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Ferrari: la SF21 adotta l'ala posteriore a cucchiaio

La squadra del Cavallino non porta importanti evoluzioni nel GP del Made in Italy e dell'Emilia Romagna: i tecnici diretti da Enrico Cardile vogliono proseguire la comprensione della SF21 all'Enzo e Dino Ferrari, limitandosi ad un adeguamento della Rossa alla pista.

L'ala posteriore della Ferrari SF 21

Foto di: Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Ferrari non porta importanti novità tecniche a Imola, limitandosi ad adattare la SF21 alle caratteristiche dell’Enzo e Dino Ferrari, tracciato molto diverso da quello di Sakhir in Bahrain.

Enrico Cardile e i tecnici della Gestione Sportiva hanno deciso di non far debuttare delle modifiche nella prima gara europea per proseguire la comprensione della Rossa nella convinzione di poter estrarre il massimo potenziale dalla macchina.

Ferrari SF21 con l'ala posteriore a cucchiaio e senza T-wing

Ferrari SF21 con l'ala posteriore a cucchiaio e senza T-wing

Photo by: Giorgio Piola

La squadra del Cavallino ha deciso di introdurre in riva al Santerno un’ala posteriore con il profilo principale a cucchiaio per ridurre la resistenza aerodinamica, ma per garantire il necessario carico ha pensato di introdurre un flap mobile con una corda maggiore di quella vista a Sakhir. A sbalzo della pinna dorsale non c'è nemmeno la T-wing vista in Bahrain.

La Ferrari, dunque, non ha concluso la fase di apprendimento della SF21: in particolare c’è una grande aspettativa sulla possibilità di fare un ulteriore passo in avanti sfruttando un meteo decisamente diverso da quello vissuto in Bahrain: a Imola c’è freddo e c’è anche il rischio pioggia per la gara.

La speranza degli ingegneri del Cavallino è di riuscire a sfruttare il potenziale delle gomme Pirelli con le diverse mescole, evitando i surriscaldamenti che si erano registrati nei test in Bahrain e che sono stati contenuti, almeno in parte, durante il weekend di gara.

Imola rappresenta un’occasione per valutare se la Rossa è in grado di rivaleggiare con la McLaren per diventare la terza forza del mondiale dietro alle imprendibili Mercedes e Red Bull.

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