Sprint Qualifying: per usura si può sostituire la frizione
Alpine, Aston Martin e McLaren avevano protestato con la FIA che non voleva concedere la revisione della frizione nei weekend con la garetta del sabato che modifica sensibilmnete il format, imponendo il parcho chiuso prima delle qualifiche del venerdì. La Federazione Internazionale ha concesso una deroga al regolamento per quest'anno, ma nel 2022 i team dovranno adeguarsi.

L’arrivo della Sprint Qualifying nel weekend di Silverstone comporterà un cambiamento non indifferente nei piani di lavoro delle squadre. Uno degli aspetti che impatterà di più sarà il regime di parco chiuso che entrerà in vigore già venerdì, prima della sessione di qualifica che scatterà nel tardo pomeriggio.
Da quel momento le monoposto non potranno più essere toccate dalle squadre ad eccezione di alcune componenti di consumo, ovvero dischi dei freni, pastiglie, filtri e ovviamente, eventuali parte danneggiate (esattamente come accade oggi al termine delle qualifiche di sabato) che possono essere sostituite.
La differenza sostanziale con il nuovo format è che il parco chiuso anticipato comporterà l’obbligo di disputare in regime di parco chiuso sia la Qualifying Race che la sessione di prove libere di sabato mattina, ovvero circa 250 chilometri in più del solito.
Una percorrenza che ha messo in allarme McLaren, Aston Martin e Alpine, il cui sistema di frizione viene solitamente revisionato dopo 350 chilometri, ovvero l’usuale percorrenza di qualifiche e gara.
I tre team hanno fatto presente alla FIA che il sistema è stato studiato tenendo presente il regolamento sportivo varato prima dell’inizio di stagione, quindi con percorrenze in linea con il format tradizionale, modificato successivamente con l’inserimento in tre gare della Sprint Qualifying senza garantire alle squadre un preavviso sufficiente a poter modificare un sistema complesso come quello della frizione.
Inizialmente i tecnici FIA avevano liquidato la faccenda invitando le tre squadre ad effettuare meno prove di partenza, ma davanti alla protesta dei team, che hanno sottolineato come si tratti di usura non collegata alla prova di start, si è arrivati ad un compromesso.
Le squadre che temono di accusare problemi di affidabilità alla propria frizione dovranno consegnare alla FIA una componente originale alla vigilia del weekend, consentendo ai tecnici della Federazione Internazionale di poter verificare lo stato d’usura della medesima frizione montata sulle monoposto dopo la sessione FP2 o dopo la Sprint Qualifying.
Se sarà constatato un’usura tale da mettere a rischio l’affidabilità del componente, la squadra potrà procedere alla sua sostituzione, come accade per le parti delle monoposto che sono vittima di incidenti o un’uscita di pista durante le qualifiche.
La FIA ha concesso questa possibilità solo per i restanti weekend del calendario 2021, invitando i team a prevedere in vista del prossimo anno una frizione in grado di coprire l’intera percorrenza di un weekend, Sprint Qualifying inclusa.
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