F1 | Vasseur: "La priorità deve essere l'affidabilità"
Il manager francese ha vissuto oggi la sua prima presentazione da team principal Ferrari, spiegando che in questa fase della stagione la chiave è fondamentale essere a posto a livello di affidabilità, aggiungendo che la SF-23, essendo un'evoluzione della F1-75, sembra essere nata bene da questo punto di vista.
Quando Frederic Vasseur è apparso a Fiorano in divisa rossa ha catturato l’attenzione. A fine giornata la fase di transizione era già terminata. La Formula 1 corre veloce anche in questo, basta davvero poco tempo per rendere familiare una novità, ed anche la conferenza stampa (la seconda di Vasseur da team principal della Ferrari) è sembrata abituale.
Sono stati ribaditi alcuni concetti già noti, ma Vasseur ha anche sottolineato alcune novità, ad iniziare da delle modifiche che saranno apportate al processo che determina le strategie di gara. L’imperativo è l’affidabilità, poi sarà la pista a dire se ci saranno settori su cui intervenire, e d’altronde come ha sottolineato Fred, siamo davanti ad un’evoluzione e non ad una rivoluzione. Il regolamento è lo stesso del 2022, e di conseguenza anche la base del progetto non ha subito profondi cambiamenti. Le novità ci saranno, ma appariranno in modo più o meno evidente durante l’anno.
Qual è il tuo feeling con la SF-23? Credi che questa monoposto possa candidarsi a vincere in Bahrain?
“Non credo che un giro a Fiorano ad andatura ridotta possa dire molto, ma il lavoro svolto è stato tanto e credo anche nella giusta direzione. Ma siamo solo l'inizio della storia, domani saremo in pista per il filming-day ed avremo la possibilità di fare qualche giro in più prima di partire per il Bahrain. Manca poco alla prima gara, quindi ogni giro è prezioso per capire e familiarizzare con la vettura”.
L'anno scorso i punti critici erano l'affidabilità, la strategia e la gestione degli pneumatici. C’è un aspetto che ha avuto la priorità?
“Penso che la priorità per tutti sia l'affidabilità, se non sei in grado di girare con continuità si innescano anche altri problemi, e questo vale già dai test. Al momento posso dire che è stato completato il chilometraggio programmato al banco prova, diciamo che c’è un cauto ottimismo, ma solo il Bahrain inizierà a dirci qualcosa di reale di affidabilità e prestazioni. In merito agli altri punti posso dire che la visione di una squadra che si ha dall’esterno non coincide quasi mai con quella interna. Sono qui da poco tempo, ho passato le ultime quattro settimane a cercare di capire esattamente cosa è successo in squadra lo scorso anno e non trarrò conclusioni affrettate”.
È una monoposto con cui pensate di poter puntare al mondiale o dovrà arrivare ancora qualcosa durante la stagione?
“Penso che sia nel DNA del nostro sport cercare di migliorare in ogni singola area. Questo vale non solo per la monoposto, ma anche per le strategie o di gestione degli pneumatici, ogni aspetto. Anche se risolvi un problema sappiamo di dover continuare a migliorare, non è cruciale vincere o meno in Bahrain, sarà cruciale dove saremo alla fine del campionato. Penso che dobbiamo mantenere questa concentrazione e mantenere questa mentalità, il campionato è molto lungo, ci aspettano 23 gare”.
Frederic Vasseur, Team Principal Ferrari
Photo by: Ferrari
Hai detto di essere in una fase di apprendimento. Credi che con l’inizio dell’attività in pista questo processo avrà un’accelerazione o ti basta vedere il lavoro in fabbrica per farti un’idea?
“È una combinazione, ho trascorso le ultime settimane incontrando il personale, uno per uno, per discutere prima sul loro lavoro, poi sulla struttura dell'azienda e sulla sua organizzazione. Ma nella nostra attività ci sono tanti aspetti che puoi vedere solo quando sei in pista. Capita di vedere tre o quattro buoni weekend di gara e quando al quinto aumenta la pressione ti rendi conto che qualcosa non è perfetto o comunque migliorabile. Sicuramente avremo tempo per conoscerci, ma posso dire che la motivazione che ho avuto modo di sentire finora è enorme, e questo è un primo punto molto positivo. Hanno tutti voglia di migliorare, e questa mentalità per me è fondamentale. Per ora la mia impressione è molto positiva”.
Hai avuto modo di farti un’idea di come funziona il processo che determina le strategie di gara? Ci saranno cambiamenti in vista della prima gara?
“Sì, faremo dei piccoli cambiamenti. Ma come ho già detto non si tratta di una sola persona che preme un pulsante. C’è un software, c’è un team in fabbrica ed è anche un processo che coinvolge il muretto-box. È un meccanismo complesso, non una persona”.
Leclerc ha confermato di essere un grande interprete del giro da qualifica. Ma nel complesso credi che Charles abbia tutto ciò che serve per essere campione del mondo?
“Sarebbe un errore fare dei confronti. Non voglio paragonare Charles a Carlos o ad altri piloti, la cosa certa è che abbiamo due piloti che hanno la nostra totale fiducia, poi come sempre lavoreremo con loro cercando di aiutarli sulle loro eventuali debolezze, l’obiettivo è fare un lavoro migliore insieme”.
In questo primo periodo che hai trascorso a Maranello c’è stato qualche aspetto che ti ha sorpreso?
“Come previsto, ho preso due o tre chili nelle prime quattro settimane! In merito alla squadra, beh, è più grande rispetto alla realtà a cui ero abituato, ma questo non è certo un problema. Anche se ci sono mille persone alla fine nel mio ruolo si ha a che fare con le prime linee, non entro certo nel dettaglio di tutte le attività, e questo alla fine comporta un approccio simile alla gestione di un team come la Sauber. La grande differenza è l’aspettativa, credo che la Ferrari sia l’unico team al mondo che si ritrova con tifosi fuori dal cancello dell’azienda la mattina alle 7 quando arrivi in fabbrica. Puoi sentire la motivazione e l'atmosfera intorno alla squadra e posso dire che alla fine è una spinta enorme per tutti”.
Carlos Sainz, Ferrari Charles Leclerc, Ferrari Frederic Vasseur, Team Principal Ferrari, Ferrari SF-23
Photo by: Ferrari
Avrete solo tre giorni di test in Bahrain, ma in più solo quattro giorni tra la fine dei test ed l’inizio del primo weekend di gara. È un problema?
“Se nei test emerge un imprevisto può essere un problema, non c’è molto tempo per reagire. L’anno scorso la McLaren ha avuto un problema nelle prove in Bahrain, e se non ricordo male non è stato semplice per loro risolvere tutto in vista del weekend di gara. Quest’anno la situazione è un po' diversa considerando che non siamo all’inizio di un nuovo ciclo tecnico come dodici mesi fa, il concetto di base delle monoposto è lo stesso del 2022. A parte il bilanciamento, credo che tutti abbiano già un’idea delle problematiche che dovranno affrontare, ma è comunque uno scenario impegnativo”.
Avete già pianificato gli aggiornamenti che porterete in pista durante la stagione?
“Non posso anticipare molto. Come ho detto, non sarà il Bahrain a dire se il campionato andrà bene o meno, sappiamo che dovremo continuare a sviluppare la monoposto, credo che sarà un passaggio cruciale perché mi aspetto delle differenze tra i team molto più piccole rispetto al passato, e questo significa che ogni singolo aggiornamento può fare una grande differenza”.
Avete nei piani di completare la stagione con tre power unit?
“Beh, questo è il piano, e credo sia così per tutti. Certo, se diamo un'occhiata alle ultime due stagioni non sono sicuro che molte squadre ce la faranno, ma il piano è questo”.
Sei preoccupato dalle problematiche legate al budget cap?
“In generale preoccupa l’idea che possa essere rilevata un’infrazione, perché avrebbe un impatto su una stagione dopo la sua conclusione. Credo che la procedura di controllo debba essere più veloce, ma dobbiamo tenere presente che il 2022 è stato il primo anno per chi deve vigilare sul sistema, e onestamente hanno fatto un ottimo lavoro perché le verifiche da fare sono davvero tante. Come in tutte le attività credo che col tempo il sistema sarà velocizzato a vantaggio di tutti”.
Possiamo dire che la SF-21 è un’evoluzione e non una rivoluzione?
“Dovrei prima capire cos’è l'evoluzione e cosa la rivoluzione. Il concetto di macchina è lo stesso, il regolamento è lo stesso. Ma non abbiamo molto spazio per spaziare nei limiti del regolamento, e questo significa che alla fine avremo una sorta di convergenza dei progetti e delle prestazioni. Mi aspetto che le diverse filosofie che abbiamo visto in pista finora alla fine convergeranno”.
Carlos Sainz, Ferrari, Frederic Vasseur, Team Principal Ferrari, Charles Leclerc, Ferrari
Photo by: Ferrari
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