F1: Stroll entra in Aston Martin e la porta in Racing Point
Il titolare della Racing Point è a capo di una cordata di investitori che vuole rilevare la maggioranza dell'Aston Martin in crisi. Secondo l'anticipazione di Autocar, il marchio britannico entrerebbe in Racing Point, cambiando nome alla squadra entro il mondiale 2021 quando cambieranno macchine e regolamenti.
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Giorgio Piola
Lawrence Stroll non si vuole limitare a gestire il team che ha comprato per far correre il figlio Lance. Il canadese è un abile manager che, di solito, riesce a rendere remunerative le operazioni che mette in piedi. Gli investimenti, quindi, non sono mai a fondo perduto, ma trovano un logico sbocco finanziario.
Finora l’acquisizione della Force India, trasformata da Lawrance in Racing Point, non ha dato affatto l’impressione di essere un investimento capace di produrre guadagni, visto che la struttura in piena fase di ristrutturazione sta chiedendo pesanti finanziamenti per dotarsi di una factory degna di un top team.
Ora, però, lo scenario sembra destinato a cambiare: secondo Autocar, infatti, papà Stroll, a capo di una cordata, starebbe trattando l’acquisizione di una quota di maggioranza dell’Aston Martin, sfruttando il momento di congiuntura che il marchio britannico sta attraversando con una perdita consolidata di 80 milioni di sterline solo nei primi sei mesi del 2019 e un crollo del titolo in borsa dalle 19 sterline del lancio, tant'è che molti progetti sono stati bloccati per la mancanza di liquidità.
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La Racing Point, quindi, potrebbe diventare una parte dell’Aston Martin, cambiando nome e colorazione in tempo per la stagione 2021, quando la F1 introdurrà i nuovi regolamenti e le monoposto a effetto suolo. E quello che adesso è un team padronale si trasformerebbe in un Costruttore prestigioso.
Anche la fornitura delle power unit Mercedes non diventerebbe affatto un problema visto che la Aston Martin ha un rapporto di collaborazione con la AMG per la motorizzazione delle sue Gran Turismo.
Più complicato sarà eventualmente liberarsi dal contratto di sponsorizzazione con la Red Bull Racing, ma è evidente che un piccolo costruttore come quello inglese non sarebbe in grado di reggere l’impatto di ben due scuderie di F1.
Il rapporto con Milton Keynes, fra l’altro, ha portato alla nascita della Valkyrie, l’hypercar disegnata da Adrian Newey, che farà il suo debutto nel WEC nel campionato 2020-2021.
L’azione di Stroll sr. avrà degli impatti importanti negli equilibri della F1, ma i promotori del campionato non potrebbero che essere soddisfatti di aggregare un vero Costruttore che adesso appare solo come sponsor…
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