F1 | Verstappen: "Podio era possibile, ma la SC non ci ha aiutato"
Dopo l'amara delusione della qualifica, Max Verstappen sentiva di avere il potenziale per unirsi alla battaglia per il podio del Gran Premio di Singapore nelle battute finali, ma l'ingresso della Safety Car nel momento meno opportuno ha reso più complicata la sua rimonta dall'undicesima casella.
Il weekend asiatico di Max Verstappen non è stato il più semplice della stagione, date le difficoltà incontrate dalla Red Bull dopo una prima parte di stagione dominata in lungo e in largo. La gara di Singapore rappresenta anche il primo appuntamento del campionato in cui l’olandese non è riuscito a salire sul podio, interrompendo una striscia positiva che, fino a questo momento, lo aveva visto concludere in testa o al secondo posto.
Dopo l’amaro undicesimo posto ottenuto in qualifica, l’olandese è stato comunque autore di una buona rimonta conclusa al quinto posto, pochi decimi alle spalle di Charles Leclerc, seppur la Safety Car dovuta ai detriti lasciati in pista da Logan Sargeant sia entrata nel momento meno opportuno. Infatti, Max Verstappen, così come il suo compagno di squadra Sergio Perez, aveva preso il via sulla hard nella speranza di andare il più lungo possibile, con l’obiettivo di sfruttare l’ingresso della vettura di sicurezza in una fase molto avanzata della corsa.
Tuttavia, nel momento in cui è effettivamente entrata la Safety Car, chi aveva scelto di partire con la media ha potuto fermarsi per montare la hard con cui arrivare potenzialmente fino in fondo, mentre chi aveva optato per il compound più duro, come l’olandese, si è visto costretto a proseguire, dato che era troppo presto per montare il compound a banda gialla. A quel punto Verstappen ha dovuto tenere duro contro i rivali, subendo però il normale decadimento delle coperture, tanto da scivolare indietro nell’ordine.
La Safety Car Carlos Sainz, Ferrari SF-23, Max Verstappen, Red Bull Racing RB19
Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images
Verstappen ha anche ritenuto che la Safety Car Virtuale che è intervenuta successivamente quando Esteban Ocon si è fermato in pista non sia stata vantaggiosa, soprattutto perché si è verificata proprio due giri dopo il pit stop del due volte campione del mondo. Fermandosi sotto VSC, il pilota della Red Bull avrebbe sicuramente risparmiato diversi secondi che lo avrebbero portato più vicino alla zona punti, rendendo meno complessa la rimonta.
Ciononostante, il vantaggio di Verstappen della gomma fresca negli ultimi giri gli ha permesso di risalire la classifica fino al quinto posto, approfittando anche del ritiro di George Russell nel corso dell’ultimo passaggio. Sul finale l’olandese ha tenuto un passo molto rapido, tanto da recuperare quasi dieci secondi nello spazio di tre tornate a un Charles Leclerc in grossa difficoltà con le coperture al limite.
Verstappen ritiene che le Safety Car lo abbiano penalizzato nella sua rimonta: "Tutto è andato contro di noi anche in gara con le Safety Car, quindi è stato forse lo scenario peggiore, perché credo proprio che se le Safety Car fossero state un po' di più a nostro favore avrei lottato con i ragazzi [in testa]. Soprattutto nell'ultimo stint è stato abbastanza facile", ha detto Verstappen. È importante comunque ricordare che Ferrari davanti ha cercato di mantenere un passo piuttosto lento per compattare il gruppo, in modo da evitare potenziali situazioni da undercut. Inoltre, in gara i problemi emersi in qualifica, quando si è alla ricerca del limite, si sono palesati in maniera meno marcata.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB19, si scontra con George Russell, Mercedes F1 W14
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
"Non è quello che volevamo, ma credo che oggi sia andata meglio, un po' meglio, ma siamo stati comunque sfortunati durante la gara con tutte le Safety Car che ci sono andate contro. Chiaramente abbiamo imparato parecchio da oggi e forse quello che abbiamo sbagliato ieri, non posso entrare nei dettagli, ma il problema è che potremo dimostrarlo solo l'anno prossimo, se torneremo, se sarà migliore o meno".
Verstappen è comunque certo che Singapore rappresenti un caso isolato e che la RB19 tornerà a giocarsi la vittoria già a partire dal prossimo appuntamento in Giappone: “Penso che saremo di nuovo veloci a Suzuka”.
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