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F1 | Tsunoda: "A Baku quasi senza ala per l'alto drag della AT04"

Il pilota giapponese ha analizzato uno dei punti deboli della AT04 mentre continua nel suo percorso di recupero verso la zona della midfield. Tsunoda non ha nascosto che al momento la vettura italiana soffra l'alto drag sui rettilinei che penalizza le velocità massime, per cui sarà necessario girare con un'ala a corda ridotta per compensare.

AlphaTauri AT04, dettaglio tecnico

Foto di: Uncredited

Dopo un 2022 amaro e avaro di soddisfazioni, ci si aspettava un passo in avanti importate da parte dell’AlphaTauri. Prima di lasciare la scuderia in direzione Alpine, lo stesso Pierre Gasly aveva assicurato che, da quanto appreso, la squadra italiana stava lavorando nella giusta direzione, soprattutto dopo aver risolto sulla carta i problemi aerodinamici e di peso del telaio.

Anche i numeri al simulatore in galleria del vento sembravano dare ragione a questa prospettiva, tanto che gli ingegneri avevano rassicurato più volte il Team Principal sulla bontà del progetto. Tuttavia, la pista ha raccontato una realtà diversa e da parte di Franz Tost non sono mancante pesanti accuse al reparto tecnico, reo di aver promesso un passo in avanti che poi non si è verificato, abbastanza da spingere il boss della squadra italiana a confidare in conferenza stampa di non fidarsi più dei propri tecnici.

“Ci sono diversi programmi in fase di studio al momento, gli ingegneri mi dicono che stiamo facendo progressi, ma non mi fido più di loro, voglio solo vedere i tempi sul giro, perché questa è l’unica cosa che conta”, aveva detto Tost in Arabia Saudita senza mezzi giri di parole.

Parole forti a cui è seguita la risposta di Jody Egginton, direttore tecnico di AlphaTauri in cui non ha nascosto la delusione per una vettura che al momento non è competitiva come ci si aspettava, sottolineando d’altra parte che ci sono ancora obiettivi importanti da raggiungere in termini di sviluppo.

Uno dei punti deboli, di cui i piloti si erano già lamentati nel primo appuntamento della stagione, riguarda l’altro drag che penalizza la monoposto sugli allunghi: in quel caso Yuki Tsunoda aveva parlato di un gap di 12 km/h dalla Williams, la quale, tuttavia, è una delle vetture più prestazionali sotto questo aspetto. Su tracciati rapidi come Bahrain e Arabia Saudita, che presentano lunghi rettilinei, ciò ha pesato in maniera importante e lo stesso potrebbe avvenire anche a Baku.

Interrogato da Motorsport.com sul format sprint di Baku, Tsunoda ha ammesso che la velocità sui rettilinei è la sua principale preoccupazione. "Sarà pazzesco. Ma allo stesso tempo oggi ho avuto un'enorme resistenza sul rettilineo e la velocità in rettilineo è stata orribile”, ha spiegato il giapponese, il quale ha conquistato il suo primo punto in campionato a Melbourne.

Nyck de Vries, AlphaTauri AT04

Nyck de Vries, AlphaTauri AT04

Photo by: Red Bull Content Pool

"Quindi a Baku avremo bisogno di correre senza ala o qualcosa di simile per massimizzare la velocità in rettilineo".

Per quanto sia comunque arrivato un punto al termine del weekend nonostante una prestazione meno convincente rispetto a quelle di Sakhir e Jeddah, Tsunoda aveva già compromesso il suo weekend australiano uscendo di pista nelle FP1 e danneggiando il nuovo fondo. La squadra disponeva solo di due esemplari e Nyck de Vries ha utilizzato quella a sua disposizione solo a partire dalle FP2, il che ha comunque dato l’opportunità alla squadra faentina di effettuare un confronto tra le due specifiche.

"È stato sicuramente un mio errore costringermi a usare il vecchio fondo, che non era l'ideale per la squadra", ha detto Tsunoda.

"Mi scuso. Fortunatamente penso di aver massimizzato le prestazioni, quello che abbiamo fatto. Sono abbastanza soddisfatto della prestazione. Quindi sì, non vedo l'ora che arrivi Baku".

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04

Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images

L'aspetto positivo che Tsunoda ha tratto dal weekend di Melbourne è stata la buona partenza dopo la seconda bandiera rossa causata dall’incidente di Kevin Magnussen, quando si è fatto strada nel caos passando dalla tredicesima alla quinta posizione.

Per quanto la FIA abbia poi deciso di tornare indietro sullo schieramento per completare l’ultimo giro, grazie alla penalità di Carlos Sainz e al doppio ritiro delle Alpine, il pilota nipponico è comunque salito al 10° posto.

"Potenzialmente avrei potuto finire in quinta posizione", ha detto. Gli incidenti si sono verificati dietro di me, perché ho fatto una mega partenza e alla curva 1 ho superato sei auto o qualcosa del genere, quindi anche senza incidenti sono riuscito a finire quinto o sesto".

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"Quindi un po' di frustrazione, ma è quello che è, dovevo tornare alla posizione normale. Il decimo posto è sicuramente positivo e direi che dovremmo prendere questo risultato perché ho avuto una gara molto, molto difficile dall'inizio in poi, quindi non mi aspettavo di finire nei punti”.

"Ma dopo la bandiera rossa è stato un po' frustrante. La partenza che abbiamo fatto subito dopo la bandiera rossa è stata completamente inutile, non ha senso, si brucia solo il carburante".

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