F1 | Tsunoda: "Le novità non hanno dato i miglioramenti sperati"
In Gran Bretagna AlphaTauri si è presentato con un sostanzioso pacchetto di aggiornamenti che, tuttavia, secondo Yuki Tsunoda non ha dato i miglioramenti sperati. Tuttavia, c'è maggior fiducia per la prossima gara in Ungheria, dove le caratteristiche della vettura dovrebbero adattarsi meglio al tracciato.
La grande novità della settimana in casa AlphaTauri è sicuramente l'avvicendamento tra Nyck De Vries e Daniel Ricciardo, con l'australiano che tornerà su una vettura del team di Faenza dopo dieci anni. Il pilota di Perth si calerà in una situazione complessa, dato che al momento la squadra italiana si trova all'ultimo posto della classifica iridata con soli due punti, entrambi conquistati da Yuki Tsunoda tra Australia e Azerbaijan.
Le sfide non mancano, anche perché le novità introdotte recentemente non sembrano aver portato gli effetti sperati, come confermato dallo stesso pilota giapponese. In occasione dell'appuntamento di Silverstone, infatti, AlphaTauri si era presentata con un sostanzioso pacchetto di novità tecniche volte a intervenire su alcuni dei punti deboli della vettura, come l'instabilità al retrotreno in particolare tipologie di curve, uno degli aspetti che, ad esempio, aveva messo in crisi De Vries.
Sono state riviste anche le pance con un undercut più scavato sotto alle bocche dei radiatori per aumentare il flusso verso la parte posteriore della vettura, a cui si aggiunge un fondo in parte rivisto e un cofano motore ridisegnato. Stesso discorso anche per altri elementi del posteriore, modificate in modo che la scia degli pneumatici provichi minori effetti nocivi per l'efficienza del diffusore.
Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04
Photo by: Erik Junius
Nuova è l’ala posteriore da carico medio con un profilo principale a cucchiaio e un flap mobile quasi piatto. L’obiettivo è quello di ridurre la resistenza all’avanzamento, aspetto che la squadra di Faenza ha sempre pagato nel corso di questo campionato: a causa delle basse velocità di punta, spesso gli ingegneri si sono visti costretti a puntare su assetti più scarichi, che però hanno poi pagato con una carenza di carico aerodinamico in curva.
Tuttavia, per ora tutte queste novità non hanno dato i risultati sperati inizialmente, come confermato da chi ha avuto il modo di provarli direttamente in pista: “Finora, non possiamo vedere i risultati che indichino che stiamo migliorando in maniera netta", ha raccontato Tsunoda nel corso del fine settimana britannico.
Come spiegato dal pilota giapponese, effettivamente si sono visti alcuni miglioramenti per quanto riguarda l’handling e altri aspetti della monoposto, ma ciò non si sono convertiti in un risultato di alto livello, anche perché alcuni aggiornamenti non hanno funzionato come sperato.
"Abbiamo sicuramente ottenuto un paio di vantaggi in alcune situazioni, ma in altre non abbiamo ottenuto i miglioramenti che ci aspettavamo. Quindi, dobbiamo analizzare la situazione a fondo".
Tuttavia, Jonathan Eddolls ha spiegato che i numeri ricavati dalle prove in pista in realtà sembrano essere in linea con quelli ottenuti in galleria del vento, ma alcuni problemi di assetto non hanno permesso di esprimerne a fondo il potenziale, soprattutto al venerdì, quanto i problemi di surriscaldamento degli pneumatici hanno messo in crisi l’anteriore. Le temperature più fresche del sabato e della domenica non hanno però migliorato sensibilmente la situazione, complice anche un problema che ha rallentato Tsunoda nel corso di tutta la gara.
"L'analisi ha dimostrato che l'aggiornamento sta funzionando bene. Abbiamo apportato ulteriori modifiche alla vettura nelle FP2, ma è giusto dire che non abbiamo raggiunto un buon bilanciamento con nessuna delle due vetture, soprattutto per i problemi di anteriore, che qui fa perdere molto tempo. Le alte temperature della pista (del venerdì) hanno accentuato il surriscaldamento degli pneumatici, con conseguente mancanza di aderenza all'anteriore”, ha raccontato Eddols.
La speranza è che la situazione possa ribaltarsi in Ungheria, un tracciato dalle caratteristiche particolari. Per quanto sia vero che vi sono numerosi tratti in cui serve poter contare su una buona scorrevolezza complessiva, vi sono anche numerose di trazione, area in cui AlphaTauri ha mostrato qualche segnale incoraggiante, come si era visto in Azerbaijan. Inoltre, ci saranno più curve a bassa velocità, dove la AT04 ha evidenziato qualche difficoltà in meno rispetto ai tratti veloci: “In Ungheria probabilmente, si spera, le situazioni sarà migliore. Ci sono più curve a bassa velocità, in cui siamo andati benne nelle scorse gare, quindi speriamo che funzioni. Vedremo come andrà”.
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