Non si fa altro che parlare della
power unit Mercedes: del resto il risultato del Gp d'Australia parla chiaro con
cinque motori PU106A nelle prime sei posizioni della classifica finale di Melbourne. L'unità realizzata a
Brickworth sembra potente e affidabile, offrendo un vantaggio alle tre squadre che hanno il privilegio di avere la fornitura insieme al team ufficiale delle frecce d'argento.
Nell'immagine
Effe 1 Tech emerge un aspetto interessante che dimostra la cura con cui il progetto del
V6 Turbo è stato pensato: con una turbina che gira fino a 125 mila giri, il fenomeno delle vibrazioni è un tema che va capito e risolto per evitare che possa intaccare l'affidabilità dei sistemi. I
tecnici tedeschi hanno cercato di rendere la struttura la più rigida possibile, ben sapendo che un propulsore termico di 6 cilindri da 1,6 litri è molto piccolo per sopportare la funzione portante dell’intero retrotreno.
Ecco perché hanno
realizzato una sorta di telaietto reticolare in tubi di lega leggera utile a distribuire meno forze direttamente sulle testate,
“allacciando” la scocca in materiali compositi alla trasmissione a otto marce. Si tratta di una soluzione che estremizza un concetto che era stato ripreso in tempi recenti dalla
Renault sul contestato V10 di 111 gradi disegnato da Jean-Jacques His a inizio anni 2000: sull’unità francese, infatti, gli irrigidimenti si erano resi necessari per limitare le flessioni che erano emerse su quel progetto. L’esecuzione Mercedes, invece, è stata pensata già in fase di progetto per assicurare alla power unit la rigidezza per assicurare una buona rigidezza al retrotreno…
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