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F1 | Stella: "In Spagna emersi limiti e punti forti della MCL60"

Il Team Principal della squadra di Woking ha analizzato il weekend di Barcellona, su una pista dove sono emersi sia i punti di forza che le debolezze della MCL60. Secondo Stella, le particolari condizioni della qualifica hanno esaltato le capacità della vettura di preparare bene gli pneumatici, mentre con temperature più alte sulla lunga distanza sono emersi i limiti nella gestione gomma.

Lando Norris, McLaren MCL60

Lando Norris, McLaren MCL60

Sam Bloxham / Motorsport Images

Fin dal lancio della MCL60 lo scorso febbraio, la squadra di Woking non ha mai nascosto le difficoltà incontrate nella fase di sviluppo invernale della nuova monoposto, sostenendo di non aver raggiunto gli obiettivi che il gruppo tecnico si era prefissato.

Chiaramente si è trattata di una grossa delusione, quasi come una doccia fredda per una scuderia che sperava di risollevarsi dopo un 2022 a fasi alterne. Tuttavia, per il team ha rappresentato anche un bagno di umiltà e realismo, ben consapevole che gli obiettivi per l’inizio di campionato si sarebbero focalizzati non tanto sul raggiungere con costanza la zona punti, target di per sé quasi irrealistico data la concorrenza, bensì sul trovare quella direzione di sviluppo che potesse portare benefici considerevoli sul medio e lungo periodo.

Nel frattempo, in casa McLaren è andata avanti una rivoluzione interna che ha portato all’addio del direttore tecnico James Key (il quale dal prossimo anno lavorerà in Sauber), seguito dagli arrivi eccellenti di David Sanchez dalla Ferrari e dell’esperto Rob Marshall dalla Red Bull, andando così a rafforzare il gruppo di lavoro che curerà i prossimi progetti. Non si tratta solamente di una scelta volta a inserire personale con nuove idee e proposte, ma anche a definire un’organizzazione meglio strutturata per sbloccare il potenziale del team.

Oscar Piastri, McLaren MCL60, Nyck de Vries, AlphaTauri AT04

Oscar Piastri, McLaren MCL60, Nyck de Vries, AlphaTauri AT04

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

In attesa del loro arrivo, chiaramente la McLaren è andata avanti con lo sviluppo monoposto 2023, iniziando a introdurre i primi pacchetti di aggiornamenti per curare i punti deboli della MCL60. Le prime sostanziali novità sono giunte in occasione del Gran Premio dell'Azerbaijan, un pacchetto che, secondo gli stessi vertici del team di Woking, avrebbe dovuto rappresentare le soluzioni con cui la vettura si sarebbe dovuta presentare all’inizio del campionato.

Tuttavia, dopo un’ottima prestazione a Baku, conclusa con un prezioso nono posto, a Miami è giunta un’altra doccia fredda che ha evidenziato i punti deboli della monoposto. Dopo la corsa Lando Norris aveva tentato di spiegare che il risultato deludente fosse dovuto soprattutto alle peculiarità del tracciato, poco adatto all’auto: “La pista non è adatta a noi, le curve più lunghe non sono adatte a noi, la temperatura non è adatta a noi, la superficie della pista non è adatta a noi. Ci sono molti aspetti diversi”.

Tra Miami e Barcellona si è inserito l’appuntamento atipico di Monte Carlo, dove anche in quel caso è andato in scena uno strano comportamento della MCL60: bene sul giro secco, con un pilota nella top ten, ma altalenante sul passo gara. Sull’asciutto sia Norris che Piastri non avevano nascosto la loro amarezza per il non essere riusciti a tenere il ritmo di Yuki Tsunoda, ma con l’arrivo della pioggia la situazione si è completamente ribaltata, tanto che entrambi gli alfieri della McLaren sono stati tra i più veloci in pista.

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04, Oscar Piastri, McLaren MCL60, Nico Hulkenberg, Haas VF-23

Yuki Tsunoda, AlphaTauri AT04, Oscar Piastri, McLaren MCL60, Nico Hulkenberg, Haas VF-23

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Con lo spostamento del calendario dai tracciati stradali che hanno dominato l'inizio della stagione al circuito convenzionale di Barcellona lo scorso fine settimana, Stella ha ritenuto che il circuito del GP di Spagna abbia fornito informazioni sul motivo di questo atteggiamento “lunatico” della vettura.

"Su questo comportamento, credo che sia quasi opposto di ciò che accade in qualifica rispetto a ciò che accade in gara. Non dobbiamo guardare solo al comportamento aerodinamico della vettura, anche se sappiamo che dobbiamo fare un passo avanti da quel punto di vista. Ma è chiaro che dobbiamo anche far funzionare meglio i nostri pneumatici durante la gara”.

"Questo era già abbastanza chiaro, ma questo fine settimana penso che abbiamo preso i due estremi di essere competitivi in qualifica, senza problemi con il warm-up quando alcuni parlavano di warm-up con la nostra sorpresa. In gara abbiamo avuto una mancanza di passo, mentre altri, come la Mercedes, avevano un ottimo degrado. Questo è il risultato principale”.

Finora la McLaren ha faticato con le temperature più calde, come già dimostrato ad esempio a Miami, ma le qualifiche più fresche a causa della pioggia e dei nuvoloni che avevano coperto il tracciato hanno dato una mano a raggiungere il terzo posto. Una posizione che, tuttavia, non era giunta come una sorpresa assoluta, dato che nella seconda sessione di prove libere Norris avrebbe potuto segnare un ottimo tempo se non fosse stato per un errore in curva 11 a causa della perdita del posteriore; infatti, mettendo insieme i suoi migliori parziali era chiaro come la MCL60 potesse avere del potenziale per ottenere un buon risultato.

Oscar Piastri, McLaren MCL60

Oscar Piastri, McLaren MCL60

Photo by: Jake Grant / Motorsport Images

Se la gomma nuova ha aiutato a mascherare alcuni punti deboli della vettura, sulla lunga distanza quell’effetto è invece venuto meno e le temperature maggiori registrate la domenica hanno amplificato le difficoltà: "In qualifica le condizioni erano molto particolari, adatte alla nostra vettura in modo eccezionale. Inoltre, credo che alcuni dei nostri concorrenti non abbiano dato il massimo. Quindi, credo che non siano state rappresentative dell'ordine di priorità”.

"Con le condizioni più calde e non potendo contare su pneumatici nuovi, non avevamo più un ritmo sufficiente. Abbiamo riscontrato un degrado delle gomme piuttosto elevato, che potrebbe essere semplicemente la controparte del fatto che la macchina sembra preparare così bene gli pneumatici nuovi".

"Ovviamente è un aspetto che dobbiamo migliorare se vogliamo rimanere in gara in condizioni più calde", ha aggiunto il Team Principal.

 

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