F1 | Verstappen record in Messico: 14esima vittoria in un anno!
L'olandese demolisce il record di Michael Schumacher e di Sebastian Vettel collezionando nel GP di Città del Messico la 14esima vittoria in un anno: il campione del mondo dopo la pole ha costruito un'affermazione straordinaria andando in testa dalla partenza, distanziando la Mercedes di Hamilton giro dopo giro. Perez sale sul podio davanti al suo pubblico davanti a Russell. Giornata nera per la Ferrari che crolla ad essere la terza forza con Sainz quinto e Leclerc sesto.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Max Verstappen è l'uomo dei record: l'olandese vince il GP di Città del Messico e colleziona la 14esima vittoria stagionale, spazzando via il primato che era di Michael Schumacher (2004) e di Senastain Vettel (2013). Il bi-campione del mondo non vuole lasciare nemmeno le briciole agli avversari. Con una partenza perfetta Max si è tenuto alle spalle le Mercedes, costruendo un'altra affermazione che lo porta alla 34esima vittoria. Pensate che è a sette successi da un certo Ayrton Senna, segno che si sta arrampicando in fretta nel gotha della F1.
Nelle qualifiche Max ha sgominato la concorrenza e in gara non ha lasciato speranze agli avversari. La Red Bull è stata impressionante perché è partita con le gomme soft usate e ha concluso la gara con una sosta sola passando alle medie, mentre la Mereceds sperava di costringere il campione del mondo alle due soste, avendo scelto le medie al via per passare poi alle hard. La strategia non ha funzionato e Lewis Hamilton pian piano ha perso terreno nei confronti di Verstappen che ha allungato giro dopo giro in maniera inesorabile.
La Red Bull ha un passo insostenibile per chiunque e Sergio Perez ha visto spegnere le speranze di vincere davanti al suo pubblico (396 mila spettatori nel weekend) già in qualifica, acchiappando il terzo gradino del podio che, per lo meno, gli ha permesso di meritare l'ovazione dei suoi tifosi. Il messicano consolida il secondo posto nel mondiale piloti,con 5 punti di vantaggio anche perché la Ferrari sta naufragando e Charles Leclerc non ha gli strumenti per difendersi.
La Mercedes sperava nella giornata di gloria con Lewis che insegue il primo successo stagionale con la W13, ma con questa Red Bull c'è ben poco da fare. La Stella probabilmente mette via i sogni di gloria nonostante abbia pompato come mai il suo motore per tentare l'impossibile in aria rarefatta.
George Russell resta fuori dal podio con l'altra W13 e l'inglese accumula il solito distacco dalla RB18, ma cerca il giro più veloce nell'ultimo giro con un pit stop che gli permette di rubare un altro punticino alla Ferrari nella classifica Costruttori: con 1'20"153 si toglie il gusto di un exploit, sebbene ormai prende regolarmente la paga da Hamilton.
E la Ferrari? Non è mai stata in partita. I temuti problemi di affidabilità al turbo hanno sgonfiato il motore (ma cosa sta succedendo?), mentre la F1-75 continua a non trovare il passo durante la gara, dimostrando di essere un... gambero rosso. A Maranello hanno perso il pallino e la rossa non è più brillante nemmeno nel giro secco. Brutto segno: non è più nemmeno la seconda forza, superata dalla Mercedes che è in piena rimonta. La Scuderia deve difendere 40 punti di vantaggio sulle frecce d'argento.
La Stella prova a fare il solletico alla Red Bull, ma la Ferrari è finita nella terra di nessuno: Carlos Sainz, quinto, ha finito quasi a un minuto e Charles Leclerc, sesto, è l'ultimo dei non doppiati. La rossa si è proprio sgonfiata mostrando un finale di stagione che non riesce a essere nobilitato da una vittoria, portando il Cavallino a un inatteso tracollo.
Primo fra i doppiati, ma settimo al traguardo è Daniel Ricciardo: l'australiano porta punti importanti alla McLaren, sebbene si sia beccato 10 secondi di penalizzazione per aver "parcheggiato" fuori pista Yuki Tsunoda dopo un ruvido contatto. Daniel ha giocato la sua partita sulle gomme: partito con le medie ha percorso 44 giri prima di passare con coraggio alle soft e concludere la gara con una bella rimonta.
Anche Lando Norris porta linfa alla McLaren con il nono posto, visto che Esteban Ocon è rimasto chiuso nella morsa delle due MCL36 con l'Alpine. Sperava nella settima piazza Fernando Alonso che, invece, ha dovuto fare i conti con un altro ko di motore Renault che gli è costato un ritiro fumante.
L'Alfa Romeo ritrova la zona punti con un volitivo Valtteri Bottas: il finlandese partito fra le due Ferrari, aveva capito che non era quella la sua gara, ma si è messo al passo che gli concedeva la C42 rivista e corretta. Fuori dai punti Pierre Gasly: il francese continua a collezionare penalità con l'AlphaTauri. Questa volta ha messo fuori pista l'Aston Martin di Lance Stroll. Peccato perché poteva ambire a stare in zona punti.
Cla | Pilota | Telaio | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Max Verstappen | Red Bull | 71 | 1:38'36.729 | 25 | |||
2 | Lewis Hamilton | Mercedes | 71 | 1:38'51.915 | 15.186 | 15.186 | 18 | |
3 | Sergio Perez | Red Bull | 71 | 1:38'54.826 | 18.097 | 2.911 | 15 | |
4 | George Russell | Mercedes | 71 | 1:39'26.160 | 49.431 | 31.334 | 13 | |
5 | Carlos Sainz Jr. | Ferrari | 71 | 1:39'34.852 | 58.123 | 8.692 | 10 | |
6 | Charles Leclerc | Ferrari | 71 | 1:39'45.503 | 1'08.774 | 10.651 | 8 | |
7 | Daniel Ricciardo | McLaren | 70 | 1 lap | 6 | |||
8 | Esteban Ocon | Alpine | 70 | 1 lap | 4 | |||
9 | Lando Norris | McLaren | 70 | 1 lap | 2 | |||
10 | Valtteri Bottas | Alfa Romeo | 70 | 1 lap | 1 | |||
11 | Pierre Gasly | AlphaTauri | 70 | 1 lap | ||||
12 | Alexander Albon | Williams | 70 | 1 lap | ||||
13 | Guan Yu Zhou | Alfa Romeo | 70 | 1 lap | ||||
14 | Sebastian Vettel | Aston Martin | 70 | 1 lap | ||||
15 | Lance Stroll | Aston Martin | 70 | 1 lap | ||||
16 | Mick Schumacher | Haas | 70 | 1 lap | ||||
17 | Kevin Magnussen | Haas | 70 | 1 lap | ||||
18 | Nicholas Latifi | Williams | 69 | 2 laps | ||||
Fernando Alonso | Alpine | 63 | ||||||
Yuki Tsunoda | AlphaTauri | 50 | ||||||
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