F1 | Test negato: la Ferrari torna a fare paura?
Qual è la squadra che ha messo lo zampino per bloccare il test della Scuderia con la SF21? Le indiscrezioni portano a un team cliente motorizzato Mercedes. La stagione 2022 non è ancora partita e già iniziano i dispetti: la SF71H entrerà in azione solo pomeriggio perché è stata ripresa da Corse Clienti e deve essere stickerata con i nuovi sponsor. E' il segno che nel paddock si ricomincia a temere il Cavallino?
Charles Leclerc, Ferrari SF71H
Federico Basile / Motorsport Images
La Ferrari ricomincia a fare paura? Se è così è un buon segnale in vista della stagione 2022. Lo stop al test di ieri con la SF21 che doveva essere guidata a Fiorano da Robert Shwartzman non è stato dettato dalla FIA, ma dall’intervento di un team che ha fatto pressione sulla Federazione Internazionale per vietare l’uso della monoposto dello scorso anno.
Ma chi è stato a mettere i bastoni fra le ruote alla squadra del Cavallino che aveva programmato una sessione di test di quattro giorni sulla pista di casa con la rossa dello scorso anno? Silenzio assoluto, anche se filtra qualche indiscrezione che spingerebbe verso una squadra motorizzata Mercedes e non è affatto detto che sia la Stella…
Nell’ultima riunione dello Sporting Advisory Committee era stato raggiunto l’accordo unanime dei team per utilizzare le macchine 2021, mentre il regolamento imporrebbe per le “Previous Car” l’uso di un telaio di almeno due anni, dal momento che le monoposto a effetto suolo rappresentano un taglio netto con le vetture più recenti e non ci può essere alcun travaso tecnico da un test con F1 dello scorso anno.
La FIA non ha ancora ratificato il cambiamento regolamentare per iscritto e, quindi, nel momento in cui la Scuderia ha ufficializzato i piani c’è chi si è subito messo per traverso, bloccando il programma del Cavallino, sebbene la Haas abbia già usufruito di questa opportunità con Nikita Mazepin in Bahrain, senza che si sia levata la protesta di alcuno.
Da un punto di vista formale la richiesta è inappuntabile (perché la FIA non è mai efficiente?), ma è evidente che i test si fanno nel pre-stagione e se non si sfruttano le opportunità diventano solo occasioni perse.
È il segno di come la stagione 2022 parta già con un alto livello di pressione, ancora prima che le macchine a effetto suolo si siano viste in azione, misurando quale possa essere la soglia di competitività di ciascuno, ma è anche il segno che la Ferrari viene nuovamente guardata con grande attenzione.
Un fatto è certo, l’operazione ha centrato un obiettivo: se si voleva scompaginare i piani di Maranello si è fatto centro, perché è difficile che la SF71H possa iniziare a girare in mattinata, per cui salta un’altra mezza giornata.
La vettura era già stata consegnata dalla Scuderia a Ferrari Corse Clienti perché avrebbe concluso il suo ruolo attivo e c’è la necessità di una preparazione che non è solo tecnica, ma anche di lifting: la vettura, infatti, deve essere stickerata con gli sponsor 2022 per cui è probabile che la si veda in azione solo dal primo pomeriggio e non prima.
Gli inglesi sono sempre stati “invidiosi” del fatto che Ferrari avesse non uno, ma addirittura due suoi circuiti a disposizione (Fiorano e Mugello) e l’aver messo lo zampino per scompaginare i piani è l’espressione di come in F1 non si perda occasione per farsi dei dispetti. Ma chi la fa l’aspetti…
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