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Analisi

Soluzioni vietate come il DAS: quattro ruote sterzanti

Si dice che la Mercedes riesca a simulare sulle frecce d'argento l'effetto delle ruote sterzanti, ma in F1 questa soluzione è bandita. Andiamo a ripercorrere nella storia i tentativi su Tyrrell 008 (1979), Benetton B193 (1993) e McLaren MP4-13 (1998) tutti bloccati sul nascere.

Tyrrell 008, champer, 1978

Tyrrell 008, champer, 1978

Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Lo scorso anno si è discusso molto del fatto che la Mercedes sia riuscita a mettere a punto sulla W10 iridata la “simulazione” delle quattro ruote sterzanti.

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W10 nei test di Barcellona 2019

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W10 nei test di Barcellona 2019

Nel team di Brackley non hanno mai fatto ammissioni, ma nemmeno hanno mai smentito, lasciando a ciascuno la libera interpretazione sull’argomento che sarebbe stato sviluppato dal 2016 dopo i primi esperimenti sulla freccia d’argento di Nico Rosberg che nelle prove libere del GP del Messico aveva sperimentato dello soluzioni inedite nel retrotreno.

La F1 vieta espressamente le ruote posteriori sterzanti dal 1994, dopo un esperimento svolto dalla Benetton in un test a Estoril alla fine della stagione precedente.

Si disse che la Mercedes avesse utilizzato i vari strumenti (brake by ware, differenziale, taglio di cilindri programmato) oltre all’elasticità di certi componenti per simulare l’effetto delle quattro ruote sterzanti.

C’è chi ha pensato addirittura che le piccole variazioni geometriche potessero essere assicurate da magneti al neodimio (la speciale lega al NdFeB) che generavano dei campi magnetici capaci di eccitare alcune parti della sospensione posteriore.

Sta di fatto che la squadra di Brackley ha cercato delle soluzioni meccaniche per modificare la convergenza sull’anteriore, segno che nel team c’è la cultura di modificare il comportamento delle ruote in movimento.

E proprio come il DAS che sarà vietato l’anno prossimo andiamo a scoprire alcune soluzioni che sono state sperimentate in F1 per introdurre il concetto delle quattro ruote sterzanti su una monoposto.

Tyrrell 008 con il camber variabile posteriore

Patrick Depailler, Tyrrell 008 Ford

Patrick Depailler, Tyrrell 008 Ford

Photo by: Rainer W. Schlegelmilch

Il primo tentativo è stato fatto dalla Tyrrell nel 1979: in un test al Paul Ricard la squadra dell’ex boscaiolo portò una 009 nuova di zecca e una vecchia 008 per i piloti Jaen Pierre Jarier e Didier Pironi.

Tyrrell 008 con il variatore di camber al posteriore: soluzione vista un solo giorno nei test al Castellet

Tyrrell 008 con il variatore di camber al posteriore: soluzione vista un solo giorno nei test al Castellet

Photo by: Giorgio Piola

I meccanici della Tyrrell erano particolarmente intenti a nascondere qualcosa nel posteriore della 008 su ordine del progettista Maurice Philippe, mentre lasciavano quasi incustodita la 009.

Ragione per cui il nostro Giorgio Piola era andato a fotografare il retrotreno della macchina vecchia, scoprendo che era stato montato uno schema di sospensione che permetteva una variazione del camber dinamica.

In pratica la bielletta superiore che regolava il camber non aveva un attacco fisso, ma poteva scorrere all’interno di una guida che era comandata meccanicamente. La soluzione, una volta scoperta, fu messa in un angolo alla conclusione di quel primo test.

Benetton B193: doppia colonna dello sterzo

Michael Schumacher, Benetton B193B

Michael Schumacher, Benetton B193B

Photo by: Motorsport Images

Per parlare di quattro ruote sterzanti si è dovuto attendere il 1993 quando la Benetton aveva montato una seconda scatola dello sterzo nel retrotreno della B193 di Riccardo Patrese e Michael Schumacher.

Benetton B193 con la colonna dello sterzo montata anche posteriormente

Benetton B193 con la colonna dello sterzo montata anche posteriormente

Photo by: Giorgio Piola

Lo staff diretto da Ross Brawn e Rory Byrne nei test di Estoril fece apparire la monoposto sperimentale che poi non si rivide mai in pista, rimanendo un concetto della durata di un solo giorno. In realtà la soluzione era stata pensata affinché la FIA bocciasse le quattro ruote sterzanti perché la Williams era già pronta a proporre un’analoga soluzione già sviluppata. Flavio Briatore aveva trovato il modo di fermare gli avversari, giocando d'anticipo...

Benetton B193B: ecco schematizzate le quattro ruote sterzanti

Benetton B193B: ecco schematizzate le quattro ruote sterzanti

Photo by: Giorgio Piola

McLaren MP4-13 con il "pedalino"

Il divieto è rimasto, ma nel 1998 la McLaren aveva proposto sulla MP4-13 un terzo pedale (le monoposto di Woking ne usavano solo due dal 1994 con l’introduzione della frizione comandata a mano) montato a sinistra di quello del freno.

Terzo pedale della McLaren MP4-13 che è stato vietato nel GP del Brasile 1998

Terzo pedale della McLaren MP4-13 che è stato vietato nel GP del Brasile 1998

Photo by: Giorgio Piola

Il pilota (Mika Hakkinen e David Coulthard) potevano usare il terzo pedale in curva per frenare leggermente la ruota interna e creare l’effetto delle ruote sterzanti con una diversa ripartizione di frenata in funzione dell'angolo di sterzo.

La soluzione fu bocciata già nel GP del Brasile, seconda prova del mondiale, sulla pressione delle altre squadre e segnatamente della Ferrari.

Ron Dennis fece il diavolo a quattro perché il sistema era stato scoperto pubblicando una foto scattata nell’abitacolo della McLaren e il manager inglese riteneva che fosse stato divulgato alla stampa un segreto industriale.

McLaren MP4-13: ecco la percorrenza in curva con il terzo pedalina, simulava le quattro ruote sterzanti

McLaren MP4-13: ecco la percorrenza in curva con il terzo pedalina, simulava le quattro ruote sterzanti

Photo by: Giorgio Piola

La Federazione Internazionale che inizialmente aveva giudicato legale la trovata di Adrian Newey e Neil Oatley, bocciò il “pedalino”, ma la McLaren. La soluzione era stata assimilata meglio da David Coulthard che ne aveva fatto un punto di forza, mentre non aveva entusiasmato Mika Hakkinen che poi vinse il mondiale.

McLaren MP4-13 1998

McLaren MP4-13 1998

Photo by: Codemasters

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