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Budapest, Libere 1: le Mercedes subito davanti

Hamilton sempre davanti, ma Nico è a un decimo. Kimi è terzo, mentre Vettel è solo sesto. Capotta Perez

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06 davanti al compagno di squadra Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06

Foto di: XPB Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W06 davanti al compagno di squadra Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W06

Le Mercedes hanno subito messo le cose in chiaro sin dal primo turno di prove libere del fine settimana che porterà al Gran Premio dell'Ungheria, undicesimo appuntamento del Mondiale 2015 di Formula 1, finendo per occupare i primi due posti.

Lewis Hamilton ha fatto segnare il miglior tempo assoluto nelle Libere 1 fermando il cronometro in 1'25"141, mostrando sin dai primi minuti della sessione di poter essere - per l'ennesima volta in stagione - la spina nel fianco di Nico Rosberg. Lewis è partito subito molto forte, per poi non riuscire a migliorarsi più nella seconda parte delle FP1. Proprio il tedesco è stato protagonista di una sessione dai due volti: nella prima parte il vice campione del mondo 2014 ha dovuto fare i conti con una W06 Hybrid non ancora performante, trovandosi non solo alle spalle di Hamilton, ma anche di Kimi Raikkonen. Nella seconda parte ha invece lentamente migliorato i propri parziali, sino ad arrivare ad appena un decimo dal miglior tempo della sessione.  

Il fine settimana di Kimi Raikkonen è partito sotto i migliori auspici. Il finlandese è infatti risultato l'unico pilota a non subire distacchi pesanti, risultando più lento delle due Mercedes di circa mezzo secondo. Il pilota finlandese è stato inoltre protagonista di un curioso episodio alla Curva 12: passando sul cordolo esterno, sulla SF15-T numero 7 sono collassati i piloncini di sostegno che collegano l'ala anteriore al muso della Rossa. L'ala è finita poi sotto la vettura, distruggendosi completamente e provocando la foratura della gomma anteriore sinistra. La sessione è così stata interrotta per qualche minuto per consentire ai commissari di pulire la pista dai detriti in carbonio lasciati dalla Ferrari di Raikkonen. Il venerdì è invece inziato in maniera meno brillante per Sebastian Vettel, che è stato costretto a saltare i primi trenta minuti di libere a causa di un problema al retrotreno della sua monoposto numero 5. Una volta risolto l'inconveniente, il tedesco è potuto scendere in pista, facendo segnare il sesto miglior tempo del turno 1.

Tra le due Ferrari si sono inserite entrambe le Red Bull, con Daniel Ricciardo che è riuscito a mettersi alle spalle il più giovane compagno Daniil Kvyat, ancora una volta convincente dopo un avvio di stagione che ne aveva messo in dubbio la permanenza nel team di Milton Keynes dopo appena pochi mesi dal suo esordio con le vetture britanniche. L'australiano ha preceduto il russo per appena 17 millesimi di secondo e Vettel di circa tre decimi.

Sorprendono ancora le Toro Rosso. Carlos Sainz jr, oltre a raccogliere sempre più consenso nel box del team faentino, si conferma rapidissimo e in costante crescita. All'Hungaroring, ha chiuso le sue Libere 1 con un settimo tempo molto promettente, a tre decimi dal miglior crono di Sebastian Vettel che lo precede nella classifica della mattinata. Max Verstappen ha invece chiuso la Top Ten, ma non è mai sembrato in grado di poter replicare i tempi del compagno di squadra spagnolo. 

Ottavo tempo per Sergio Perez, uscito illeso da un brutto incidente alla Curva 11. Il messicano, a 32 minuti dal termine dell'ora e mezza di prove libere, è finito contro il guard rail con il muso della sua VJM08-B per poi impuntarsi lateralmente e cappottarsi. Sergio è fortunatamente uscito illeso dall'incidente, dovuto al cedimento improvviso della sospensione posteriore destra. L'ex pilota della McLaren potrà però consolarsi, avendo messo alle proprie spalle Valtteri Bottas - nono - e il compagno di squadra Nico Hulkenberg, appena tredicesimo.

Segnali di ripresa arrivano dalla McLaren-Honda, che è riuscita ad ottenere l'undicesimo e il dodiceimo tempo rispettivamente fatti segnare da Fernando Alonso e Jenson Button. I due alfieri del team di Woking si trovano però molto vicini l'un dall'altro: appena 36 i millesimi che separano i due compagni di squadra. Delude invece Felipe Massa, solo quattordicesimo e in netta difficoltà rispetto a Valtteri Bottas. 

Le due Sauber dei confermati Felipe Nasr e Marcus Ericsson hanno occupato la quindicesima e la sedicesima posizione davanti alla Lotus di Pastor Maldonado, unica monoposto di Enstone ad aver fatto segnare un tempo. Jolyon Palmer infatti non ha fatto segnare alcun passaggio cronometrato. Il team britannico ha inoltre dovuto fare i conti con un mancato pagamento di una rata a Pirelli per la fornitura delle gomme e a pochi minuti dall'inizio del turno le due E23 erano ferme sui cavalletti senza coperture. Federico Gastaldi è poi riuscito a sbloccare la situazione e a permettere alle monoposto nero-gialle di scendere in pista.

Hanno chiuso la classifica le due Manor, con Will Stevens più rapido di circa nove decimi rispetto a Fabio Leimer, che nelle Libere 1 ha sostituito Roberto Merhi.

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