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Verstappen: "Lotto per il mondiale e cambio il mio modo di correre"

Max spiega che quest'anno ha una Red Bull che può lottare con la Mercedes in ogni GP: "Non voglio pensarci troppo, ma sarà importante fare meno errori è possibile". L'olandese ammette che è cambiato l'approccio: "Non devi forzare quando non è il tuo giorno, è più importante portare a casa dei punti, mentre in passato dovevo prendere dei rischi per vincere nei pochi circuiti favorevoli. C'è un cambiamento importante, fondamentale per puntare al titolo”.

Max Verstappen, Red Bull Racing in conferenza stampa

Foto di: FIA Pool

Max Verstappen a volte si trincera dietro un ‘si’ o un ‘no’, risposte secche che sottolineano anche la volontà di non dare troppe spiegazioni. Ma quando entra nel dettaglio lo fa in modo schietto e preciso, ed oggi alla vigilia del weekend di Portimao ha chiarito che quest’anno è cosciente di dover correre in un modo diverso rispetto alle stagioni precedenti, perché diverso è l’obiettivo.

La priorità non sono più quei successi di tappa che rappresentavano il traguardo massimo fino al 2020, perché c’è tutto per puntare a quell’obiettivo massimo che si raggiunge sommando anche i punti che arrivano dai weekend più in salita.

Verstappen non vuole però parlare di titolo (anche se ammette che tutti nel team sono coscienti che quello è il traguardo) ma solo per non aggiungere quella pressione che rappresenta il nemico più temuto da chi lotta per il mondiale.

Quanto è stato importante per te e la squadra il successo di Imola?
“Beh, ovviamente è sempre importante fare bene, ed in particolare quando ci sono condizioni tutt’altro che semplici come a Imola. È stata una vittoria importante, e personalmente mi piace aver vinto su una pista che ritengo fantastica”.

Il testa a testa con Lewis sembra destinato ad andare avanti per tutta la stagione, e per la prima volta nella tua carriera sei coinvolto nella lotta per il titolo. Questa situazione comporta anche un po' di pressione in più?
“La stagione è ancora molto lunga, quindi non voglio pensarci troppo, al momento l’obiettivo è quello di fare il miglior lavoro possibile ogni singolo fine settimana e ovviamente fare il minor numero di errori possibile”.

A proposito di errori, hai detto che in chiave campionato sarà fondamentale non commetterne. Credi che questo timore possa avere ripercussioni sulla tua performance complessiva?
“Non credo che si perda velocità. Credo che la valutazione da fare sia quella di non forzare troppo quando si capisce che non è il tuo giorno, ed accontentarti del risultato che puoi ottenere. Fino allo scorso anno avevamo una monoposto che ci consentiva di puntare al successo solo su alcune piste o in alcune condizioni, e non essendo in lotta per il titolo mondiale mi potevo permettere di rischiare qualcosa in più, ma oggi la situazione è diversa".

"Quando sai di avere una monoposto che ti consente di essere in lotta per la vittoria molto più spesso, l’approccio cambia, perché non puoi permetterti di perdere troppi punti in un weekend, e se non puoi ottenere il massimo risultato diventa comunque cruciale portare a casa più punti possibile. È un cambiamento importante, e credo sia fondamentale per puntare al titolo”.

Finora la tua monoposto si è confermata molto competitiva su due piste diverse come Bahrain e Imola, così come in condizioni differenti tanto su asciutto che su bagnato. È un’indicazione che ti fa ben sperare in prospettiva o credi che ci voglia ancora un po' di tempo per trarre delle conclusioni?
“Finora tutto sembra funzionare bene, ma qui a Portimao il layout del circuito è ancora diverso rispetto ai due precedenti, non abbiamo ancora la certezza di essere competitivi e l’avremo solo quando lo dirà la pista".

"Ovviamente credo che di base la macchina sarà sempre competitiva, ma in ogni weekend bisogna poi lavorare per metterla a punto nel migliore dei modi, ed è un passaggio cruciale per poter vincere le gare”.

Nei primi due weekend abbiamo visto un andamento lineare. La Red Bull sembra averne di più sul giro veloce, mentre in gara il margine sulla Mercedes sembra diventare molto più sottile. Credi che sarà così anche in futuro?
“Credo sia un po' prematuro per definire uno schema, ci sono ancora diversi margini di miglioramento, penso che dovremo aspettare ancora un po' per avere le idee chiare sui valori in campo".

"Probabilmente vedremo delle variazioni a secondo delle tipologie di pista, ma sono certo che saremo sempre vicini, e questo vorrà dire che per vincere bisognerà sempre fare un lavoro perfetto sotto tutti i punti di vista”.

Tornando al tuo approccio, hai sottolineato che è una stagione molto lunga. È un modo per toglierti un po' di pressione?
“Sognare non ti porta da nessuna parte, di carattere sono abbastanza realista e voglio solo concentrarmi sulla prossima gara. Poi non voglio alimentare pressioni inutili all'interno della squadra, sappiamo cosa dobbiamo fare e non ha senso continuare a dirlo".

"Voglio solo concentrarmi sul fine settimana e rimanere abbastanza in silenzio. Non c'è bisogno di pubblicizzare nulla”.

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