F1 | Verstappen: "Anche con le nuove regole serve ancora il DRS"
Il campione del mondo della Red Bull ha affermato come nonostante le nuove regole consentano di seguire più facilmente chi sta davanti, per compiere un sorpasso sia ancora necessario utilizzare il DRS.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Per la stagione 2022 la Formula 1 ha portato in pista una vera rivoluzione tecnica con l’introduzione delle monoposto ad effetto suolo che generano il 50% del carico dal fondo.
Le gare di questa stagione hanno dimostrato che le regole sono riuscite nello scopo di consentire alle vetture di seguirsi più da vicino nelle curve veloci, ma questo non ha portato ad un incremento dei sorpassi.
La maggior parte delle manovre è ancora dovuta all’utilizzo del DRS ed in Spagna l’ala mobile è stata la grande protagonista, specie quando Max Verstappen non è riuscito ad avere la meglio su George Russell per un guasto al DRS che gli ha impedito per parecchi di giri di mettere la sua Red Bull davanti alla Mercedes W13.
Già ad Imola, quando la direzione gara ha ritardato il via libera per l’attivazione dell’ala mobile, si era notato quanto il DRS sia ancora fondamentale in Formula 1 nonostante la rivoluzione regolamentare ed anche Max Verstappen ha confermato questa impressione.
“Se non ci fosse vedremmo dei trenini di auto. Credo di aver dimostrato quanto sia frustrante e quanto sia necessario il DRS”.
George Russell, Mercedes W13, Max Verstappen, Red Bull Racing RB18
Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images
Il campione del mondo della Red Bull ha poi parlato delle differenze tra le monoposto ad effetto suolo e quelle della precedente generazione, soprattutto per quanto riguardo l’effetto scia.
“Confermo che si può seguire chi ti sta davanti più facilmente, ma una volta che ti trovi alle sue spalle è come se non ci fosse l’effetto scia come lo scorso anno. Per questa ragione a Barcellona serviva il DRS per poter superare in curva 1”.
Anche a Baku, palcoscenico del prossimo appuntamento di Formula 1, il DRS sarà un fattore chiave perché le curve lente ed i lunghi rettilinei del tracciato dell’Azerbaijan renderanno probabilmente più facile per i piloti stare entro il margine di un secondo per poter attivare il sistema.
Paul Monaghan, ingegnere capo della Red Bull, si è detto fiducioso che il problema del DRS manifestato in Spagna sia stato definitivamente risolto ed ha indicato come Baku sarà un banco di prova per il team di Milton Keynes complice le maggiori velocità di punta che si raggiungono sul tracciato azero.
“Baku presenta delle problematiche leggermente diverse e sarebbe sciocco riposare sugli allori”.
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