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F1 | Vasseur ci racconta la sua Ferrari: "Siamo pronti a reagire"

Il francese aspetta la prossima settimana per valutare qual è la vera soglia di competitività della Scuderia: "Abbiamo fatto molte prove e alcune cose hanno funzionato e altre no. Sarebbe stato un errore cambiare il nostro programma di lavoro perché in cima ai tempi c’era la Red Bull”. "Quando si parla di strategia si tende sempre a guardare la persona che siede sul muretto box. In realtà c'è un meccanismo più complesso e credo che abbiamo migliorato l'organizzazione per avere decisioni più efficienti".

Frederic Vasseur, Team Principal e Direttore Generale, Scuderia Ferrari

Steven Tee / Motorsport Images

Tra i messaggi che Frederic Vasseur ha voluto inviare al termine dei test conclusi ieri in Bahrain non c’è alcun allarme. Il team principal della Scuderia ha sottolineato gli aspetti positivi emersi dalla ‘tre giorni’ di Sakhir, rimandando al weekend di gara le valutazioni sulla competitività della SF-23.

Vasseur non vuole sentir parlare di pressione, non si lancia in pronostici in vista del prossimo fine settimana e conferma la fiducia sottolineata in occasione della presentazione della nuova monoposto.

Ha spiegato i motivi dietro i cambiamenti al ‘muretto’, confermando anche che il suo nuovo ruolo non lo porterà sotto i riflettori mediatici con l’approccio di Toto Wolff e Christian Horner. Per il rinnovo di Leclerc ci sarà tempo, ora le priorità sono altre.

Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Carlos Sainz, Ferrari SF-23

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Cosa hanno confermato i piloti al termine dei test?
“Se fossero felici saremmo probabilmente davanti ad un approccio professionale errato. Il DNA di questo sport porta a voler sempre ottenere di più e a dover fare di più. Escludendo chi svetta in qualifica, se un pilota è contento del bilanciamento significa che non sta spingendo abbastanza, trovo normale che un pilota chieda sempre più grip, fa parte del gioco. Tirando le somme alla fine dei tre giorni vedo che la performance c’è, ma ovviamente non sappiamo molto sugli avversari”.

Cosa pensi del degrado che abbiamo visto nelle simulazioni di gara?
“So che hai analizzato tutti gli stint… ma avrai anche visto che abbiamo completato tante prove provando cose differenti. Ed alcune hanno funzionato subito bene, altre meno. Sono abbastanza contento di ciò che abbiamo fatto in questi tre giorni, la cosa più importante nei test invernali è essere in grado di macinare chilometri, perché quando per qualche motivo non ci riesci è un disastro”.

Benedetto Vigna, CEO Ferrari

Benedetto Vigna, CEO Ferrari

Photo by: Ferrari

Come sono impostati i tuoi rapporti con Benedetto Vigna?
“Ci sentiamo tutti i giorni, per me è molto importante avere il pieno supporto della Ferrari e sono davvero contento di questo”.

La scorsa stagione il programma di sviluppo non è stato all’altezza di quello Red Bull. Cambierà qualcosa?
“Non voglio fare commenti sullo scorso anno, probabilmente è stata una scelta mirata a concentrarsi su alcuni progetti in vista del 2023, è una scelta. Il programma di sviluppo della scorsa stagione credo sia stato anche condizionato dal fatto che Red Bull e Mercedes erano partite molto tardi nel 2021, e di conseguenza le loro monoposto 2022 hanno iniziato la stagione in sovrappeso".

"In una situazione del genere è stato abbastanza facile per loro migliorare le performance calando di peso, c’è un impatto diretto sulle prestazioni. Oggi credo che noi abbiamo una base buona di partenza, non abbiamo avuto grossi problemi nei tre giorni di prove appena concluse, ed è aspetto fondamentale. Abbiamo in programma degli sviluppi fino alla fase finale della stagione, ma mi aspetto che tutti avremo qualcosa già a Jeddah o a Melbourne, non credo sia un segreto”.

Ferrari SF-23: ecco un'ala strumentata per fare esperimenti sulle flessioni

Ferrari SF-23: ecco un'ala strumentata per fare esperimenti sulle flessioni

Siete soddisfatti dell’affidabilità generale del progetto?
“Abbiamo percorso poco più di duemila chilometri senza problemi. So che c’è stato un piccolo imprevisto con l'Alfa Romeo, stiamo ancora indagando”.

Alla vigilia uno degli obiettivi della stagione 2023 era quello di migliorare l’efficienza della monoposto senza perdere carico aerodinamico. Alla luce delle prove appena concluse, ci siete riusciti?
“È sempre un compromesso, sta a noi decidere se vogliamo far girare la macchina con più o meno carico aerodinamico, la Red Bull lo scorso anno ha fatto delle scelte un po' aggressive su questo fronte, ma è presto per trarne delle conclusioni”.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Photo by: Mark Sutton

Dall’esterno si è avuta l’impressione che Leclerc si sia trovato meno a suo agio con il bilanciamento della monoposto rispetto a Sainz. È così?
“In questi tre giorni abbiamo provato molte cose, e come ho detto, ci sono state soluzioni che hanno funzionato, mentre altre no. Credo che l’ultimo ‘run’ di Charles sia stato molto buono, forse non è ancora al top ma ha girato in condizioni di pista molto calde e la sua performance è stata buona. Sono abbastanza contento del lavoro svolto da Charles e dal team negli ultimi due giorni”.

Al contrario di Mercedes e Red Bull non avete simulato la qualifica alla fine del terzo giorno…
“Abbiamo portato avanti il nostro programma, sarebbe stato un errore cambiarlo perché in cima alla classifica dei tempi c’era la Red Bull”.

Cosa ti aspetteresti se le qualifiche del Gran Premio del Bahrain fossero oggi?
“Non è il tipo di domanda che ci poniamo. Sappiamo di avere a disposizione ancora tre sessioni di prove libere. Poi cambieranno molto le condizioni, gireremo prevalentemente di sera, con temperature basse, ma nei test non potevamo concentrarci solo nell’ultima ora di attività quando la pista è più veloce”.

Sei interessato a come sta andando l’Alfa Romeo?
“Fino all’anno scorso è stata una parte importante della mia vita, ma al di là di questo apetto, un’occhiata l’ho data e continuerò a darla, hanno la nostra power unit ed è utile avere delle indicazioni sull’affidabilità. Ho un rapporto amichevole con la squadra, ogni mattina e ogni sera prendo un caffè con loro”.

Vasseur a Sakhir analizza il comportamento della SF-23 con la squadra

Vasseur a Sakhir analizza il comportamento della SF-23 con la squadra

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Abbiamo visto un’ala anteriore con delle soluzioni al limite del regolamento. Vedere i tuoi tecnici operare in modo aggressivo è un aspetto che ti piace?
“Prima di presentare la monoposto ci siamo confrontati con la FIA e da parte loro è arrivata la conferma che tutto era a norma. Ciò che dicono altre squadre non mi interessa”.

Rueda è passato ad un nuovo ruolo a Maranello. Come è maturata questa decisione?
“Dall’esterno quando si parla di strategia si tende sempre a guardare la persona che siede sul muretto box. In realtà è un meccanismo più complesso, c’è un software, c’è un flusso di informazioni, un canale di comunicazione, aspetti che spesso sono più importanti di chi fisicamente siede sul campo".

"Abbiamo deciso di cambiare un po' l'organizzazione, Inaki sarà in azienda focalizzato sul lato sportivo, Ravin sarà sul muretto. Ma non è l'unica modifica. Abbiamo rivisto anche il flusso della comunicazione per essere sicuri di avere uno scambio efficiente, perché quando tutto va bene c’è tempo per permettere l’interazione tra tre o quattro persone, ma quando devi reagire in un secondo è una storia diversa, perché può presentarsi uno scenario che non era nei piani. Abbiamo fatto qualcosa di un po' più diretto, e credo che funzionerà bene”.

Particolare posteriore della Ferrari SF-23 di Carlos Sainz nella corsia dei box

Particolare posteriore della Ferrari SF-23 di Carlos Sainz nella corsia dei box

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Da quando sei arrivato a Maranello sono cambiati i rapporti con i team principal delle altre squadre?
“Gunther ha iniziato a dire ‘ok, ora sono tuo cliente!’, e gli ho fatto presente che sarà un piacere inviargli le fatture! Ho un rapporto amichevole con alcuni team principal, e abbiamo scherzato un po', ma nel complesso c’è un grande rispetto reciproco e se in pista la competizione ci rende avversari anche duri, a volte dobbiamo lavorare insieme a vantaggio della Formula 1 nel suo complesso. Credo negli ultimi mesi, a parte il ‘gioco’ tra Toto e Horner, la collaborazione tra le squadre sia stata positiva”.

Credi che ti toccherà entrare nel confronto tra Wolff e Horner?
“No, non lo farò mai. Ho pieno rispetto per Horner così come per Toto, ma non parteciperò mai a questo tipo di gioco”.

Dettaglio dell'ala posteriore più carica provata poco sulla Ferrari SF-23

Dettaglio dell'ala posteriore più carica provata poco sulla Ferrari SF-23

Photo by: Giorgio Piola

La percezione che si ha della Ferrari dall’esterno è che a volte sia un campo minato sul fronte politico. Ti sei fatto un’idea in merito?
“Non credo sia più difficile rispetto ad altre squadre. Ciò che distingue la Ferrari dalle altre squadre sono la passione e l'entusiasmo che la circondano, quando abbiamo presentato la nuova monoposto due settimane fa c’erano migliaia di tifosi a Fiorano, e non credo che ci sia qualcosa di simile da altre parti".

"È un entusiasmo che senti ovunque, vai al ristorante e ci sono dei fan, stessa cosa quando arrivi in hotel, e questo aspetto forse aggiunge un po' di pressione. La domanda è se questa grande vicinanza ed attenzione che c’è nei confronti della squadra è un qualcosa che frena in qualche modo il lavoro o se, al contrario, contribuisce alla motivazione. Onestamente, credo sia un aspetto positivo, se fai questo lavoro ti auguri di essere circondato da appassionati, e probabilmente in Italia tutto è un po' più grande, ma finora va tutto bene”.

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Photo by: Steven Tee / Motorsport Images

Hai iniziato a parlare con Leclerc del rinnovo di contratto?
“Ora è molto più importante concentrarsi su ciò che si deve fare piuttosto che su altri aspetti. Poi ci sarà tempo per tutto”.

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