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Intervista

F1 | Tsunoda: "Prima di trasferirmi in Italia ero un pigro"

Il pilota dell'AlphaTauri ha spiegato quali sono state le difficoltà vissute soprattutto nella parte iniziale della sua stagione di debutto in F1 ed ha spiegato quanto sia stato utile il trasferimento a Faenza.

Yuki Tsunoda, AlphaTauri, firma un libro per Jean Todt, presidente della FIA

Foto di: FIA Pool

Dei tre rookie che hanno esordito in Formula 1 lo scorso anno, Yuki Tsunoda è stato quello che ha fatto maggiormente discutere. Voluto fortemente da Helmut Marko dopo una sola stagione in Formula 2, il giapponese ha immediatamente strabiliato al debutto in Bahrain regalando sorpassi da applausi e concludendo la sua prima gara al nono posto.

Ci si attendeva che la crescita di Tsunoda sarebbe proseguita, ma inaspettatamente sono arrivati numerosi errori ed incidenti che hanno minato il cammino del piccolo giapponese in F1.

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Nonostante ciò, la Red Bull ha voluto continuare a scommettere su Tsunoda confermandolo anche per il 2022 sempre al fianco di Pierre Gasly. Prima, però, sono state prese delle decisioni drastiche che hanno avuto l’effetto sperato.

“Fino a quando non mi sono trasferito in Italia ero solo un pigro bastardo” afferma Yuki ridendo. “Subito dopo l’allenamento andavo a casa e pensavo soltanto a giocare con la PS5. Poi, però, quando arrivavano i weekend di gara ero sempre di corsa. Iniziavo a prepararmi solo in quel momento ed era troppo tardi”.

Dal weekend di Imola in poi per Tsunoda è iniziato un periodo di grandi difficoltà. Sul tracciato dedicato ad Enzo e Dino Ferrari il giapponese ha clamorosamente distrutto il retrotreno della sua AlphaTauri in Q1 per poi girarsi in gara col bagnato. Poi in Spagna ha sfogato la sua rabbia contro il team per l’eliminazione già in Q1 ed in gara è stato costretto al ritiro per un problema tecnico. A Monaco, infine, è andato a sbattere nelle FP2.

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02, testacoda

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02, testacoda

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

La mancanza di serenità ha così iniziato a pesare su Yuki e la Red Bull ha deciso che fosse meglio farlo trasferire a Faenza. Un nuovo approccio ai weekend di gara, più calmo, ha avuto gli effetti sperati.

“Credo che il problema maggiore fosse la troppa fiducia. Mi sembrava che la Formula 1 fosse troppo facile, anche perché non avevo mai avuto un grande incidente, e tutto sembrava sotto controllo”.

“Sono andato a muro ad Imola, ma anche dopo quell’episodio avevo ancora fiducia in me stesso e pensavo che si fosse trattato soltanto di un episodio sfortunato. Quando poi ho iniziato ad avere incidenti in modo costante la mia fiducia è iniziata a vacillare ed ho capito che la Formula 1 era molto più complicata di quanto pensassi”.

“Stavo adottando lo stesso approccio che avevo in Formula 2, ma lì il format del weekend è totalmente diverso dato che hai una sola sessione di libere prima di tornare in pista per le qualifiche. Ho sempre cercato di spingere al massimo sin da subito, ma questo comporta dei rischi”.

“Ad un certo punto la mia fiducia era completamente sparita e mi sono trovato in un momento davvero difficile. Dovevo tornare ad essere lo stesso pilota visto in Bahrain, ma è stata dura”.

Il punto di svolta della stagione di Yuki Tsunoda è arrivato in Turchia. Un cambio di telaio si è rivelato utile per far ritrovare al giapponese quella fiducia persa, ma il rookie of the year del 2020 in F2 ha anche capito che doveva cambiare la sua mentalità.

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02, Lewis Hamilton, Mercedes W12, e Sebastian Vettel, Aston Martin AMR21

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02, Lewis Hamilton, Mercedes W12, e Sebastian Vettel, Aston Martin AMR21

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

“La Turchia ha segnato un punto di svolta sia per la fiducia che per l’approccio al weekend. Fino a quella gara ho cercato soltanto di non fare errori e non andare a muro, e per questa ragione avevo mostrato un ritmo lento”.

“Quando mi sono accorto di questo problema di passo ho cambiato idea ed ho iniziato a pensare in modo positivo. Mi dicevo ‘Non ti schianterai’, e sono riuscito a non avere incidenti per otto gare di fila. Anche il cambio di telaio è stata una delle cose che mi ha aiutato notevolmente”.

Yuki ha concluso la stagione in crescendo, ottenendo il quarto posto nel caotico finale di stagione di Abu Dhabi.

“Credo sia stato un grande anno, anche se nella mia carriera non ho mai vissuto una stagione con così tanti alti e bassi.  Nonostante ci siano stati periodi negativi sono abbastanza felici e sono contento dei progressi che ho fatto”.

“È stato un anno di grande apprendimento e penso di aver acquisito molta esperienza. Ora che ho sperimentato le cose peggiori posso soltanto migliorare ed andare avanti”.

“Il 2022 sarà un anno molto importante per me. Non so ancora come andrà la vettura, ma io devo fornire delle buone prestazioni. Come pilota il tuo obiettivo è quello di stare davanti al tuo compagno di squadra. Inoltre devo essere più costante sul passo gara. So dove posso migliorare e se ci riesco sono certo di stare davanti a Pierre”.

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT02

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

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