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Strategie Austin: scontate le due soste ma con molte opzioni

La simulazione più veloce prevede lo start com gomme medie per poi passare alla hard tra il giro 15 e 20. La durata del treno dovrebbe essere di circa 25 tornate, prima di montare un secondo set di medie per gli ultimi 15 giri. Sarebbe possibile tentare la distanza con una sosta: chi usa la media dovrebbe fermarsi fra il giro 20 e 25 per poi andare al traguardo, ma in questo caso bisogna mettere in conto una perdita prestazionale nel finale.

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Le simulazioni della Pirelli confermano le impressioni emerse durante le prove: il Gran Premio di Austin dovrebbe essere una gara a due soste.

Per chi scatterà con gomme medie c’è la possibilità di completare i 56 giri in programma con un solo pit-stop (con passaggio alla hard tra il giro 20 e 25) ma con una perdita di tempo sul finale dei due stint.

La strategia più performante prevede la partenza con un set di medie (gomme con cui scatteranno tutti i top-team ad eccezione di Carlos Sainz) per passare alle hard tra il giro 15 e 20.

Il set con le hard dovrebbe assicurare (ad un ritmo sostenuto) circa 25 giri, per poi concludere con un secondo treno di medie gli ultimi 15 giri. Questa strategia non sarà possibile per Leclerc e Gasly, che scatteranno con le ‘gialle’ ma non dispongono di un secondo set di medie, in questo caso è previsto il passaggio ad un secondo set di hard intorno al trentasettesimo giro.

Per chi scatterà al via con le soft (solo Sainz e Tsunoda nella top-10) ci sarà la possibilità di poter scegliere tra hard e medie per i due stint successivi.

Il problema che presenta il via con le ‘rosse’ è la durata del primo stint (Pirelli prevede una lunghezza tra i 10 e 15 giri), che comporta il rischio di tornare in pista dopo la prima sosta nel traffico a centro gruppo.

Verstappen, Hamilton e Bottas hanno a disposizione tre set di gomme nuove (due hard e una media) mentre Perez dispone di un set di hard e uno di soft, più due treni di medie usate. Situazione simile per i piloti Ferrari e McLaren, che dispongono di due set di hard nuove, mentre sul fronte ‘medie’ la disponibilità è solo di set usati.

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