F1 | Vasseur: "Non prendiamoci in giro, cerchiamo le verità"
Il team principal crede nel potenziale della SF-23, ma il progetto non esprime prestazioni costanti nell'arco di un fine settimana di gara, per cui il manager francese si aspetta dai tecnici delle risposte precise sui problemi che stanno tarpando le ali alla rossa: "In qualifica siamo davanti ad Aston Martin e Mercedes, mentre ci perdiamo nel passo gara, specie quando passiamo alle gomme hard".
“Non diciamoci stronzate”. È un linguaggio molto colorito quello che usa Fred Vasseur per cercare di spiegare la situazione. Ai tecnici del Cavallino nel debriefing dopo il GP dell’Arabia Saudita il team principal francese lancerà un messaggio molto chiaro: “Non diciamoci sciocchezze, non prendiamoci in giro”.
Sono bastati due Gran Premi di una stagione che ne conta ventitré per fare crollare il castello di carte di una SF-23 in grado di essere competitiva per lottare per i due titoli mondiali. Vasseur al debutto sulla tolda di comando di Maranello ci aveva messo la faccia: “La Ferrari ha tutto per puntare a vincere”. Sono passati due mesi e, probabilmente, quelle parole non le ripeterebbe più nemmeno sotto tortura.
Charles Leclerc, Ferrari SF-23 supera Pierre Gasly, Alpine A523, nelle prime fasi di gara
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Il giorno della presentazione della rossa sembra lontano un’era geologica da un presente che è peggiore di quanto si fosse ipotizzato in Bahrain. La SF-23 non funziona: è quarta forza del mondiale, dietro a una macchina “sbagliata” come la Mercedes.
La Scuderia è andata a Jeddah convinta di ridurre il gap tecnico dalla Red Bull e, invece, si scopre più indietro di dove i più pessimisti potevano pensare: sesto Carlos Sainz, settimo Charles Leclerc. Un bilancio disastroso su una pista che, al contrario, doveva andare incontro alle caratteristiche della rossa.
Lance Stroll, Aston Martin AMR23, infila Carlos Sainz, Ferrari SF-23, con un sorpasso all'esterno!
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Il secondo tempo di Leclerc in qualifica a 155 millesimi dalla pole position di Sergio Perez è un’illusione che rischia di portare fuori strada gli ingegneri del Cavallino: con il serbatoio vuoto e le gomme morbide, la Ferrari riesce a trovare una zampata per un giro secco che non trova riscontro nel passo gara.
“In questo momento – prosegue Vasseur – dobbiamo sapere dove stiamo andando e cosa stiamo sbagliando. Ma non possiamo prendere in giro noi stessi. Dobbiamo cambiare qualcosa dopo aver capito gli errori e dobbiamo spingere. Non basta parlare, perché non saremmo certo più veloci”.
“Per me il quadro è abbastanza chiaro. Il potenziale della macchina è buono, ma non è sufficiente nel confronto con la Red Bull, perché non riusciamo a tirare fuori il massimo potenziale dalla macchina”.
Charles Leclerc, Scuderia Ferrari, viene intervistato dopo la gara deludente
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Leclerc nel primo stint con le soft si è difeso bene, ma poi la rossa è letteralmente scomparsa con le hard…
“Charles ha fatto una buona rimonta con la gomma morbida ed era l’unico ad averla montata. Anche Carlos aveva un ritmo decente nel primo stint con le media ma abbiamo perso completamente terreno con la dura. Ora dobbiamo capire il perché”.
Vasseur non butta a mare il progetto SF-23, ma vuole trovare delle risposte sul perché la rossa non riesca a mantenere un rendimento costante durante un intero weekend di Gran Premio.
"Non voglio spingere sui lati positivi, perché l'esito del fine settimana non è positivo e dobbiamo essere concentrati su ciò che non ha funzionato e non sugli aspetti positivi, ma devo tenere a mente, per fare un'analisi corretta, che le qualifiche sono andate abbastanza bene. Quanto meno eravamo davanti ad Aston Martin e Mercedes”.
“E’ il segno che lo sviluppo va nella giusta direzione, ma un conto è mostrare un potenziale e un altro conto è mantenere un rendimento costante nel fine settimana. È su questo che dobbiamo trovare delle risposte…”.
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