto posto”.
Quindi non c’è il rischio di annoiarsi…
“No. È la situazione migliore in cui un pilota possa trovarsi”.
Questo fine settimana avrai la possibilità di eguagliare il record di vittorie di Ayrton Senna. Ha un significato per te?
“Sì, ma i piloti hanno sempre diversi tipi di carriere, c’è chi arriva a guidare una monoposto vincente prima di altri, e poi oggi abbiamo un calendario con più gare rispetto al passato. Per questo motivo non so dare un peso a questi numeri, ma devo anche dire che da ragazzino non avrei mai e poi mai pensato che sarei arrivato ad essere in questa lista di campionissimi. Quindi per me è sicuramente un risultato straordinario, ma ripeto, non per fare dei confronti”.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB19
Photo by: Jake Grant / Motorsport Images
Credi che la Red Bull questa stagione possa vincere tutte le gare in calendario?
“Se valutiamo come ci stiamo comportando ora la risposta potrebbe essere sì, ma penso sia molto irrealistico, perché è difficile pensare che nell’arco di una stagione non ci sarà una domenica storta, con degli imprevisti, situazioni al di fuori del nostro controllo. Quindi non penso che sia possibile, ma se ci basiamo solo sulla velocità della nostra monoposto teoricamente lo è. Detto questo, non credo poi sia un qualcosa di necessario, è stato già abbastanza pazzesco vincere 15 gare lo scorso anno, alla fine ciò che conta è mettere le mani sul mondiale”.
Se doveste perdere una gara, chi ti piacerebbe vedere vincitore?
“Fernando. Mi piace, è un vero pilota e penso che se lo meriti. Sai, non si è mai arreso, si vede che ama lo sport, anche dopo tanti anni in cui ha guidato una monoposto che era da metà schieramento non ha mai perso la motivazione. È un vero pilota, un ‘animale’, mi piacerebbe vederlo vincere”.
Hai pensato all’idea di prendere parte all’evento sul vecchio Nurburgring?
“Volevo farlo ma Helmut non me lo ha permesso perché sapeva che avrei provato ad andare al limite. E posso dire che avrei sicuramente provato a battere il record sul giro anche se con le gomme ‘demo’ non sarebbe stato facile”.
Non hai insistito con Marko?
“Non volevo crearmi problemi inutili. Quando ho sentito di questa iniziativa ero seduto proprio con Helmut e mi ha anticipato dicendo chiaramente ‘No, Max, non ci andrai’”.
Condividi i timori che possa essere rischioso?
“È rischioso anche guidare qui, alla fine dipende solo da come colpisci una barriera. Ma normalmente non è questo il piano, giusto? Comunque, spero un giorno di poterlo fare, sarebbe fantastico girare con una monoposto di Formula 1, ma qualora non fosse consentito allora lo farò al volante di una GT3”.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB19
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
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