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Analisi
Formula 1 GP del Messico

F1 | Verstappen e Russell graziati: la FIA corregge sé stessa

Al termine delle qualifiche ha tenuto banco il tema penalità, perché Max Verstappen, Fernando Alonso e George Russell erano finiti sotto investigazione per aver rallentato vistosamente all’uscita della pit-lane durante la Q1, bloccando così gli altri piloti. Gli steward hanno però deciso di assolvere il terzetto con una motivazione che lascia intendere come gli episodi siano diretta conseguenza della regola sul tempo minimo imposta dalla stessa Federazione.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

La FIA corregge sé stessa. Al termine delle qualifiche del Gran Premio del Messico, Max Verstappen, Fernando Alonso e George Russell sono stati convocati dal collegio dei Commissari sportivi per aver rallentato vistosamente all’uscita della pit-lane durante la sessione Q1. Dopo essere stati ascoltati, gli stewards hanno deciso di assolverli, con una motivazione destinata a fare giurisprudenza in futuro. La regola che impone un tempo minimo di percorrenza tra le due linee di safety car, situate dopo l’uscita dai box (SC2) e poco prima dell’ingresso in pit-lane (SC1), è stata introdotta a partire dal Gran Premio d’Italia per evitare che i piloti (soprattutto su alcune piste) rallentassero pericolosamente nell’ultimo tratto prima di lanciarsi per il giro veloce. Una situazione creatasi in diverse occasioni e potenzialmente molto pericolosa.

Dovendo rispettare un tempo minimo, gli strateghi delle squadre già dal successivo weekend di Singapore hanno istruito i piloti chiedendogli di creare spazio dalla vettura che li precede (al fine di evitare l’aria sporca) prima di passare sulla linea SC2, poiché una volta attraversata, la nuova regola non permette più di rallentare. Come era già accaduto a Marina Bay, anche ieri in Messico si è creato un lungo ingorgo all’uscita dei box, ed il terzetto Verstappen-Russell-Alonso è finito nel mirino della direzione gara per aver rallentato vistosamente.

Il verdetto dei Commissari sportivi ha però riconosciuto che quanto accaduto in pit-lane sia “la diretta conseguenza dell'implementazione del tempo minimo imposto tra SC2 e SC1, introdotto (correttamente) per evitare pericolosi rallentamenti sul circuito durante le qualifiche”. “Notiamo che i piloti, proprio poiché sono chiamati a rispettare il tempo minimo – prosegue la nota FIA - cercano di creare distanze gestibili rispetto alle vetture che li precedono, ma allo stesso tempo sono anche tenuti a evitare di fermarsi inutilmente all'uscita dei box evitando di guidare molto lentamente. Tutte le parti, compresi gli Steward, sono fermamente convinti che sia meglio avere un rallentamento in pit-lane piuttosto che una situazione potenzialmente pericolosa con vetture in pista che procedono lentamente. Riteniamo che i piloti coinvolti abbiano agito in buona fede dando priorità alla sicurezza, ed è auspicabile che venga trovata una soluzione migliore per regolamentare l'uscita dai box”.

George Russell, Mercedes F1 W14

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

George Russell, Mercedes F1 W14

“Penso che il sistema in sé non sia corretto – ha commentato Verstappen – bisogna trovare un altro modo per gestire questa situazione anche se capisco che non sia semplice. Al momento l’unico punto in cui possiamo lasciare una distanza corretta rispetto alla monoposto che ci precede è la pit-lane, e non vedo dove sia il potenziale problema. Per quanto mi riguarda, penso che si debba essere un po’ più indulgenti in queste circostanze, siamo in pit-lane e non ci sono situazioni potenzialmente pericolose”.

“Rallentare in pit-lane credo che sia davvero il minore dei problemi – ha ribadito Leclerc – ricordo che a Spa nell’ultimo settore la differenza di velocità tra chi si stava lanciando e chi sopraggiungeva in un giro veloce era pazzesca, la situazione attuale è davvero l’ultimo dei problemi”. I piloti in qualifica sanno di dover essere almeno sei secondi dietro una vettura che li precede, e questo li porta a crearsi lo spazio sufficiente prima del passaggio sulla linea SC2. “Essere più vicini vuol dire avere una grande possibilità di buttare via il giro – ha concluso Leclerc - e soprattutto in Q1, con venti macchine in pista, c’è un grosso rischio”. L’argomento sarà affrontato dalla Federazione Internazionale insieme ai rappresentanti di piloti e squadre per cercare dei correttivi che saranno implementati nel regolamento sportivo 2024.

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