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Intervista
Formula 1 GP d'Olanda

F1 | Stella: “Zandvoort opportunità mancata, puntavamo al podio”

McLaren ha concluso il Gran Premio d'Olanda con un doppio arrivo a punti, grazie al settimo e il nono posto conquistato dai due piloti. Ciononostante, il team di Woking sente di aver mancato un'opportunità, perché le scelte strategiche e alcuni errori hanno influito negativamente, rendendo difficile centrare l'obiettivo prefissato, ovvero il podio. Intanto si guarda già a Monza, appuntamento in cui McLaren dovrebbe portare un'ala modificata, ma sempre sulla base di quella usata a Spa.

Lando Norris, McLaren MCL60

Tra le grandi deluse del Gran Premio d’Olanda non può non esserci la McLaren, forse la squadra che può avere i maggiori rimpianti data la propria posizione sulla griglia di partenza. Dopo aver conquistato una doppia top ten al sabato, tra cui un secondo posto con Lando Norris, vi erano tante aspettative per la gara, con la speranza di puntare a un risultato di prestigio e poter raccogliere punti importanti per la classifica.

Infatti, nonostante qualche sbavatura di troppo da parte dell’inglese nell’ultimo giro di qualifica, dalla prima fila c’erano grandi opportunità di rimanere davanti e lottare con gli altri avversari per il podio, ma sempre con un occhio puntato sui rivali più agguerriti. Tuttavia, la scelta di non fermarsi subito ai box nel momento in cui è arrivata la pioggia non ha pagato.

Se altri piloti hanno scelto di rientrare nel corso del primo o del secondo giro, Lando Norris è tornato ai box solamente nel corso del terzo passaggio, quando ormai era già tardi, perché chi si era fermato per montare le intermedie aveva già guadagnato parecchi secondi su chi, invece, era rimasto fuori. Dato che ormai era già tardi, e tenendo a mente che McLaren si aspettava poca pioggia, per diversificare la strategia è stato scelto di lasciare fuori Oscar Piastri, nella speranza che, nel caso la pista si fosse asciugata rapidamente, ciò gli avrebbe permesso di recuperare il tempo di una sosta rimanendo in pista con le soft di inizio gara.

Lando Norris, McLaren MCL60, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Lando Norris, McLaren MCL60, Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

“C'erano due approcci. Uno era quello di cercare di attraversare il periodo in cui era arrivata la pioggia con le gomme da asciutto, l’altro era tornare in pista con le gomme intermedie. È evidente che l'approccio migliore è stato... in realtà quello con la ricompensa maggiore è stato quello un po' azzardato, cioè, fermarsi subito, come Perez, Zhou, Gasly. Credo che questo approccio sia più facile quando non si ha molto da perdere”, ha raccontato Andrea Stella al termine della corsa.

“Il secondo giro, invece, credo sia stato il momento più logico per intervenire, quando si avevano le prove e le informazioni necessarie, come nel caso di Verstappen. Poi, con Lando, abbiamo esitato in quella fase e siamo entrati nel giro successivo, perdendo un bel po' di tempo. Dobbiamo rivedere le comunicazioni, perché dobbiamo rivedere esattamente ciò che gli abbiamo detto [a Norris] che potrebbe averlo dissuaso a chiamare la sosta”.

Il Team Principal della squadra di Woking non ha nascosto che la gara olandese rappresenti un’opportunità mancata, una chance non sfruttata a dovere. Da una parte c’è chiaramente la delusione per l’episodio che ha visto protagonista Norris, ma dall’altra c’è anche dell’amarezza per quanto accaduto con Piastri. L’australiano, infatti, si è fermato proprio il giro prima dell’entrata della vettura di sicurezza per l’incidente di Logan Sargeant. Una decisione che, chiaramente, non ha pagato, ma dietro a questo pit stop c’è stato un errore proprio del giovane debuttante, il quale è arrivato al bloccaggio in un tentativo di sorpasso danneggiando le gomme.

Piastri è rimasto fuori con le gomme d'asciutto mentre altri piloti sono passati alle coperture intermedie

Piastri è rimasto fuori con le gomme d'asciutto mentre altri piloti sono passati alle coperture intermedie

Photo by: Erik Junius

“È un’occasione persa in due sensi, perché magari in questa confusione ce lo siamo persi, ma in realtà Oscar, che era rimasto fuori, stava girando molto velocemente ed era in una buona posizione. Purtroppo ha bloccato le gomme anteriori alla prima curva ed è dovuto rientrare ai box. E poi, una volta ai box, è uscita la Safety Car. Quindi Oscar ha perso un'occasione. E c'è sicuramente un'occasione persa con Lando per non aver eseguito la gara alla perfezione oggi, perché abbiamo esitato troppo nel fare i box mentre pioveva”.

“Potenzialmente potevamo puntare al podio [con Norris]. Credo che Fernando [Alonso] fosse davanti a Lando, perché lo ha superato in pista” - ha spiegato Stella riferendosi al bel sorpasso dello spagnolo nelle primissime fasi di gara -. “Quindi, Fernando ha guadagnato la posizione in pista, ma dietro a Fernando avrebbe potuto trovare la posizione per Lando. Quindi, l'occasione persa comprende un podio potenzialmente mancato”.

Guardando al futuro, durante questo fine settimana la Formula 1 tornerà subito in pista a Monza per il Gran Premio d’Italia. Il mese scorso, su un altro tracciato a basso carico come quello di Spa, la MCL60 ha mostrato tutti i propri limiti in termini di resistenza all’avanzamento, aspetto su cui il team non si era concentrato, dato che la prima fase degli sviluppi riguardava soprattutto il cercare di aggiungere carico alla vettura, seppur in maniera efficiente.

Dettaglio ala posteriore della McLaren MCL60 usata a Spa

Dettaglio ala posteriore della McLaren MCL60 usata a Spa

Photo by: Uncredited

Ma con una vettura che sin da inizio campionato ha mostrato basse velocità di punta e tanto drag, chiaramente questo rimane un aspetto su cui ancora lavorare. In Belgio la squadra di Woking aveva portato due differenti ali posteriori, seppur molto simili: una più carica, poi utilizzata tenendo a mente anche la pioggia, e una più scarica, che prevedeva semplicemente il taglio del flap del DRS in modo da risparmiare a livello di budget.

Andrea Stella ha spiegato che per Monza non ci sarà un’ala completamente nuova, bensì una modifica di ali già esistenti: “Apporteremo modifiche alle ali esistenti. Ma per apportare questo livello di modifiche avremmo dovuto modificare le ali da un punto di vista costruttivo, in grado di essere modificate, come dovranno essere modificate per Monza, Sì, sarà una combinazione di modifiche in aggiunta all'ala che abbiamo adottato a Spa, prevalentemente”.

 

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