F1 | Steiner: "Finiti nel baratro negli ultimi 10 giri"
Il team principal della Haas non ha nascosto la delusione per un finale di gara che ha vanificato la possibilità per la squadra di andare ancora a punti ed ha ripreso i suoi piloti per gli errori commessi.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Il Gran Premio di Miami è stato un appuntamento da dimenticare per la Haas. Il team statunitense non è riuscito a conquistare nessun punto nella gara di casa sia per l’incidente che ha visto protagonista Mick Schumacher nel finale che per la strategia sbagliata adottata con Kevin Magnussen.
Il tedesco, dopo la ripartenza, stava occupando la nona posizione ma un sorpasso azzardato ai danni di Sebastian Vettel ha vanificato la possibilità di conquistare i primi punti in carriera in Formula 1. Schumacher, al giro 53, ha provato a beffare il 4 volte iridato all’interno di curva 1 ma l’esisto è stato disastroso.
Magnussen, invece, dopo aver chiesto gomme nuove per la ripartenza ha perso posizioni e non è più riuscito a recuperare terreno andando anche a scontrarsi con Lance Stroll prima che il team decidesse di ritirare la sua vettura.
Gunther Steiner ha commentato quanto accaduto in un weekend che ha visto il team Haas soffrire particolarmente.
“Sabato eravamo in una brutta situazione, poi in gara siamo riusciti a recuperare terreno ma a 10 giri dalla fine siamo finiti nel baratro. Chi non sarebbe deluso dopo un weekend simile? Credo che la colpa sia solo nostra”.
“Avevamo la possibilità di andare a punti con entrambe le vetture e tutto è svanito alla ripartenza. È molto deludente perché abbiamo commesso alcuni errori e torniamo a casa con zero punti ed alcuni pezzi rotti sulle auto”.
Mick Schumacher, Haas F1 Team, a Parc Ferme
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
Steiner ha anche commentato la manovra compiuta da Mick Schumacher al giro 53 che ha compromesso non solo la sua gara ma anche quella di Sebastian Vettel costringendo il connazionale della Aston Martin al ritiro.
“Non sono io il pilota, ma dobbiamo affrontare questa situazione. Non ho ancora parlato con lui, ma ovviamente non possiamo perdere punti in questo modo”.
Il team principal altoatesino ha però criticato anche la richeista di Magnussen di effettuare un cambio gomme in regime di safety car.
“Chiedeva di rientrare quando gli avevamo suggerito di non farlo ma lui ha insistito che voleva gomme nuove. Poi si è scusato dicendo che è stata colpa sua e non avrebbe dovuto fermarsi”.
Per Steiner dopo il GP di Miami resta la consapevolezza di avere due vetture competitive e l’amarezza per dei punti sfumati nel finale.
“Dobbiamo sfruttare il nostro potenziale. Con una vettura come questa non andare a punti è un’occasione persa. Sono piuttosto deluso dopo oggi. Adesso dobbiamo vedere che aggiornamenti portare in Spagna ed a Monte Carlo e dobbiamo fare meglio di oggi perché abbiamo una macchina che ci consente di fare meglio”.
“L’intero team si è ritrovato con un pugno di mosche in mano e per me il team è la cosa più importante”.
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