F1 | Vasseur: "Brutta qualifica, perdiamo molto per il bouncing"
Frederic Vasseur non ha nascosto la sua amarezza per una qualifica che non ha visto la Ferrari protagonista in positivo. Il quinto posto di Sainz, a oltre quattro decimi dalla vetta su un circuito molto breve, e il decimo di Leclerc per un problema tecnico, mostrano che c'è da lavorare, anche considerando l'impatto del bouncing.
Dopo il weekend negativo di Barcellona, Ferrari arrivava in Austria con altre aspettative e, soprattutto, con la voglia di tornare a lottare per le prime posizioni. Al contrario, le qualifiche sprint al Red Bull Ring hanno evidenziato due elementi: da una parte che, quantomeno sul giro secco, la Rossa è stata ancora una volta quarta forza, dietro anche alla Mercedes, mentre in secondo luogo anche qui si è riproposto il tema del bouncing.
Per caratteristiche aerodinamiche e meccaniche, Barcellona è uno dei tracciati più impegnativi del mondiale, dove i saltellamenti si possono presentare in maniera più acuta. Tuttavia, l’Austria presenta peculiarità differenti e si sperava che il fenomeno incontrato in Spagna potesse essere legato proprio al tracciato oppure che si fosse trattato di una mancata ottimizzazione del pacchetto introdotto in terra catalana.
Al contrario, anche al Red Bull Ring si sono ripresentati le stesse criticità, soprattutto nelle ultime due curve del tracciato, quelle dove conta di più non solo il carico complessivo, ma anche avere una grande stabilità generale in modo che la vettura non accusi movimenti che potrebbero indurre all’errore che si trova dentro l’abitacolo.
Carlos Sainz, Ferrari SF-24
Foto di: Mark Sutton
Il quinto e il decimo posto, quindi, sono solo una delle note negative della giornata: “La prestazione in sé è stata un po’ brutta, ma dobbiamo controllare i dati. Eravamo quantomeno in lotta con Mercedes e McLaren, ma sono deluso anche dal fatto di avere una vettura in quinta posizione e l’altra in decima. Nelle libere prima eravamo terzi e quarti”, ha spiegato Frederic Vasseur ai microfoni di Sky Italia.
“Sicuramente il bouncing non aiuta mai. Se c’è un fenomeno di saltellamento bisognerà sistemarlo, ma in questo tipo di curve, con questi cordoli, se paragoniamo le vetture non sono certo che sia quella che presenta più bouncing, però in ogni caso sicuramente bisogna sistemarlo perché fa perdere parecchio tempo”.
“Non si può quantificare quanto perdiamo, anche perché lo stesso fenomeno c’è stato lo stesso fenomeno a Barcellona in curva 7-9, c’era un saltellamento, in parte dovuto anche al surriscaldamento delle gomme”.
Tre solo gli elementi che hanno fermato oggi la Ferrari: la prestazioni pura, il bouncing e i problemi di affidabilità, perché Charles Leclerc non è riuscito nemmeno a concludere un tentativo in SQ3, dato che è stato fermato da un guasto di natura tecnica. Mentre si trovava in pit lane, pronto per scendere in pista, sulla sua monoposto è entrato l’antistall per evitare che si spegnesse la vettura. Dalle immagini emerge che, una volta che se ne è reso conto, il monegasco ha subito premuto il pulsante per inserire la folle.
Carlos Sainz, Ferrari SF-24
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Tuttavia, il fatto più strano è che, mentre l’antistall sembra essere rimasto attivo, come indicano le luci lampeggianti sul volante, la vettura si è spenta, il che ha spinto Leclerc a parcheggiare la sua SF-24 a lato della pit lane, dovendo effettuare la procedura di reset per riaccendere la Power Unit. Dopo aver effettuato la procedura di riavvio, l’auto è tornata a funzionare, a dimostrazione che il problema sembra essere legato più a qualcosa del software, in maniera simile a quanto era già successo qualche settimana fa durante il Gran Premio del Canada.
“È entrato l’antistall in pit lane, la procedura è stata un po’ lunga, eravamo in coda e Leclerc ha dovuto spostare la vettura sul lato destro per resettare la vettura”, ha spiegato il Team Principal del Cavallino, ma senza fornire dettagli in più sulla natura del problema.
A questo punto, Leclerc, ma anche Sainz che scatterà dalla terza fila, sarà costretto a una gara in salita, con l’obiettivo di spingere per superare quantomeno le due Alpine e provare a lottare con le Mercedes: “Nella gara sprint l’unica strategia è spingere, perché non ci sono soste ai box, quindi credo che non avremo nemmeno la scelta della mescola, perché andremo tutti nella stessa direzione. L’unica strategia per la sprint sarà spingere ed entrare in zona punti”, ha aggiunto Vasseur.
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