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Formula 1 GP di Miami

F1 | Stella: “Trionfo che ci toglie un peso, ma RB rimane davanti”

Andrea Stella ha raccontato quanto la prima vittoria stagionale rappresenti una sorta di liberazione, come se Norris e McLaren si fossero tolti un peso dalle spalle. Tuttavia, nonostante i miglioramenti e il passo mostrato a Miami, il Team Principal non si fa prendere dall'entusiasmo, rimarcando come Red Bull sia ancora il riferimento.

Lando Norris, McLaren MCL38

Quello di Miami è stato un fine settimana ricco di sali e scendi per McLaren, come una sorta di altalena di emozioni che ha spinto nell’arco di tre giorni dal disappunto all’estrema felicità. La squadra di Woking torna a casa con un successo che mancava da circa due anni e mezzo, da quel GP d’Italia a Monza vinto da Daniel Ricciardo in quello che sembra ormai un lontano 2021.

Certo, nel frattempo è arrivato anche il primo trionfo di Oscar Piastri nella sprint del Qatar, ma è chiaro che trovare la vittoria nel Gran Premio della domenica ha un sapore differente. Il successo di Miami ha tolto un peso dalle spalle non solo della McLaren, ma anche di Lando Norris, che in più occasioni aveva in qualche modo accarezzato il trofeo del vincitore, ma senza riuscire mai a farlo suo.

Indubbiamente senza Safety Car, rimontare dalla sesta posizione sarebbe stato molto complicato, ma quando gli è stata data l’opportunità di concretizzare il passo che aveva anche nelle fase antecedenti alla neutralizzazione, Norris non ha deluso. Ed è proprio anche intorno a questo aspetto che McLaren si sente quasi “sollevata”, perché è stata in grado di dare al britannico un pacchetto in grado di lottare per la vittoria.

Lando Norris, McLaren F1 Team

Lando Norris, McLaren F1 Team

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

La liberazione di un peso

"Credo che il fatto che non fosse riuscito ancora a vincere sia stato un po' un peso sulle sue spalle, ma anche sulle nostre", ha detto Stella al termine del Gran Premio statunitense.

"Sapevamo che non appena avessimo messo a disposizione di Lando materiale vincente, lui avrebbe fatto centro. Quindi abbiamo sentito la responsabilità e l'ho detto molte volte, che dipende da noi, non da Lando. Ma il merito è di Lando, che ha continuato a progredire durante la sosta invernale, cercando soprattutto di migliorare in qualifica e di realizzare giri che a volte non devono essere al 100% quando si ha una macchina veloce, puntando invece alla concretezza. Credo che lo stia facendo".

Nel corso degli anni, in diverse occasioni in qualifica Norris ha commesso degli errori che non gli hanno permesso di concretizzare al massimo il suo potenziale, così come quello della macchina. Un tema su cui, in realtà, Stella ha focalizzato più volte l’attenzione, rimarcando come alle volte basti un giro pulito piuttosto che uno troppo forzato che può portare all’errore. A Miami le difficoltà nell’estrarre il massimo grip dalla soft in modalità qualifica probabilmente hanno nascosto questo elemento, ma per il team è comunque qualcosa su cui Norris ha lavorato.

"Per me la vittoria di oggi è una prova di quanto fosse pronto, e anche se guardiamo a quello che ha fatto in termini di podi con una macchina che a volte non era davvero da podio, per me Lando sta facendo un percorso importante".

Lando Norris, McLaren F1 Team

Lando Norris, McLaren F1 Team

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Stella ha elogiato Norris per come ha gestito il primo stint con gomme medie, sia quando è rimasto bloccato nel traffico dietro Perez, sia per come ha cambiato il passo in aria pulita, realizzando giri ad un ritmo molto elevato.

"Devo dire che la sua gestione della gara è stata estremamente matura. Non appena ha visto che non c'era molto da fare dopo il primo giro, ha iniziato a risparmiare le gomme perché sapeva che la sua gara si sarebbe poi evoluta in un certo modo. Il ritmo che è stato in grado di imprimere quando le vetture davanti a lui hanno effettuato i pit-stop è stato incredibile. Stava sfruttando al massimo il materiale che aveva. Dovevamo fornirgli materiale vincente e non appena l'abbiamo fatto, è riuscito a vincere", ha detto Stella.

Il gap con la Red Bull non è chiuso

McLaren si è presentata a Miami con una vettura quasi rinnovata in molti suoi elementi, ma il weekend non è andato proprio come si aspettava la squadra di Woking. Le difficoltà nel comprendere come sfruttare al meglio le gomme più tenere hanno minato la prima parte del fine settimana, pesando nelle due session di qualifiche.

Nonostante già al venerdì la squadra non avesse negato un certo disappunto per il risultato della sprint qualifying, dall’altra parte i vertici del team avevano sottolineato come, dai dati ricavati dai vari sensori sparsi lungo la vettura, i riferimenti aerodinamici indicassero che il nuovo pacchetto funzionasse come atteso.

McLaren, dettaglio tecnico

McLaren, dettaglio tecnico

Foto di: Giorgio Piola

Chiaramente ottimizzare a fondo il tutto con una sola sessione di libere sarebbe stato complicato, ma gli ingegneri McLaren erano fiduciosi che il lavoro svolto in fabbrica nelle varie simulazioni pre-weekend potessero fornire una base solida.

“Penso che abbiamo migliorato la macchina, sappiamo dai numeri quanto l'abbiamo migliorata ed è un miglioramento tangibile che si vede in termini di tempo sul giro. Ma credo che questa gara, per la Red Bull, sia stata un po' difficile. Quindi dire il ritmo che abbiamo visto oggi sia una rappresentazione del futuro, non posso dire che sarà sicuramente così”, ha detto Stella, sottolineando come Red Bull rimanga la scuderia di riferimento anche in futuro.

Secondo il Team Principal, infatti, servirebbe un altro grosso pacchetto come quello introdotto a Miami per lottare con una certa costanza con la squadra anglo-austriaca: “Prendiamo questo risultato come un motivo in più per sviluppare. Per arrivare a lottare con costanza servirebbe un altro pacchetto come quello che abbiamo portato qui. In Giappone, eravamo a sei decimi dalla Red Bull in qualifica. Anche in Cina eravamo a pochi decimi di distanza, quindi sarebbe del tutto irrealistico pensare che quanto visto qui rappresenti un quadro reale della situazione. Red Bull a Miami non ha sfruttato al meglio il suo pacchetto”.

Sopperire ai punti deboli

Le aree più problematiche della MCL38 richiamano le difficoltà già osservate sulla sua progenitrice: oltre alle basse velocità di punta sugli allunghi, soprattutto su piste tendenti al basso carico, sia l’auto della scorsa stagione che la monoposto di quest’anno presentano anche un fastidioso sottosterzo nelle curve molto lente.

Lando Norris, McLaren MCL38

Lando Norris, McLaren MCL38

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Per questo, McLaren a Miami ha impostato l’assetto proprio per sopperire alle difficoltà nelle curve più lente del secondo settore. Una scelta deliberata anche a costo di sacrificare i punti di forza nelle curve più rapide del primo settore, cercando però di trovare anche un equilibrio in termini di velocità di punta.

“Siamo andati bene nel secondo settore. Avevamo una buona velocità massima qui, e una delle ragioni è che abbiamo deciso di proposito di optare per un'ala posteriore relativamente scarica, ma abbiamo potuto farlo anche perché abbiamo aggiunto carico attraverso il nuovo pacchetto”, ha spiegato il Team Principal.

“Allo stesso tempo, abbiamo deciso consapevolmente di impostare la vettura per massimizzare le performance a bassa velocità, quindi le buone prestazioni nel lento non sono necessariamente dovute alle caratteristiche del pacchetto, ma anche ad alcune decisioni su come abbiamo impostato le vetture”.

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