Verstappen: "Ricciardo compagno ideale, ti spingeva a migliorare"
L'olandese ha parlato del suo status di prima guida con Motorsport.com, evidenziando quanto l'australiano lo abbia fatto crescere nel periodo assieme e ammettendo ancora incertezze sul futuro.
Max Verstappen, Red Bull Racing e Daniel Ricciardo, Red Bull Racing parlano al team Red Bull Racing
Red Bull Content Pool
Il futuro di Max Verstappen è ancora da definire, così come quello di tutta la Formula 1. Da un lato, il pilota della Red Bull sta affrontando la sua prima stagione con il motore Honda, seppur il suo contratto scada a fine 2020, mentre dall'altro - per il 2021 - si sta tanto parlando dei nuovi regolamenti che adotterà il circus, con ancora parecchie incognite.
Per ora l'olandese si sta concentrando a fondo sul progetto RB15-Honda, essendo l'uomo di punta della scuderia anglo-austriaca, che dopo la partenza di Daniel Ricciardo ha faticato a trovare un compagno di squadra di Verstappen altrettanto competitivo.
E proprio l'essere diventato la prima guida di Milton Keynes è una delle questioni poste a Max da Motorsport.com, in un incontro durante un evento Tag Heuer ad Amsterdam.
“Voglio un compagno che possa lottare e spingermi a dare sempre di più, diventando più forte. Credo di aver vissuto questa situazione con Ricciardo, per me era l'ideale. Quando sono arrivato nel team ero chiaramente solo un debuttante, mentre lui stava già lavorando da alcuni anni con la Red Bull. In questo modo ho potuto imparare e crescere, poi ad un certo punto sono cominciate le difficoltà per lui perché ci siamo trovati molto vicini come prestazioni", ha detto Verstappen.
“Credo che tutto ciò sia stato buono anche per il team, si vuole sempre qualcuno che lavori nella medesima direzione in termini di set-up, desiderando le stesse cose dalla macchina. In questo modo lo sviluppo viene fatto meglio, al venerdì si possono svolgere programmi differenti con le due auto, potendo contare sulle informazioni raccolte da entrambi. Per me tutto questo è importante, ma anche per la squadra".
Quest'anno la Red Bull aveva scelto inizialmente Pierre Gasly, decisamente rivelatosi non all'altezza del ruolo e "retrocesso" in Toro Rosso a favore di Alex Albon, che per ora sta andando bene nei box con Verstappen.
"Penso stia migliorando, ovviamente questo è il primo anno per lui in Formula 1 e non ci si può aspettare che tutto vada sempre bene, sia in termini di informazioni raccolte che di prestazioni. Ma per ora sta andando bene".
Come detto prima, il 2021 sarà un anno fondamentale per le scelte della Formula 1 - in termini di regolamenti - e di futuro per il 22enne nativo di Hasselt, che dovrà decidere se rinnovare con la Red Bull o intraprendere altre strade.
"E' una domanda difficile cui rispondere perché nemmeno io so come sarà il futuro. Per il prossimo anno ho contratto, dopo si parla di nuovi regolamenti che però al momento non sono stati ancora approvati ufficialmente, ma solo trattati dalle parti coinvolte. Non credo di essere l'unico in questa situazione. Tutti vogliono vincere alla fine e da pilota vorresti sempre essere nel team più forte. Credo che la Red Bull possa esserlo ancora, ha vinto già 4 titoli nella sua storia e la nuova collaborazione con la Honda è appena iniziata. Ci vorrà tempo, ma per il prossimo anno l'obiettivo di tutti noi è lottare per il vertice. Dobbiamo solo dimostrare di esserne capaci, poi vedremo il futuro come sarà".
Dichiarazioni raccolte da Erwin Jaeggi
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