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F1, Tsunoda: "Darò subito tutto, non ho paura di sbagliare"

Il nuovo pilota del team faentino si presenta a poche settimane dall'avvio del Mondiale 2021 di Formula 1, in cui sarà titolare accanto a Pierre Gasly.

Yuki Tsunoda, Toro Rosso STR14

Foto di: Davide Cavazza

Yuki Tsunoda sarà una delle novità più belle della Formula 1 2021. Il giapponese sarà il nuovo pilota titolare di AlphaTauri dopo aver preso il posto di Daniil Kvyat ed essere diventato compagno di squadra del confermato Pierre Gasly.

Ma chi è Yuki Tsunoda? Il piccolo - ma solo di statura - giapponese ha rilasciato una bella intervista al sito del suo nuovo team, l'AlphaTauri appunto, in cui ha svelato cose interessanti sul suo conto.

Quest’anno sarai il pilota più giovane sulla griglia e l’unico pilota giapponese, è qualcosa che ti mette pressione?
"No, davvero. Questa sarà la mia stagione da rookie e spingerò al massimo fin dall’inizio per adattarmi il più possibile alla macchina. Tuttavia, non ho paura di sbagliare: cercherò ovviamente di limitare gli errori, ma all’inizio sono inevitabili. Sono fiducioso di poter imparare dai miei sbagli, come ho dimostrato di saper fare l’anno scorso in Formula 2. Sono davvero felice di avere il supporto dei fan giapponesi e sono orgoglioso di poter rappresentare il Giappone sulla griglia, dopo Kamui Kobayashi nel 2014. Per quanto riguarda la pressione, me la metto da solo, quindi non cambia nulla a tal riguardo: voglio spingermi verso il successo".

Trasferirsi dal Giappone all’Europa è un grande cambiamento culturale. Qual è l’aspetto più difficile da affrontare nella vita in Europa?
"Il cibo! E la lingua. Quando sono arrivato in Europa, vivevo in Svizzera dove tutti parlavano francese e non è stato facile. E poi, il cibo: mi piace molto e dovendo cambiare la mia dieta – adoro il sushi e il cibo giapponese in generale – la cosa mi ha un po’ stressato. Questo nuovo modo di vivere ha complicato un po’ le cose, ma la squadra e il mio trainer mi hanno aiutato molto. Alla fine, mi sono adattato e sono felice dove sono adesso".

Puoi raccontarci quali sono stati i momenti migliori e peggiori della tua carriera?
"Il peggiore nel 2016, quando sono arrivato terzo ai test per Honda Junior Driver. Generalmente, la Honda prende i primi due piloti per farli correre in Formula 4. Avevo discusso del test con mio padre e avevo deciso che se non fossi riuscito a passare, avrei rinunciato alle corse. Ma il responsabile del programma era l’ex pilota di F1 Satoru Nakajima: fu lui a suggerirmi alla Honda, dopo avermi osservato dall’esterno di una chicane. Così, è grazie a lui che ho potuto guidare in Formula 4 con la Honda. Il momento migliore è stato a Monza, in Formula 3, nel 2019. Penso che senza quella vittoria, non sarei stato in F2 l’anno successivo. È stata la mia prima vittoria in Europa, quindi ho tanti bei ricordi di quel giorno".

Adesso, a 20 anni, correrai in F1. Se potessi tornare indietro di dieci anni, che consiglio daresti a te stesso più giovane?
"Gli direi di iniziare a concentrare tutte le sue energie nelle corse prima di quanto abbia fatto io, senza lasciarsi distrarre da altre cose. Fino a 16 anni, non ero così preso delle gare. Non dico che non mi piacessero, ma non mi sono impegnato quanto avrei dovuto".

Chi è Yuki Tsunoda fuori dalla pista?
"Solo un normale ragazzo di 20 anni. Mi piacciono i videogames: quando non corro, gioco con i miei amici in Giappone. Mi piacciono soprattutto i giochi sparatutto come Apex Legends e Call of Duty. A volte, quando ci gioco, immagino di sparare a qualcuno che odio… funziona bene, mi carica! Inoltre, mi piace stare all’aperto e fare attività come wakeboard e snowboard. C’è un posto a Milton Keynes dove puoi fare snowboard al coperto. In generale, le attività fisiche in generale mi piacciono. Trovo che lo sport e i giochi mi aiutino a resettare la mente e dopo mi sento rigenerato. Tuttavia, non mi piacciono i giochi di corse, perché non li trovo realistici".

Ti piace usare i social media?
"Non ho usato molto i social finora. Di recente ho cercato di migliorare la mia presenza, ma non ci penso troppo. Il mio obiettivo è correre e prepararmi al meglio per la nuova stagione".

Qual è la tua musica preferita?
"Pop giapponese".

Qual è il tuo colore preferito?
"Arancione".

Descrivi la tua città natale, Kanagawa
"È una prefettura balneare, la seconda più popolata dopo Tokyo. È un bel posto e mi manca, soprattutto il buon cibo".

E riguardo la tua famiglia?
"Mi ha sempre supportato nella mia carriera agonistica e la ringrazio per questo. Ho una sorella, che ha due anni meno di me".

Cosa porteresti con te dal Giappone all’Italia e dall’Italia al Giappone?
"Sushi dal Giappone all’Italia e formaggio dall’Italia al Giappone. Adoro il blue cheese".

Hai scelto il 22 come numero di gara, perché?
"Il mio numero quando correvo in kart era 11, ma in F1 è già stato preso da Sergio Perez. Quindi l’ho duplicato: il 22 mi piace, anche perché è già stato il numero di Jenson Button, campione del mondo 2009 che stimo molto. È un numero usato anche dal giapponese Takuma Sato".

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