F1 | Tecnica Mercedes: un capolavoro la nuova ala posteriore
La squadra di Brackley in Arabia Saudita ha portato un'ala posteriore molto scarica con un flap mobile a cucchiaio come il profilo principale e alcune esasperazioni frutto di una cura maniacale al CFD.
La Mercedes a Jeddah ha portato una nuova ala da basso carico aerodinamico per affrontare sul tracciato cittadino arabo le alte velocità massime. La squadra di Brackley non ha deliberato solo un profilo posteriore a cucchiaio che è piatto nella sezione centrale, mentre si arcua verso l’alto in prossimità delle paratie laterali.
La maggiore cura è stata dedicata al flap mobile, frutto di una ricerca piuttosto spinta: la corda di questo elemento è piuttosto lunga, ma con un’incidenza piuttosto limitata, perché il bordo d’entrata è piatto e si incurva oltre la metà. Anche il flap ha un complesso disegno a cucchiaio e nel bordo d’uscita si nota un vistoso nolder che segue tutto il profilo.
Dallo scatto di Giorgio Piola non sfugge la profonda V che si vede nella parte centrale del flap, così come è curioso notare che il comando del DRS agisce nella prima parte dell’elemento mobile e non più alto.
Molto accurato anche il supporto del flap che è staccato dalla paratia laterale: c’è un elemento metallico che si collega al profilo principale, liberando la superficie che di solito unisce questa parte alla paratia. Lo spigolo è multi dimensionale frutto di un esasperato lavoro al CFD: è comparso un micro profilino utili a ripulire la scia.
La Mercedes a Sakhir è parsa la terza forza nell’avvio del campionato, anche se le ambizioni della squadra diretta da Toto Wolff sono di mettere in difficoltà la Ferrari. In Bahrain. George Russell dopo un avvio molto interessante, ha dovuto ridurre il passo a causa di un surriscaldamento della power unit che si è verificato al pit stop a causa di pance troppo chiuse.
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