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Formula 1 GP di Singapore

F1 | TD018: per la FIA le giunzioni delle ali ora saranno rigide

Tim Goss, direttore tecnico federale, alla vigilia del GP di Singapore che farà entrare in vigore la nuova direttiva tecnica sulla flessibilità delle ali, spiega che si tratta di una nota che non fa parte dei regolamenti ma ha funzione consultiva, per arrivare a una comprensione condivisa di certe interpretazioni: "Non vogliamo vedere che la giunzione di un profilo alare posteriore e la paratia laterale sia disaccoppiata in modo tale che possa ruotare attorno a un perno o che possa muoversi su e giù”.

Mercedes W14, dettaglio tecnico

Dopo Nikolas Tombazis, direttore delle monoposto della FIA, tocca a Tim Goss, ex direttore tecnico della McLaren, attuale dt della Federazione Internazionale, entrare nel merito della Direttiva Tecnica TD018 che diventa operativa nel GP di Singapore dopo una gestazione piuttosto lunga e discussa con le squadre.

Vale la pena ricordare che la nuova Direttiva Tecnica riguardante l'influenza aerodinamica offerta da certi componenti delle ali ha solo un valore consultivo e non è parte dei regolamenti tecnici, ma serve a fare chiarezza, per garantire la conformità di certe soluzioni, assicurando la necessaria equità fra i concorrenti.

Secondo Tim Goss “…ci sono ingegneri molto intelligenti che cercano di ottenere il massimo nell’interpretazione dei regolamenti vigenti. La TD018 è utile per garantirci che tutti abbiano una comprensione comune di quali sono i confini su certe scelte aerodinamiche, visto che negli ultimi tempi abbiamo visto un po’ troppa libertà nella progettazione di alcuni elementi aerodinamici”.

La FIA ha specificato che gli elementi che legano l'ala anteriore dovranno essere rigidi e non più cedevoli

La FIA ha specificato che gli elementi che legano l'ala anteriore dovranno essere rigidi e non più cedevoli

Photo by: Giorgio Piola

La FIA ha constatato che certi disegni di ala anteriore e posteriore sono conformi all'articolo 3.15 del Regolamento Tecnico, che limita la flessibilità dei componenti aerodinamici, ma che potrebbero essere contrari alle disposizioni dell'Articolo 3.2.2, poiché “sfruttano aree di cedevolezza localizzata appositamente progettate e/o movimenti relativi tra componenti adiacenti”.

Goss specifica che tutti i componenti di un’ala devono essere tenuti insieme: "Per noi, la parte importante dell'Articolo 3.2.2 è che tutti i componenti aerodinamici o la carrozzeria, che influenzano le prestazioni aerodinamiche della vettura devono essere fissati rigidamente e immobili rispetto al loro quadro di riferimento e devono utilizzare una struttura uniforme, solida, su una superficie dura e continua in ogni circostanza".

Fatta la premesse, Tim aggiunge: “Sappiamo benissimo che le parti non possono essere totalmente rigide. Quindi, abbiamo una serie di test di deflessione del carico che definiscono quanto gli elementi possono piegarsi e abbiamo sviluppato questi test per rappresentare ciò che i team stanno cercando di ottenere in pista, in modo da porre loro un limite ragionevole. Noi giochiamo secondo queste regole, mentre le squadre cercano di sfruttare ogni margine per creare un movimento. È normale, ma con la TD018 vogliamo assicurarci che, come la FIA, anche i team arrivino a una comprensione comune dei limiti concessi”.

"Ciò che non vogliamo vedere - prosegue Goss – è, per esempio, che la giunzione di un profilo alare posteriore e la paratia laterale sia disaccoppiato in modo tale che possa ruotare attorno a un perno o che possa muoversi su e giù”.

"Non è che abbiamo visto una macchina in particolare o una caratteristica che abbiamo preso di mira, o un elemento comune a tutta la griglia. Abbiamo guardato il punto in cui gli elementi dell’ala anteriore e posteriore si uniscono al muso o alla struttura di impatto posteriore,piuttosto che alla paratia laterale. E ci sono stati diversi casi in cui le squadre avevano cercato di sfruttare al massimo il margine di flessione consentendo ad alcuni pezzi di muoversi l'uno rispetto a un altro. E se hai consentito un disaccoppiamento di due parti, la superficie potrebbe dover avere un certo grado di flessibilità locale. E se c’è una flessibilità locale visibile, questa non è conforme alla TD. Abbiamo incluso vari esempi di concetti che riteniamo non consentiti ed eccezioni che riteniamo valide”.

Red Bull RB19: da Singapore la FIA controlla con più attenzione i fissaggi dei flap al muso

Red Bull RB19: da Singapore la FIA controlla con più attenzione i fissaggi dei flap al muso

Photo by: Giorgio Piola

Il dipartimento tecnico della FIA aveva rilasciato ai team una bozza della direttiva ai team, chiedendo loro degli ulteriori feedback prima di definire il testo finale.
“Abbiamo discusso per diverse settimane con alcuni team che chiedevano una maggiore chiarezza, poi abbiamo presentato la nostra proposta a tutti i team chiedendo eventuali correzioni entro il 29 agosto. A Monza abbiano analizzato alcuni dettagli progettuali e ora siamo pronti a introdurre la TD018”.

La FIA si riserva di chiedere alle squadre ulteriori disegni CAD di parti strutturali visto che già adesso devono presentare i progetti. Ora dovranno mostraci anche le connessioni strutturali degli elementi e questo di per sé aiuterà il sistema ad auto-controllarsi.

"Questa direttiva tecnica è un esempio di come la FIA e i team lavorino insieme per cercare di trovare una comune comprensione delle regole. Non è semplice, ma se riusciremo a portare le squadre a una definizione delle regole in modo sensato e ponderato, allora vorrà dire che andremo nella giusta direzione".

Scopriremo venerdì nelle prove libere del GP di Singapore se ci sarà chi paga uno scotto prestazionale dall’introduzione della TD018: ci sono alcune squadre che hanno dovuto rinforzare supporti e collegamenti per rientrare nei nuovi vincoli. Qualcuno ha parlato di cambiamenti che potrebbero costare un decimo di secondo. Può sembrare poco, ma dietro alla Red Bull ci sono cinque squadre in due decimi e la variazione dei valori potrebbe avere degli effetti visibili. Vedremo…

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