F1, Test Bahrain, Day 2: Bottas risveglia la Mercedes
La seconda giornata dell'unica sessione di test colletivi in preparazione del GP del Bahrain ha riportato al vertice la Mercedes con Bottas che svetta con la W12 dotata di gomme soft. Il finlandese ha preceduto Gasly (Alpha Tauri), Norris (McLaren) e Stroll (Aston Martin). Quinto è l'ottimo Giovinazzi con l'Alfa Romeo capace di stare davanti a Leclerc con la Ferrari. Però occhio a Perez molto veloce con la Red Bull dotata solo di gomme hard.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Dopo la tempesta di sabbia di ieri, la seconda giornata dell’unica sessione collettiva di test di F1 in Bahrai. si è conclusa con le gomme soft in una avvincente sfida fra cinque piloti che hanno simulato la qualifica con l’obiettivo di andare in testa alla tabella dei tempi.
Con l’asfalto pulito e condizioni meteo ideali (20 gradi di aria e 24 di pista, contro i 41 gradi di asfalto del mattino!) Valtteri Bottas ha portato la Mercedes W12 davanti a tutti, spazzando via i dubbi sulla nuova monoposto della Stella. È bastato introdurre una mappa di motore un po’ meno “placida” per rimettere la freccia nera dove tutti se l’aspettano. Con il tempo di 1’30”289 il finlandese ha acceso un riflettore per dimostrare che la W12 può essere una degna erede della monoposto campione del mondo 2020 da cui deriva.
I tempi del pomeriggio non hanno niente di confrontabili con quelli del mattino per cui non deve sorprendere se Lewis Hamilton non è mai stato protagonista con la Mercedes: il campione del mondo, appena 15esimo, ha infilato 57 giri causando anche una bandiera rossa per un testa coda. Ha perso la W12 per un repentino sovrasterzo ed è finito con le ruote posteriori nella sabbia, senza più riuscire a ripartire. Il re nero non ha brillato, continuando a lamentarsi del bilanciamento della sua freccia nera instabile nel posteriore sia con le gomme hard che le medie, ma era palese che non stesse sfruttando il potenziale della power unit.
E così dietro a Bottas è spuntato un po’ a sorpresa Pierre Gasly che ha portato l’AlphaTauri ad un ottimo 1’30”413 che è appena a 124 millesimi dalla vetta dimostrando che la AT02 spinta dal nuovo motore Honda è in grado di guardare in alto.
Il compagno di squadra, Yuki Tsunoda, ha avuto una mattinata un po’ complicata con l’AlphaTauri: il giapponese ha totalizzato 57 giri sommando una serie di problemi che non gli hanno permesso di girare con regolarità. Yuki prima non ha potuto usare il DRS che era rimasto chiuso, poi ha accusato un problema ai freni che è stato risolto e, infine, ha accusato una perdita di potenza della power unit Honda per una panne di natura elettronica. Insomma una sessione fin troppo complicata per un debuttante che finito 11esimo.
Dietro a Gasly emerge Lance Stroll con l’Aston Martin: il canadese poco prima della bandiera a scacchi ha piazzato la AT02 a 47 millesimi dalla monoposto faentina a conclusione di 70 giri. Lance ha percorso la strada che non ha coperto Sebastian Vettel: il tedesco dopo sei giri ha accusato il cedimento del cambio Mercedes (il secondo per la Stella, dopo quello di ieri sulla monoposto di Bottas) che lo ha costretto a una lunga sosta per la sostituzione. L’ex ferrarista ha fatto in tempo a controllare che tutto funzionasse prima della bandiera scacchi del mattino.
A meno di tre decimi dalla vetta c’è Lando Norris con la McLaren: l’inglese ha dato valore alla MCL3M, confermando la prestazione di Daniel Ricciardo che era stato il più rapido del mattino. L’australiano ha concluso nono assoluto dopo aver svolto un lavoro diverso, puntato sulle gomme a mescola più dura.
Fra i protagonisti di giornata bisogna segnalare un grande Antonio Giovinazzi quinto con l’Alfa Romeo. L’italiano è riuscito nell’impresa di mettersi alle spalle la Ferrari SF21 di Charles Leclerc, sebbene il monegasco abbia provato più volte a scavalcare la monoposto a parità di motore (in crescita). La Rossa non sta brillando: i dubbi di Maranello vengono più dalle simulazioni di long run dove si è registrato un degrado delle gomme maggiore del previsto.
Carlos Sainz, che ha girato in mattinata, è finito addirittura nel sandwich delle due Haas, dietro a Mick Schumacher, 12esimo, e davanti a Nikita Mazepin, vale a dire due debuttanti alle prese con una monoposto che è quella dello scorso anno, aggiornata alle regole 2021 e con il V6 056/6.
La Williams FW43 di Nicholas Latifi è settima con le gomme soft a 1”3 da Bottas: il canadese con 132 giri è quello che ha fatto più strada sommando qualche errore, mentre ha ben figurato Sergio Perez, più di quanto non dica l’ottavo tempo: Checo si è dedicato alla messa a punto della RB16B con le gomme hard e non ha mai puntato al giro secco. La squadra di Milton Keynes si è nascosta, ma è la grande sfidante della Mercedes.
Perez si è preso un bello spavento sul rettilineo d’arrivo, mentre il messicano era dietro alla Williams di Latifi: non appena è uscito dalla scia è letteralmente esploso il cofano motore della Red Bull che si è frantumato in mille pezzi in carbonio che sono volati sull’asfalto. Indispensabile lo stop della sessione a poco più di un’ora dalla fine con la bandiera rossa per ripulire la pista dai detriti.
Positivo il ritorno di Fernando Alonso con l’Alpine: lo spagnolo con le C2 era secondo alla sosta pranzo. Il team di Enstone non si è fatto prendere dall’euforia delle gomme soft e ha macinato chilometri sommando 128 giri.
Mick Schumacher battuto ieri da Nikita Mazepin con la Haas VF-21, si è rifatto oggi sul compagno. Nikita prosegue il suo apprendistato: il russo ha lavorato per comprendere il comportamento della sua F1 quando si trova a contatto con una macchina davanti: “La perdita di carico è notevole e la variabile del vento rende tutto molto complicato, ma è bene abituarsi perché può essere uno scenario che si trova in gara”. Nikita il tempo lo ha ottenuto con le gomme di mescola soft e deve ancora prenderci le misure. Il campione di F2 ha fatto decisamente meglio…
Pos | Pilota | Vettura | Giri | Tempo | Gap |
---|---|---|---|---|---|
1 | Valtteri Bottas | Mercedes | 58 | 1'30.289 | |
2 | Pierre Gasly | AlphaTauri | 87 | 1'30.413 | 0.124 |
3 | Lance Stroll | Aston Martin | 71 | 1'30.460 | 0.171 |
4 | Lando Norris | McLaren | 52 | 1'30.586 | 0.297 |
5 | Antonio Giovinazzi | Alfa Romeo | 125 | 1'30.760 | 0.471 |
6 | Charles Leclerc | Ferrari | 73 | 1'30.886 | 0.597 |
7 | Nicholas Latifi | Williams | 132 | 1'31.672 | 1.383 |
8 | Sergio Perez | Red Bull | 117 | 1'31.682 | 1.393 |
9 | Daniel Ricciardo | McLaren | 52 | 1'32.215 | 1.926 |
10 | Fernando Alonso | Alpine | 128 | 1'32.339 | 2.050 |
11 | Yuki Tsunoda | AlphaTauri | 57 | 1'32.684 | 2.395 |
12 | Mick Schumacher | Haas | 88 | 1'32.883 | 2.594 |
13 | Carlos Sainz Jr. | Ferrari | 56 | 1'33.072 | 2.783 |
14 | Nikita Mazepin | Haas | 76 | 1'33.101 | 2.812 |
15 | Lewis Hamilton | Mercedes | 58 | 1'33.399 | 3.110 |
16 | Sebastian Vettel | Aston Martin | 10 | 1'38.849 | 8.560 |
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