F1 | Top Secret Pirelli: nel laboratorio MTS si scopre il futuro
La Casa milanese nel cuore della Bicocca mette a disposizione dei team di F1 il laboratorio MTS per otto ore a stagione: gli ingegneri, prima dell'inizio di ogni stagione, possono scoprire le caratteristiche delle nuove gomme effettuando una serie di test con i loro parametri acquisendo una serie di dati molto preziosi (carico sulla gomma, camber, angolo di deriva, velocità ed altre misure) utili allo sviluppo delle monoposto. Tutte le squadre sfruttano questo servizio fra gennaio e febbraio.
Al termine del Gran Premio del Qatar Max Verstappen ha ribadito un aspetto che ha avuto una grande rilevanza nell’economia di una stagione per lui trionfale: “Progettiamo la monoposto con l’obiettivo di gestire al meglio gli pneumatici”.
Negli ultimi 15 anni il passaggio al regime di monogomma e la progressiva crescita delle conoscenze da parte delle squadre, ha portato la gestione degli pneumatici sotto i riflettori. Che si tratti di piloti, team principal o responsabili tecnici, non c’è conferenza stampa che si concluda senza almeno una domanda sul ‘tyres management’, croce e delizia a seconda delle situazioni.
Pirelli AV500: ecco la macchina di prova degli pneumatici ad alta velocità
Photo by: Pirelli
L’attenzione che le squadre oggi dedicano alle gomme è maniacale, e ogni volta che si avvia il progetto di una nuova monoposto una delle prime variabili in termini di importanza è l’impatto sulle gomme. I primi verdetti non arrivano però dai test pre-campionato, bensì a Milano, esattamente zona Bicocca, presso il quartier generale della Pirelli.
Bisogna scendere sette metri sottoterra per osservare da vicino dove tutto prende forma, un’area che vede vari reparti high-tech confinanti con laboratori nei quali il lavoro viene eseguito a mano con cura certosina. Gli addetti alla ‘sgorbiatura’, ovvero l’incisione manuale del battistrada sui prototipi, è opera di professionisti specializzati, che incidono la gomma a mano seguendo le specifiche del prototipo. In questo reparto vengono realizzati anche gli ambiti “ruotini” assegnati in tutti i weekend di Formula 1 all’autore della pole position.
La sala semi-anecoica della Pirelli nel Centro Ricerche della Bicocca
Photo by: Pirelli
Il laboratorio più ambito dalle squadre di Formula 1 è però l’MTS. Si tratta di una sofisticata sala di controllo che permette di simulare il comportamento di uno pneumatico (vero) ad alta velocità.
Ogni team di Formula 1 nell’arco di una stagione può utilizzare questo laboratorio complessivamente per 8 ore, e le prenotazioni sono per lo più fissate nei mesi di gennaio e febbraio. La Pirelli fornisce a tutte le squadre molti dati relativi al comportamento degli pneumatici della sua gamma, ma gli ingegneri di ogni team si sono riservati la possibilità di poter svolgere prove ad ‘hoc’ utilizzando i loro parametri, a partire dal carico sulla gomma, camber, angolo di deriva, velocità ed altre misure.
In tempo reale è possibile verificare il comportamento della gomma, a partire dalla schermata che mostra le temperature (rappresentate con differenti colori) sia in rettilineo che in curva, grazie all’angolo di sterzata, e variando la carta abrasiva sulla quale lo pneumatico rotola, è possibile simulare anche diverse tipologie di asfalto. Per gli aerodinamici è cruciale anche la deformazione della gomma, poiché comporta una variazione dell’altezza da terra della monoposto, i dati della simulazione in questo caso vengono poi correlati con la galleria del vento. Tutte le prove sono riservate, ovvero i riscontri restano noti solo alla squadra che effettua il test e alla Pirelli stessa.
Le squadre sono ovviamente interessate agli aspetti prestazionali, ma per i tecnici della Pirelli le prove vanno oltre. Ci sono test che permettono di verificare il comportamento degli pneumatici fino a 450 km/h, prove di resistenza che vengono svolte variando la pressione, test di fatica nei quali una gomma arriva a percorrere una distanza molto superiore a quella di un Gran Premio, ed altre simulazioni che permettono di ricavare dati cruciali per la delibera di uno pneumatico, come l’impronta a terra ed il funzionamento al variare della pressione.
Mario Isola, capo di Pirelli Motorsport, consegna il "gommino" della pole a Max Verstappen
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
“Le squadre sono però interessate quasi esclusivamente all’MTS - ha spiegato il responsabile del programma motorsport Pirelli, Mario Isola – un servizio che abbiamo proposto già da qualche anno per evitare che alcuni team potessero investire ingenti somme per realizzare un sistema simile autonomamente. In questo modo abbiamo evitato che ci fossero spese non indifferenti, e allo stesso tempo tutte le squadre possono utilizzare la stessa tecnologia. È un servizio che apprezzano, visto che a fine anno praticamente nessuno rinuncia ad utilizzare tutte le ore a disposizione”.
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