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F1: tre squadre temono la Sprint Qualifying per le frizioni

Secondo Auto Motor und Sport tedesco Aston Martin, McLaren e Alpine hanno sollevato il caso alla FIA: senza poter revisionare le frizioni prima della gara del sabato di 100 km c'è il rischio che si verifichino dei problemi di affidabilità sui sistemi. L'argomento verrà discusso nel weekend, ma i commissari federali consigliano di limitare le prove di partenza, perché non vorrebbero aprire il parco chiuso che verrà anticipato al venerdì.

Lando Norris, McLaren MCL35M, pit stop

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

La storia è interessante perché testimonia quanto il mondo della Formula 1 sia terribilmente complicato. Tre squadre hanno chiesto alla FIA di cambiare le regole del parco chiuso che scatteranno in occasione della prima Sprint Qualifying in programma sabato 17 luglio a Silverstone.

Auto Motor und Sport ha posto l’allarme di tre squadre che temono di avere un problema con le loro frizioni: Aston Martin, Alpine e McLaren, infatti, se non ci sarà un intervento della FIA rischiano di avere dei problemi di affidabilità con le loro frizioni al GP di Gran Bretagna.

Il problema è facilmente spiegabile: con l’introduzione della Sprint Qualifying, la gara di 100 km del sabato, le qualifiche vengono anticipate al venerdì pomeriggio così come l’ingresso delle monoposto in parco chiuso, per cui le vetture non potrebbero più essere toccate, mentre nel format attuale i team possono revisionare le frizioni al venerdì sera.

Il regolamento che è stato deliberato per la garetta del sabato ammette la sostituzione dei freni, delle candele e dei filtri, oltre alle parti delle monoposto eventualmente danneggiate. Peccato che fra i materiali di usura non sia stata inserita anche la frizione.

Se i team seguiti da Ferrari e Honda non hanno sollevato alcuna obiezione, altri hanno fatto nascere un caso, sostenendo che i loro sistemi sono a grave rischio affidabilità. La FIA pare non voglia sentire ragioni per intervenire sulle norme e invita i team a effettuare meno prove di partenza nelle prove libere.

In casa Alpine si replica che non sono certo le prove di partenza a creare dei problemi, visto che non sono le simulazioni dello start a determinare dei guai, quanto le continue cambiate nelle quali la frizione deve essere ovviamente attivata.

Aston Martin, McLaren e Alpine hanno chiesto un nuovo incontro con i commissari tecnici della FIA al Red Bull Ring nella speranza di trovare una soluzione adeguata. Il rischio è che le monoposto di queste squadre debbano rinunciare a una sessione di prove libere per non pregiudicare la tenuta dei dischi della frizione. È evidente che sarebbe un bel danno per i tre team e non era certo questa la finalità che aveva portato alla nascita della garetta del sabato.

Aston Martin aveva chiesto aiuto alla Mercedes che dispone di frizioni capaci di durare fino a 700 km, ma il team di Brackley ha declinato la richiesta. Il rifiuto sarebbe stato motivato dal fatto che non ci sarebbero sufficienti pezzi di ricambio per supportare due squadre.

Come andrà a finire? Lo sapremo nel weekend…

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