F1 | Vasseur: "Una buona qualifica che ricompensa il lavoro fatto"
Dopo il secondo e il terzo posto conquistato nella prima qualifica del weekend, il Team Principal della Ferrari ha definito il risultato come una ricompensa per il lavoro svolto dai tecnici dietro le quinte, i quali sono stati capaci di anticipare gli aggiornamenti rispetto alla deadline fissata inizialmente. L'obiettivo è ripetere le buone prestazioni anche nella sprint e in gara, confermando di aver fatto un passo in avanti su tutta la linea.
A separare la Ferrari da quella che avrebbe potuto essere la seconda pole position stagionale sono stati solo 48 millesimi, meno di mezzo decimo. Ciononostante, regna il sorriso sui volti del team di Maranello, non solo per il tempo finale ottenuto in qualifica, ma anche perché finalmente la squadra italiana è riuscita a mettere insieme una sessione pulita, senza imprevisti o episodi particolari.
Certo, il fatto che Carlos Sainz abbia dovuto usare una soft in più probabilmente creerà qualche grattacapo in vista della sprint shootout di domani, ma rispetto agli appuntamenti di Monaco, Barcellona e Montreal, dove si era sempre verificato qualche imprevisto rendendo impossibile massimizzare il potenziale della vettura con entrambe le monoposto, in venerdì austriaco racconta una storia diversa.
Un aspetto che ha voluto rimarcare anche il Team Principal, che ha descritto questa prima e seconda fila come la giusta ricompensa agli sforzi di tutti i tecnici in fabbrica: “Nel complesso è una buona qualifica. Entrambe le vetture tra i primi tre, è un buon risultato e una bella ricompensa per la squadra. Stiamo andando nella direzione giusta”.
Charles Leclerc, Ferrari SF-23
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images
“In Canada era stato un 50-50, era stato un sabato difficile, ma con una gara molto buona. Questa volta siamo riusciti a fare anche una buona qualifica, abbiamo due vetture davanti. Siamo solo un po’ frustrati perché ci sono solo pochi centesimi tra Charles e Max, ma per il team è anche un positivo aver portato la vettura in seconda posizione”, ha spiegato Fred Vasseur, rimarcando come le qualifiche bagnate del Canada non avevano permesso di concretizzare quel potenziale che si era invece visto al venerdì durante le libere.
Dietro le quinte c’è stato un lavoro importante per portare gli aggiornamenti in tempo per la gara dell’Austria. Infatti, secondo quanto dichiarato dallo stesso Vasseur, inizialmente era previsto che le novità arrivassero solamente a Budapest, quindi a ridosso della pausa estiva. Il duro lavoro di tutte le persone in fabbrica ha però permesso di anticipare gli aggiornamenti prima a Silverstone, poi a Spielberg, rendendo così disponibile la nuova ala anteriore e il fondo modificato in tempo per la seconda sprint stagionale.
“Abbiamo spinto molto in fabbrica. Gli aggiornamenti sarebbero dovuti arrivare a Budapest, ma tutti hanno lavorato duramente, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Inizialmente volevamo che fossero pronti per la Gran Bretagna, poi Spielberg. Il mio primo pensiero è andato proprio ai ragazzi in fabbrica, perché hanno lavorato intensamente, hanno fatto un grande lavoro”.
Carlos Sainz, Ferrari SF-23
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images
“Domani potrebbe essere una storia differente. Sappiamo che il meteo per domani non è così buono, ma vediamo domani, non ci fidiamo delle previsioni. Se sarà asciutta, ci saranno solo tre piloti con una gomma nuova in top ten, Norris, Charles e Max e potrebbe essere una storia differente”.
Con una sola sessione di prove libere, era oltretutto fondamentale riuscire a individuare subito il set-up per il resto del fine settimana, per cui il lavoro svolto a casa prima di arrivare in circuito ha assunto una rilevanza ancor più alta rispetto al solito: “Sicuramente è un pochino più complicato, perché hai solo un’ora per provare tutto, DRS attivo o chiuso, diversi carichi di carburante, le gomme, è difficile fare tutto in un’ora. Ma è lo stesso per tutti”, ha aggiunto il Team Principal.
L’obiettivo è ora ripetersi anche sulla lunga distanza, il vero tallone d’Achille di questa SF-23, che in qualifica ha spesso illuso per poi patire in gara. Dopo Montreal, tracciato più congeniale alle caratteristiche della vettura italiana, la speranza è quella di poter mostrare passi in avanti tangibili sia nella sprint che la domenica pomeriggio. Per quanto lo stesso Vasseur abbia voluto sottolineare come le condizioni saranno realisticamente differenti rispetto a quelle incontrate in Canada, dal suo punto di vista la direzione scelta è quella giusta e li aiuterà a progredire: “È vero che il passo è stato molto buon partendo da metà griglia, avevamo un ritmo buono con un solo pit e avevamo anche una buona costanza. Ma penso che anche qui il layout della pista è completamente differente, l’asfalto è diverso, così come le temperature. Sarà una storia differente, ma siamo comunque sulla direzione giusta”.
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