F1 | Stella: "Le novità sulla MCL60 hanno superato le aspettative"
Andrea Stella ha analizzato la reazione della squadra dopo una prima parte di stagione piuttosto complessa, in cui ha dovuto fare i conti non solo con la scarsa competitività della vettura, ma anche con una riorganizzazione interna che ha portato all'avvicendamento di diverse figure. Gli sforzi profusi negli ultimi mesi hanno portato alla realizzazione di un grosso pacchetto aerodinamico che, secondo McLaren, ha superato le proprie aspettative.
McLaren si è inserita tra le squadre protagoniste degli ultimi due mesi grazie a una serie di aggiornamenti che le hanno dato la possibilità di riaffacciarsi nelle zone più nobili della classifica. Una bella notizia per la squadra di Woking, che arriva da una prima parte di stagione notevolmente sotto le aspettative, che è culminata con una grande riorganizzazione a livello di struttura tecnica e dirigenziale.
Dopo l’addio di Andreas Seidl a fine 2022 in direzione Sauber, ad assumere l’arduo compito di guidare la McLaren è stato Andrea Stella, il quale si è subito calato nel ruolo mostrando anche una grande - e a tratti sorprendente - sincerità nel momento della presentazione, quando aveva svelato che la MCL60 inizialmente avrebbe deluso a causa degli scarsi risultati ottenuti in fase di sviluppo. Da quel momento in poi, altri aspetti sono cambiati, a partire dall’addio di un’altra figura centrale degli ultimi anni, James Key, dando così il via non solo a una riorganizzazione interna, ma anche a un’aggressiva campagna acquisti.
Il primo nome è stato quello di David Sanchez in arrivo dalla Ferrari, seppur il tecnico francese dovrà attendere ancora qualche mese prima di dare il via alla sua nuova avventura alla corte del team papaya. L’altra grande novità, tuttavia, è rappresentata dall’annuncio dell’ingaggio di Rob Marshall dalla Red Bull, figura che senza ombra di dubbio porterà un bagaglio tecnico importante andando a rinforzare la struttura tecnica della scuderia.
Andrea Stella, Team Principal, McLaren
Photo by: Steven Tee / Motorsport Images
Nel corso di una recente intervista, Andrea Stella ha raccontato quei mesi di rivoluzione interna, spiegando di essere orgoglioso delle modalità con cui la squadra ha cambiato pelle, rimanendo concentrata sul proprio lavoro: “Nessuna fluttuazione dal punto di vista emotivo. Se si lascia che le emozioni prendano il sopravvento, ci si può lasciar trasportare, anche se si tratta di un team di F1. Dovevamo rimanere concentrati su noi stessi e sulla fornitura di prestazioni attraverso gli aggiornamenti della vettura. All'inizio abbiamo capito bene cosa dovevamo fare. Dovevamo solo concentrarci sulle conoscenze acquisite, generare ulteriore know-how e utilizzare un flusso di lavoro efficiente per produrre gli sviluppi richiesti. Seguendo questo percorso, sapevamo che i risultati sarebbero arrivati”.
“Devo dire che personalmente sono rimasto molto colpito da come il team ha gestito la situazione. Siamo rimasti stabili e concentrati. Questo ha confermato, a mio avviso, quanto sia solida la nostra cultura come team e la reale condivisione della visione, perché è proprio nei momenti difficili che è necessario appoggiarsi maggiormente alla propria cultura e alla propria visione. Siamo stati forti come squadra e Zak e io siamo molto soddisfatti. Dopo aver attraversato un periodo così difficile, credo che tutti alla McLaren debbano sentirsi orgogliosi”.
Dopo mesi di intenso lavoro, McLaren si è presentata ai nastri di partenza del Gran Premio d'Austria con un sostanzioso pacchetto di novità tecniche, tra cui un nuovo fondo e delle fiancate completamente riviste, su cui i tecnici hanno lavorato giorno e notte per concludere la realizzazione dei pezzi ed anticipare le novità. Il primo punto è stato quello di curare la MCL60 dal punto di vista del carico aerodinamico complessivo, andando a migliorare le prestazioni su molteplici aspetti. Ciò ha permesso di trovare anche maggior equilibrio generale, andando a lavorare per incrementare le performance non solo nella fase di sterzata dei tratti a lunga percorrenza, ma anche nelle zone più lente, aspetti dove la monoposto di Woking aveva sofferto a inizio campionato.
“Gli aggiornamenti hanno riguardato la totalità dell'aerodinamica della vettura. In questo senso, l'ho definita quasi una versione B-Spec della MCL60. Sono stati necessari anche alcuni interventi di riprogettazione di ciò che si trova sotto la carrozzeria, come ad esempio alcuni layout meccanici, che dovevano essere adattati per adattarsi alle nuove forme della vettura. In definitiva, in F1 siamo in una corsa agli aggiornamenti, quindi questa prima fase sarà rapidamente superata da alcuni nuovi sviluppi, che abbiamo in programma per questa stagione, in parallelo con il lavoro in corso sulla vettura del prossimo anno”.
“Il primo ciclo di aggiornamenti ha dato risultati superiori alle nostre aspettative. Nelle nostre comunicazioni interne e nei debriefing abbiamo sempre detto che verso la fine del 2023 avremmo voluto competere con alcune delle vetture più veloci del momento. Siamo a metà stagione e siamo già riusciti a conquistare due podi e un secondo posto in una gara sprint per merito”.
“Questo superamento è merito delle persone della McLaren che hanno saputo individuare i concetti per evolvere la vettura, pianificarla, progettarla, produrla, controllarne la qualità e portarla in pista, superando importanti sfide logistiche. E pensiamo che alcuni degli aggiornamenti sono stati apportati con una gara di anticipo, in Austria. Abbiamo dimostrato che, quando abbiamo obiettivi chiari e semplici, quando siamo tutti allineati su questi obiettivi e lavoriamo in modo collaborativo, possiamo fare cose eccezionali in McLaren”.
Tuttavia, dopo aver introdotto ulteriori elementi a Silverstone, dove è giunta una nuova ala anteriore, la terza e ultima parte del pacchetto inizialmente previsto per l’Ungheria è stato posticipato a dopo la pausa estiva, in modo da valutare a fondo le importanti novità apportate negli appuntamenti precedenti e dare più tempo per validare e realizzare i nuovi componenti. Infatti, con il budget cap, è fondamentale constatate verificare che tutti i pacchetti funzionino come previsto, in quanto non c’è margine di errore, per cui queste novità andranno a confluire negli aggiornamenti futuri.
Oscar Piastri, McLaren, festeggia il suo secondo posto nella Sprint del sabato con i colleghi, tra cui Andrea Stella, Team Principal, McLaren e Lando Norris, McLaren.
Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images
A Spa si è potuto notare come manchi ancora un pacchetto da basso carico, dato che le soluzioni più scariche presenti in Belgio sono state accantonate perché non fornivano uno step importante a livello di performance. Per questo si è invece deciso di optare per la soluzione più carica, la quale ha sì dato un vantaggio importante nel settore centrale, che ha pagato soprattutto durante la sprint race con Piastri, pagando però dazio in termini di velocità di punta sui rettilinei. Ulteriori novità arriveranno quindi per Monza.
“La prossima serie di aggiornamenti sarà un ulteriore sviluppo degli aggiornamenti apportati nelle gare precedenti. C'è ancora spazio per andare oltre e cercheremo di farlo. Ci sono alcune indicazioni incoraggianti nello sviluppo, ma, come sempre, la prova sarà nelle prestazioni realizzate in pista”.
“Abbiamo anche bisogno di lavorare ancora un po' per risolvere alcuni dei punti deboli che abbiamo riscontrato in Belgio. Non abbiamo lavorato molto sulla configurazione a bassa resistenza aerodinamica della vettura e in Belgio ci mancavano efficienza e velocità massima. Vogliamo lavorare su questo aspetto, come parte di un flusso di lavoro parallelo più piccolo per vedere come migliorare per Monza. Questa attività si affiancherà allo sviluppo principale della vettura, che ci avvantaggerà su tutti i circuiti”.
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