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F1 | Tost: "Le F1 2022 sono molto più costose che in passato"

It team principal dell'AlphaTauri guarda con fiducia al nuovo mondiale che parte: il manager austriaco è convinto che la squadra abbia svolto un buon lavoro, ma prima di giudicare la qualità delle nuove monoposto preferisce aspettare le prime due gare. Franz è critico anche sull'incremento dei GP in calendario: "Ci vorrebbero 18-20 gare e nn di più se non si vuole perdere la sacralità dei GP".

AlphaTauri AT03

Foto di: AlphaTauri

Per molti anni l’AlphaTauri ha approcciato la nuova stagione con delle certezze tecniche e qualche punto interrogativo sul fronte piloti, che per la natura stessa del team, sono cambiati con grande frequenza e sempre con il comune denominatore di essere esordienti in Formula 1.

Alla vigilia della stagione 2022 quella che era una variabile è una certezza, visto che la squadra sa di poter contare sulla solidità di Pierre Gasly e sulla maggiore conoscenza di Yuki Tsunoda.

Franz Tost sa bene che il punto interrogativo (comune alle dieci squadre al via) è la bontà della monoposto, e da essa dipenderanno gli obiettivi di una squadra reduce dal suo record storico di punti conquistati.

Franz Tost, team principal  dell'AlphaTauri

Franz Tost, team principal dell'AlphaTauri

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Il team principal dell’AlphaTauri, come sempre molto diretto, non crede che nel 2022 ci saranno sorprese nelle gerarchie di vertice, ma i margini saranno più stretti, rimandando al prossimo anno la verifica dei veri effetti del budget cap. Non teme particolarmente la partenza della Honda, ma è più preoccupato per il crescente numero di gare in calendario, che secondo Tost rischia di far perdere l’esclusività degli eventi.

Nel 2021 la squadra ha ottenuto il punteggio totale più alto della sua storia, conquistando punti in 19 delle 22 gare disputate. Avete confermato tutto l’organico?
“Sono contento di come è andata la stagione 2021 nel suo complesso, e la conferma arriva proprio dal miglior bottino di punti mai conquistato dal team. Abbiamo una squadra forte che lavora sia a Faenza che a Bicester, oltre a una serie di ottimi partner, speriamo di continuare in questa direzione nel 2022".

Credi che l’introduzione di un regolamento tecnico completamente nuovo possa cambiare i valori in campo nel 2022?
“È difficile rispondere in questo momento, proprio perché tutte le squadre hanno dovuto ricominciare da zero, da un foglio bianco. Anche se le nuove regole impongono molti limiti di progettazione, è possibile che una squadra abbia trovato una soluzione molto speciale e avrà quindi un vantaggio iniziale in termini di prestazioni".

"Non è facile stimare dove saranno gli avversari, è tutto nuovo sia sul fronte meccanico che aerodinamico, ma personalmente spero che le vetture siano più ravvicinate in termini di performance. Realisticamente, avremo un'idea del nostro potenziale dopo i primi test, ma per un quadro migliore dei valori in campo ci vorranno due o tre gare”.

Sulla carta quando la Formula 1 ha introdotto dei grandi cambiamenti tecnici sono state le squadre con budget più elevati a godere di un vantaggio iniziale. Pensi che sarà ancora così nonostante l’introduzione del budget cap?
“Il tetto di spesa dovrebbe fare la differenza, ma poiché le grandi squadre sono state in grado di avere a disposizione un numero maggiore di persone fino all'estate dell'anno scorso, ovviamente hanno goduto di un vantaggio".

"Sono state in grado di svolgere molto più lavoro di ricerca e sviluppo, in particolare utilizzando strumenti di simulazione, e hanno potuto provare diverse filosofie di progettazione per poi trovare quella che hanno ritenuto la migliore soluzione. Pertanto, potrebbe essere che i top team abbiano ancora un vantaggio, ma il divario tra queste squadre ed il resto del gruppo dovrebbe essere minore, mi aspetto di vedere una griglia di partenza più compatta, con margini minori. Inoltre con queste nuove monoposto mi aspetto di vedere una maggiore azione in pista, e alla fine andrà a vantaggio degli spettatori".

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"Tornando al budget cap, credo che l’effetto maggiore si vedrà nel 2023, quando il limite si abbasserà ancora, a quel punto tutti lavoreranno con lo stesso budget a disposizione, visto che ora qualche squadra non raggiunge ancora il tetto di spesa. L'anno scorso, il limite di costo non ci ha assolutamente preoccupato, poiché avevamo a disposizione una cifra inferiore alla massima consentita, ma sembra che queste auto completamente nuove siano molto più costose di quelle degli anni precedenti".

"Questo renderà difficile per tutte le squadre rimanere dentro i limiti, aiutando il processo di avvicinamento delle performance tra i vari team. E personalmente questo scenario penso sia positivo”.

Sei ottimista sul miglioramento dello spettacolo…
“Credo che nelle curve a bassa e media velocità le macchine saranno più vicine tra loro. Ho qualche dubbio per le alte velocità perché con queste monoposto molto larghe e con le gomme di grandi dimensioni c'è sempre un po' di aria sporca alle spalle, quindi non sono ancora sicuro che sarà così facile seguire in scia un avversario. Aspettiamo e ci faremo un’idea già dopo il primo test”.

Cosa cambierà per voi sul fronte power unit dopo il ritiro della Honda?
“Non mi aspetto grandi cambiamenti. Spero che le prestazioni siano buone come l'anno scorso, una stagione nella quale la Honda ha fatto un lavoro fantastico. Il cambiamento più grande è il carburante che sarà utilizzato quest’anno dalle Power Unit, che vede aumentare la percentuale di biocomponenti al 10%. Ciò ha richiesto uno sviluppo e alcune modifiche, ma spero che il livello di prestazioni si confermerà invariato e di avere a disposizione un motore potente come nel 2021”.

Sembra che ci siano tutti gli ingredienti pronti per assistere ad una stagione molto interessante. Parliamo del campionato più lungo di sempre, con ben 23 gare in calendario. Quanto è impegnativo questo aspetto per una squadra?
“L'anno scorso siamo stati molto fortunati perché le gare si sono confermate molto interessanti con tanti corpo a corpo e un finale ad altissima tensione, ma non possiamo aspettarci che sarà sempre così".

"Personalmente credo che 23 gare siano il limite assoluto, ma non tanto dal punto di vista del carico di lavoro. Mi preoccupa piuttosto che un numero così alto di gare alla fine possa far scemare l’interesse generale per la Formula 1. Credo che il compromesso migliore in termini di numero di Gran Premi sia tra i 18 e i 20, perché la Formula 1 dovrebbe essere un prodotto premium e ogni gara deve essere un evento speciale".

"Per quanto mi riguarda non ho problemi ad affrontare 23 o più gare, ma bisogna chiedersi se questa sia una cosa buona per la Formula 1”.

Avete confermato Pierre e Yuki, cosa ti aspetti da loro?
“Sono molto contento di questo tandem. Pierre è un pilota fantastico e sappiamo che se gli forniremo un'ottima macchina lui, come ha dimostrato, sarà in grado di vincere gare e salire sul podio".

"Yuki è un pilota che può puntare in alto, in diverse occasioni lo ha fatto già vedere lo scorso anno, soprattutto nelle ultime tre gare dove si è comportato davvero bene. Per lui il 2021 è stato il tipico anno da esordiente, nel quale bisogna mettere in conto anche degli inevitabili errori".

"Come squadra avevamo lavorato molto sulla sua preparazione, e Yuki ha risposto con delle buone prestazioni ad inizio stagione. Poi abbiamo fatto tappa su piste che non conosceva e ovviamente, considerando l'alto livello di prestazioni che c’è in Formula 1, non è facile per un pilota alle prime armi garantire immediatamente un ottimo rendimento, ma abbiamo visto che nel finale di stagione la sua fiducia è aumentata, ha raggiunto una buona familiarità con la macchina, con le problematiche tecniche e con gli ingegneri. Ad Abu Dhabi ha concluso in quarta posizione, quindi sono sicuro che sarà competitivo. Mi aspetto molto da entrambi i piloti”.

Pierre Gasly, Yuki Tsunoda, AlphaTauri

Pierre Gasly, Yuki Tsunoda, AlphaTauri

Photo by: AlphaTauri

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